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Sono in 2 media e mi serve una ricerca sul conflitto tra Inghilterra e Irlanda!potete aiutarmi?
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L’IRLANDA DEGLI INGLESI, dal XII al XIX secolo
Nel 1169, chiamato da un reuccio locale in difficoltà, Enrico II d’Inghilterra invia in Irlanda Richard Strongbow. Nel giro di qualche anno gli Anglo-Normanni occupano Dublino e tutta la regione circostante (da allora detta “Pale”, il recinto) e I grandi feudatari si spartiscono I terreni dell’est e del centro dell’isola. Enrico II diviene sovrano d’Irlanda e I baroni anglo-normanni, tutori dell’ordinamento amministrativo dell’isola, costruiscono chiese e castelli, sviluppano le città e, poco a poco, diventano irlandesi.
Nel 1541, con il trionfo della Riforma in Inghilterra, il protettorato si fa più pesante. Enrico VIII diviene re d’Irlanda e muove guerra all’isola rimasta fedele al Papa. Come in Inghilterra, la Chiesa Cattolica è perseguitata, i monasteri disciolti e soppressi. Quindici anni più tardi inizia lo sfruttamento agricolo e I coloni inglesi protestanti occupano le terre dei cattolici irlandesi cacciati. Tre rivolte vengono domate e gli ultimi nobili irlandesi sono costretti ad abbandonare il paese (la “Fuga dei Conti”).
I due secoli seguenti saranno molto duri: nel 1650 la repressione di Cromwell sconvolge l’isola; nel 1690 la sconfitta di Boyne spazza via l’ultima speranza degli irlandesi, cioè un re cattolico in Inghilterra; dal 1695 al 1725 le leggi Penali privano i cattolici irlandesi degli ultimi diritti loro rimasti.
Una breve schiarita coincide con la Guerra d’Indipendenza americana, ma non può soddisfare gli irlandesi che vogliono molto di più: l’indipendenza del loro paese.
Wolfe Tone cerca di ottenere l’appoggio della Francia rivoluzionaria; Hoche fallisce a Bantry nel 1796, Humbert a Killala nel 1798 (sarà “l’Anno dei Francesi”), e infine Tone si suicida in prigione. Nel 1800, l’Irlanda è unita all’Inghilterra e il Parlamento irlandese viene sciolto.
Irlanda medievale
Il Medioevo irlandese è il periodo che si estende dalla conversione dell'isola al Cristianesimo fino alla conquista dei Tudor di fine Quattrocento. In questo periodo l'irlanda attraversò varie condizioni: se nei primi secoli essa fu uno dei centri d'irradiazione culturale e spirituale dell'Europa del tempo, in seguito essa si isolò parzialmente dal resto del continente e fu estranea alla maggior parte dei fenomeni e dei movimenti dell'Europa del tempo.
L'Irlanda e il Cristianesimo
La conversione dell'Irlanda al Cattolicesimo fu iniziata nel V secolo ad opera di San Patrizio, un britannico condotto sull'isola come prigioniero. Sebbene la tradizione vorrebbe una conversione repentina della popolazione ed un crollo delle antiche pratiche druidiche celtiche, in realtà papa Celestino I, nel 431, fu costretto ad inviare il vescovo romano Palladio per cominciare l'opera di evangelizzazione. Si può prendere, perciò, il 432, data in cui San Patrizio subentrò a palladio nella guida dei cristiani irlandesi, come inizio del Medioevo irlandese.
Croce celtica: antico simbolo pagano, fu ripreso dai Cristiani divenendo il simbolo dell'antica Chiesa d'IrlandaDa quel momento, l'Irlanda divenne il punto di riferimento del monachesimo del Nord Europa: i missionari predicarono in Inghilterra, convertendo gli Anglosassoni, fondarono numerosi monasteri sul continente e uno di loro, San Colombano, giunse in Italia e fondò il monastero di Bobbio, la comunità che fece nascere la tradizione monastica italiana.
I monaci irlandesi si distinsero sempre per la tendenza al misticismo, all'abnegazione della carne ed all'ascetismo. Si racconta che mangiassero poco, si lavassero molto saltuariamente e che si piegassero alle peggiori penitenze (come ore di meditazione ininterrotta in posizioni insostenibili e bagni nell'acqua gelida mattutini).
La Chiesa irlandese assunse presto un carattere nazionale e sviluppò riti propri (si parla di Cattolicesimo di rito celtico) e, perciò, furono sempre accolti parzialmente i tentativi effettuati da Roma per un suo uniformamento al calendario liturgico ed alla celebrazione canonici.
