VERSIONI SEMPLICI!
In allegato ci sono le due versioni, qualcuno mi aiuta?
Miglior risposta
Il falso medico
Un cattivo (nel senso di mediocre) ciabattino, inesperto dell'arte, si trasferì dalla patria in una città sconosciuta. Qui immediatamente, con il falso nome di medico, vendeva un falso antidoto. Così, per la stolta ingenuità del popolo, in poco tempo dal ciabattino furono procurate fama e ricchezza. Un giorno il re della città si ammalò, mandò a chiamare il falso medico e chiese l'antidoto; ma il re, davanti agli occhi di tutti, unì all'antidoto dell'acqua, fingendo fosse veleno. Poi porse il calice al millantatore e disse: "Bevi tu per primo e mostraci la potenza dell'antidoto e la virtù della tua arte!". Il ciabattino, per il timore della morte, svelò la verità. Allora il re, dopo che recuperò la salute grazie alla solerte cura di un vero medico, convocò il popolo il assemblea e disse così: "Ecco, ho smascherato uno sfacciato ciarlatano! Questo non è un medico esperto, ma un cattivo ciabattino. Gli uomini non hanno mai affidato i piedi ad un cattivo ciabattino; voi, invece, gli avete affidato le vostre teste!".
Il dittatore Camillo
I Romani, dunque, nominarono dittatore M. Furio Camillo, comandante voluto dal destino per la distruzione della città di Veio; e subito l'animo degli uomini fu lieto per il nuovo comandante. Per prima cosa Camillo si diresse a Veio e là rassicurò gli animi dei soldati assedianti, poi tornò a Roma e arruolò nuove truppe. Anche giovani forestieri, Latini ed Ernici, promisero il loro aiuto e andarono in guerra. Il dittatore aveva un'indole astuta: Camillo infatti, conoscitore ed esperto dell'arte militare, escogitò l'escavazione di un cunicolo verso la rocca dei nemici, poiché i Romani, senza uno stratagemma, non avevano nessuna possibilità di espugnazione.
:hi
Un cattivo (nel senso di mediocre) ciabattino, inesperto dell'arte, si trasferì dalla patria in una città sconosciuta. Qui immediatamente, con il falso nome di medico, vendeva un falso antidoto. Così, per la stolta ingenuità del popolo, in poco tempo dal ciabattino furono procurate fama e ricchezza. Un giorno il re della città si ammalò, mandò a chiamare il falso medico e chiese l'antidoto; ma il re, davanti agli occhi di tutti, unì all'antidoto dell'acqua, fingendo fosse veleno. Poi porse il calice al millantatore e disse: "Bevi tu per primo e mostraci la potenza dell'antidoto e la virtù della tua arte!". Il ciabattino, per il timore della morte, svelò la verità. Allora il re, dopo che recuperò la salute grazie alla solerte cura di un vero medico, convocò il popolo il assemblea e disse così: "Ecco, ho smascherato uno sfacciato ciarlatano! Questo non è un medico esperto, ma un cattivo ciabattino. Gli uomini non hanno mai affidato i piedi ad un cattivo ciabattino; voi, invece, gli avete affidato le vostre teste!".
Il dittatore Camillo
I Romani, dunque, nominarono dittatore M. Furio Camillo, comandante voluto dal destino per la distruzione della città di Veio; e subito l'animo degli uomini fu lieto per il nuovo comandante. Per prima cosa Camillo si diresse a Veio e là rassicurò gli animi dei soldati assedianti, poi tornò a Roma e arruolò nuove truppe. Anche giovani forestieri, Latini ed Ernici, promisero il loro aiuto e andarono in guerra. Il dittatore aveva un'indole astuta: Camillo infatti, conoscitore ed esperto dell'arte militare, escogitò l'escavazione di un cunicolo verso la rocca dei nemici, poiché i Romani, senza uno stratagemma, non avevano nessuna possibilità di espugnazione.
:hi
Miglior risposta