Vi prego aiutatemi (10649)

mark1
Saepe desideria nostra vana sunt, sicut aesopi, poetae Graeci, fabella de vulpecula et uva narrat. Parva vulpecula procul pallidam uvam in vinea spectabat et tumidos acinos raptare et vorare avebat. Ad vineam caute et tacite accedit et proximos racemos captare temptat. Sed frustra salit: nam vinea alta est et racemi ex ultimis ramis pendent. Iterum atque iterum salit misera vulpecula sed uvam, desiderium gulae sue, non attigit. Tunc e loco maesta decedit et exclamat: "Uva nondum matura est; nolo acerbam sumere".

Risposte
pukketta
closed!;)

mark1
grazie 1000000

Ila
spesso i nostri desideri sono vani,come Esopo,poeta dei Greci,narra nella favola della volpe e l'uva.Una piccola volpe osservava la pallida (trova una parola più adeguata a questo contesto) uva nella vigna e desiderava portare via e mangiare un timido acino (cerca anche qui un aggettivo più adatto al contesto perchè nn ho il dizionario sottomano e nn posso cercarlo).Si avvicina prudentemente e in silenzio alla vigna e tenta ci prendere l'acino vicino.Ma sale invano:infatti la vigna è alta e gli acini pendono dagli ultimi rami.La volpe sale una seconda volta e di nuovo ma non tocca l'uva,desiderio della sua gola.Allora si allontana dal luogo (non so cosa vuol dire maesta,cercalo sul vocabolario) ed esclama: "L'uva non è ancora matura:non voglio prendere (quella) acerba

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