I Regni dell'Alto Medioevo
Nei primi secoli del Medioevo, la carta politica irlandese si semplificò ed alla miriade di antichi piccoli regni ne sorsero solo cinque, la cosiddetta pentarchia. A Nord c'era l'Ulster, ad Est il Meath ed il Leinster, a Sud-Ovest il Munster ed a Nord-Ovest il Connacht. I sovrani, tuttavia, ebbero sempre un potere limitato e riconobbero tutti l'autorità di un Re supremo. Questa situazione, tuttavia, durò solo fino al IX secolo, quando i Vichinghi danesi invasero l'Irlanda e la occuparono parzialmente, venendo fermati nel 1014 da Brian Boru nella battaglia di Clontarf. I nuovi venuti, tuttavia, si fusero in fretta con i nativi, dando vita al gruppo dei Vichingo-gaelici.
L'isola, quindi, riassunse parzialmente l'organizzazione precedente all'invasione, con i regni, il sovrano supremo ed il cattolicesimo come confessione dominante. Nel restaurato ordine, tuttavia, si accesero progressivamente i conflitti tra il monarca ed i capi militari, poiché, mentre il primo cercava di accentrare sempre di più il potere, i secondi si dimostravano gelosi delle proprie autonomie.
L'invasione inglese
Enrico IIA partire dal 1166, l'Irlanda vide avviato un processo di unificazione operato da Rory O'Connor, il quale spostò la capitale a Dublino. Un importante capo militare, tuttavia, Mac Morrough, volle opporsi alla politica regia e fu costretto a fuggire in Inghilterra da re Enrico II. Il sovrano, avendo ricevuto da papa Adriano IV il mandato di sottomettere l'isola e di regnarvici sopra, decise di cogliere l'occasione per muovere guerra ad O'Connor e per farsi riconoscere nuovo Re d'Irlanda.
La concessione di Adriano IV, papa inglese, detta laudabiliter, concedeva, dunque, al sovrano inglese la legittima sovranità anche sull'Irlanda. Atti del genere, tuttavia, non furono troppo diffusi nel Medioevo, soprattutto quando le due parti in causa erano entrambe stati cattolici (uno simile fu, ad esempio, quello che assegnò agli Angioini la Sicilia prima appartenente agli Svevi). La scolastica, infatti, sosteneva la tesi che un monarca, perfino se non cristiano, deve essere riconosciuto come legittimo in ogni caso, a patto che governi sulle proprie terre e su esse sole.
Dunque re Enrico decise di inviare Riccardo di Clare, duca di Pembroke, a prendere possesso dell'isola a nome dei plantageneti e, una volta che l'Irlanda fu sottomessa del tutto (1171), il sovrano si fece giurare fedeltà da tutti i vassalli e concesse numerosi privilegi, come, per esempio, una certa autonomia dal sistema giuridico inglese. I capi locali, quindi, conservarono le proprie terre ed il proprio potere e l'isola non venne soggetta alla Common Law, il codice giuridico in vigore in tutto il resto del regno, se non nella piccola enclave amministrata direttamente dagli inglesi, detta The Pale.
La crisi del dominio inglese
Il dominio inglese fu spesso solo apparente: le faide tra i nobili locali continuarono e l'isola creò solo problemi al governo dei Plantageneti. La prima rivolta scoppiò nel 1313, in concomitanza di quella scozzese. In aiuto agli insorti giunse Edoardo Bruce, fratello del più celebre Roberto, sovrano di Scozia. La ribellione, tuttavia, non sortì gli effetti sperati e gli inglesi ripresero il controllo della situazione.
Nel corso della Guerra dei Cent'Anni, poi, crebbe il disinteresse degli inglesi per questa terra, considerata molto meno interessante della successione al trono di Francia. Nel 1366, così, fu indetto un parlamento irlandese che sancì la separazione dall'Inghilterra ed emanò gli statuti di Kilkenny per ribadire che le due isole, da quel momento in poi, avrebbero dovuto avere destini separati.
La nuova Irlanda indipendente, tuttavia, continuò ad essere travagliata dai torbidi e dalla crisi economica. L'isola, dunque, non tornò allo splendore dell'Alto Medioevo ed il ritorno degli inglesi, tenuti ormai lontani solo dalla Guerra delle due rose, sarebbe stato prossimo. A fine Quattrocento, infatti, la nuova dinastia regnante a Londra intraprese una campagna di riconquista dell'Irlanda che terminò con la costituzione del Regno d'Irlanda, Stato dipendente dall'inghilterra.
