X favore!!! (12236)
Ciao a tutti...
Un re piu grande del suo destino da Curzio Rufo
Iam pugnantium clamor auditus erat,cum rex,periculum imminentem contemnens,loricam,amicis
sono le prime parole di questa versione...x favore se potete tradurla o anke darmi il link dove posso trovare la traduzione...grazie mille in anticipo!!!!!!
Un re piu grande del suo destino da Curzio Rufo
Iam pugnantium clamor auditus erat,cum rex,periculum imminentem contemnens,loricam,amicis
sono le prime parole di questa versione...x favore se potete tradurla o anke darmi il link dove posso trovare la traduzione...grazie mille in anticipo!!!!!!
Risposte
Bravo Luca!!
Chiudo
Chiudo
Ok ecco fatto:
Già si sentiva il clamore dei combattenti, quando il re, sprezzante dell'imminnente pericolo, prese la corazza, dagli amici che lo supplicavano e arrivò alla prima schiera. un tale Arabo, soldato di Dario, avendo visto Alessandro, nascondendo la spada con lo scudo, quasi come un disertore, si gettò alle ginocchia del re. Il re dunque accolta benevolmente la supplica, con la mano lo fece rialzare e lo accolse tra i suoi amici. Ma il barbaro, con la spada spostata rapidamente nella mano destra si scagliò sul collo del re. Alessandro allora, evitato il colpo con un piccola inclinazione del corpo, amputa con la spada la mano del barbaro. Ma, come molti ritengono, il destino fu intevitabile: mentre infatti Alessandro combatteva prontamente tra i primi soldati, fu colpito da una freccia; Alessandro giacque così per terra ferito, e il medico Filippo estrasse la freccia spinta attraverso l'armatura e conficcata nella spalla. Quindi iniziò a sgorgare sangue, tutti spaventati, osservavano il re tanto coraggioso ora morente. Siccome il re non aveva nemmeno non cambiato il colore della bocca, il medico fermò allora il sangue e fasciò la ferita mentre il dolore, dolore si allontanava dal volto sereno..
Già si sentiva il clamore dei combattenti, quando il re, sprezzante dell'imminnente pericolo, prese la corazza, dagli amici che lo supplicavano e arrivò alla prima schiera. un tale Arabo, soldato di Dario, avendo visto Alessandro, nascondendo la spada con lo scudo, quasi come un disertore, si gettò alle ginocchia del re. Il re dunque accolta benevolmente la supplica, con la mano lo fece rialzare e lo accolse tra i suoi amici. Ma il barbaro, con la spada spostata rapidamente nella mano destra si scagliò sul collo del re. Alessandro allora, evitato il colpo con un piccola inclinazione del corpo, amputa con la spada la mano del barbaro. Ma, come molti ritengono, il destino fu intevitabile: mentre infatti Alessandro combatteva prontamente tra i primi soldati, fu colpito da una freccia; Alessandro giacque così per terra ferito, e il medico Filippo estrasse la freccia spinta attraverso l'armatura e conficcata nella spalla. Quindi iniziò a sgorgare sangue, tutti spaventati, osservavano il re tanto coraggioso ora morente. Siccome il re non aveva nemmeno non cambiato il colore della bocca, il medico fermò allora il sangue e fasciò la ferita mentre il dolore, dolore si allontanava dal volto sereno..
Fai pure Luca, dopo averne tradotte due sono più che stufo...:lol
Aspetta che la traduco (sperando che nessuno mi preceda :lol)
Ecco il testo originale:
Iam pugnantium clamor auditus erat,cum rex,periculm imminentem contemnens,loricam,amicis orantibus,sumpsit et ad primam aciem pervenit.Alexandro conspecto,quidam Arabs,Darei miles,gladium clipeo tegens,quasi transfuga,genibus regis advolvitur.Rex igitur supplicem,benigne exceptum,manu sustulit atque apud familiares receperat.At barbarus,gladio strenue in dextram translato,cervicem adpetiit regis.Alexander autem,ictu exigua corporis declinatione evitato,manum barbari amputat gladio.Sed,ut multi putant,inevitabile est fatum:dum enim Alexander inter primos milites prompte dimicat,sagitta ictus est;dum Alexander humi saucius iacet,sagittam,per loricam adactam et in umero fixam,medicus Philippus evellit.Deinde sanguis manare incipit,omnibus territis,quia regem tam animosum nunc laborantem conspiciebant.Rex autem,ne oris quidem colore mutato,dum medicus sanguinem supprimit vulnusque obligat,dolorem serena pertulit fronte
Ciao :hi
Iam pugnantium clamor auditus erat,cum rex,periculm imminentem contemnens,loricam,amicis orantibus,sumpsit et ad primam aciem pervenit.Alexandro conspecto,quidam Arabs,Darei miles,gladium clipeo tegens,quasi transfuga,genibus regis advolvitur.Rex igitur supplicem,benigne exceptum,manu sustulit atque apud familiares receperat.At barbarus,gladio strenue in dextram translato,cervicem adpetiit regis.Alexander autem,ictu exigua corporis declinatione evitato,manum barbari amputat gladio.Sed,ut multi putant,inevitabile est fatum:dum enim Alexander inter primos milites prompte dimicat,sagitta ictus est;dum Alexander humi saucius iacet,sagittam,per loricam adactam et in umero fixam,medicus Philippus evellit.Deinde sanguis manare incipit,omnibus territis,quia regem tam animosum nunc laborantem conspiciebant.Rex autem,ne oris quidem colore mutato,dum medicus sanguinem supprimit vulnusque obligat,dolorem serena pertulit fronte
Ciao :hi
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