L’IRLANDA DEGLI INGLESI, dal XII al XIX secolo
Nel 1169, chiamato da un reuccio locale in difficoltà, Enrico II d’Inghilterra invia in Irlanda Richard Strongbow. Nel giro di qualche anno gli Anglo-Normanni occupano Dublino e tutta la regione circostante (da allora detta “Pale”, il recinto) e I grandi feudatari si spartiscono I terreni dell’est e del centro dell’isola. Enrico II diviene sovrano d’Irlanda e I baroni anglo-normanni, tutori dell’ordinamento amministrativo dell’isola, costruiscono chiese e castelli, sviluppano le città e, poco a poco, diventano irlandesi.
Nel 1541, con il trionfo della Riforma in Inghilterra, il protettorato si fa più pesante. Enrico VIII diviene re d’Irlanda e muove guerra all’isola rimasta fedele al Papa. Come in Inghilterra, la Chiesa Cattolica è perseguitata, i monasteri disciolti e soppressi. Quindici anni più tardi inizia lo sfruttamento agricolo e I coloni inglesi protestanti occupano le terre dei cattolici irlandesi cacciati. Tre rivolte vengono domate e gli ultimi nobili irlandesi sono costretti ad abbandonare il paese (la “Fuga dei Conti”).
I due secoli seguenti saranno molto duri: nel 1650 la repressione di Cromwell sconvolge l’isola; nel 1690 la sconfitta di Boyne spazza via l’ultima speranza degli irlandesi, cioè un re cattolico in Inghilterra; dal 1695 al 1725 le leggi Penali privano i cattolici irlandesi degli ultimi diritti loro rimasti.
Una breve schiarita coincide con la Guerra d’Indipendenza americana, ma non può soddisfare gli irlandesi che vogliono molto di più: l’indipendenza del loro paese.
Wolfe Tone cerca di ottenere l’appoggio della Francia rivoluzionaria; Hoche fallisce a Bantry nel 1796, Humbert a Killala nel 1798 (sarà “l’Anno dei Francesi”), e infine Tone si suicida in prigione. Nel 1800, l’Irlanda è unita all’Inghilterra e il Parlamento irlandese viene sciolto.
Irlanda medievale
Il Medioevo irlandese è il periodo che si estende dalla conversione dell'isola al Cristianesimo fino alla conquista dei Tudor di fine Quattrocento. In questo periodo l'irlanda attraversò varie condizioni: se nei primi secoli essa fu uno dei centri d'irradiazione culturale e spirituale dell'Europa del tempo, in seguito essa si isolò parzialmente dal resto del continente e fu estranea alla maggior parte dei fenomeni e dei movimenti dell'Europa del tempo.
L'Irlanda e il Cristianesimo
La conversione dell'Irlanda al Cattolicesimo fu iniziata nel V secolo ad opera di San Patrizio, un britannico condotto sull'isola come prigioniero. Sebbene la tradizione vorrebbe una conversione repentina della popolazione ed un crollo delle antiche pratiche druidiche celtiche, in realtà papa Celestino I, nel 431, fu costretto ad inviare il vescovo romano Palladio per cominciare l'opera di evangelizzazione. Si può prendere, perciò, il 432, data in cui San Patrizio subentrò a palladio nella guida dei cristiani irlandesi, come inizio del Medioevo irlandese.
Croce celtica: antico simbolo pagano, fu ripreso dai Cristiani divenendo il simbolo dell'antica Chiesa d'IrlandaDa quel momento, l'Irlanda divenne il punto di riferimento del monachesimo del Nord Europa: i missionari predicarono in Inghilterra, convertendo gli Anglosassoni, fondarono numerosi monasteri sul continente e uno di loro, San Colombano, giunse in Italia e fondò il monastero di Bobbio, la comunità che fece nascere la tradizione monastica italiana.
I monaci irlandesi si distinsero sempre per la tendenza al misticismo, all'abnegazione della carne ed all'ascetismo. Si racconta che mangiassero poco, si lavassero molto saltuariamente e che si piegassero alle peggiori penitenze (come ore di meditazione ininterrotta in posizioni insostenibili e bagni nell'acqua gelida mattutini).
La Chiesa irlandese assunse presto un carattere nazionale e sviluppò riti propri (si parla di Cattolicesimo di rito celtico) e, perciò, furono sempre accolti parzialmente i tentativi effettuati da Roma per un suo uniformamento al calendario liturgico ed alla celebrazione canonici.
I Regni dell'Alto Medioevo
Nei primi secoli del Medioevo, la carta politica irlandese si semplificò ed alla miriade di antichi piccoli regni ne sorsero solo cinque, la cosiddetta pentarchia. A Nord c'era l'Ulster, ad Est il Meath ed il Leinster, a Sud-Ovest il Munster ed a Nord-Ovest il Connacht. I sovrani, tuttavia, ebbero sempre un potere limitato e riconobbero tutti l'autorità di un Re supremo. Questa situazione, tuttavia, durò solo fino al IX secolo, quando i Vichinghi danesi invasero l'Irlanda e la occuparono parzialmente, venendo fermati nel 1014 da Brian Boru nella battaglia di Clontarf. I nuovi venuti, tuttavia, si fusero in fretta con i nativi, dando vita al gruppo dei Vichingo-gaelici.
L'isola, quindi, riassunse parzialmente l'organizzazione precedente all'invasione, con i regni, il sovrano supremo ed il cattolicesimo come confessione dominante. Nel restaurato ordine, tuttavia, si accesero progressivamente i conflitti tra il monarca ed i capi militari, poiché, mentre il primo cercava di accentrare sempre di più il potere, i secondi si dimostravano gelosi delle proprie autonomie.
L'invasione inglese
Enrico IIA partire dal 1166, l'Irlanda vide avviato un processo di unificazione operato da Rory O'Connor, il quale spostò la capitale a Dublino. Un importante capo militare, tuttavia, Mac Morrough, volle opporsi alla politica regia e fu costretto a fuggire in Inghilterra da re Enrico II. Il sovrano, avendo ricevuto da papa Adriano IV il mandato di sottomettere l'isola e di regnarvici sopra, decise di cogliere l'occasione per muovere guerra ad O'Connor e per farsi riconoscere nuovo Re d'Irlanda.
La concessione di Adriano IV, papa inglese, detta laudabiliter, concedeva, dunque, al sovrano inglese la legittima sovranità anche sull'Irlanda. Atti del genere, tuttavia, non furono troppo diffusi nel Medioevo, soprattutto quando le due parti in causa erano entrambe stati cattolici (uno simile fu, ad esempio, quello che assegnò agli Angioini la Sicilia prima appartenente agli Svevi). La scolastica, infatti, sosteneva la tesi che un monarca, perfino se non cristiano, deve essere riconosciuto come legittimo in ogni caso, a patto che governi sulle proprie terre e su esse sole.
Dunque re Enrico decise di inviare Riccardo di Clare, duca di Pembroke, a prendere possesso dell'isola a nome dei plantageneti e, una volta che l'Irlanda fu sottomessa del tutto (1171), il sovrano si fece giurare fedeltà da tutti i vassalli e concesse numerosi privilegi, come, per esempio, una certa autonomia dal sistema giuridico inglese. I capi locali, quindi, conservarono le proprie terre ed il proprio potere e l'isola non venne soggetta alla Common Law, il codice giuridico in vigore in tutto il resto del regno, se non nella piccola enclave amministrata direttamente dagli inglesi, detta The Pale.
La crisi del dominio inglese
Il dominio inglese fu spesso solo apparente: le faide tra i nobili locali continuarono e l'isola creò solo problemi al governo dei Plantageneti. La prima rivolta scoppiò nel 1313, in concomitanza di quella scozzese. In aiuto agli insorti giunse Edoardo Bruce, fratello del più celebre Roberto, sovrano di Scozia. La ribellione, tuttavia, non sortì gli effetti sperati e gli inglesi ripresero il controllo della situazione.
Nel corso della Guerra dei Cent'Anni, poi, crebbe il disinteresse degli inglesi per questa terra, considerata molto meno interessante della successione al trono di Francia. Nel 1366, così, fu indetto un parlamento irlandese che sancì la separazione dall'Inghilterra ed emanò gli statuti di Kilkenny per ribadire che le due isole, da quel momento in poi, avrebbero dovuto avere destini separati.
La nuova Irlanda indipendente, tuttavia, continuò ad essere travagliata dai torbidi e dalla crisi economica. L'isola, dunque, non tornò allo splendore dell'Alto Medioevo ed il ritorno degli inglesi, tenuti ormai lontani solo dalla Guerra delle due rose, sarebbe stato prossimo. A fine Quattrocento, infatti, la nuova dinastia regnante a Londra intraprese una campagna di riconquista dell'Irlanda che terminò con la costituzione del Regno d'Irlanda, Stato dipendente dall'inghilterra.
Un altro link utile è quello di wikipedia, guardalo se ti va:
http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_d'indipendenza_irlandese
Ciao!
http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_d'indipendenza_irlandese
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http://storiaepolitica.forumfree.it/?t=4230973
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