Versioni latino (305642)

volume3
Salve a tutti, avrei bisogno di aiuto per due versioni.
Le due in questione sono:

Dum Hercules adulescentulus est in bivio, duae (due, nom. f.) mulieres ei occurrerunt. Altera pulchris gemmis et splendida veste ornata Herculi blanda voce dixit: «Ego Vo luptas sum. Expeditum iter et sine impedimentis tibi praebeo; viam meam elige et vita tua oblectationum plena erit». Altera mulier autem ore velato et veste modesta vestita ei dixit: «Ego Virtus sum et iter longum asperumque tibi praebeo. Via mea enim per loca praerupta, altos montes et rapida flumina te ducet, sed post varia pericula et multas asperitates postremo ad gloriam pervenies. Voluptates enim caducae sunt; virtutes con tra laudem sempiternam hominibus parant. Considera igitur utramque condicionem et secundum mores tuos iter elige». Quia Virtutis promissa anteposuit, sine mora eius viam Hercules elegit.

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Antiqui scriptores de mulieribus magna animi vi ac calliditate narrant. Ecce exemplum. Postquam copiae Alexandri, Macedonum regis, Thebas expugnaverunt, milites - ut mos est victorum - incolarum facultates, pecora et supellectilem magni pretii diripiebant. Dum Macedones urbem magno fragore vastant, miles in domicilium mulieris cui nomen erat Timoclea irrupit et voce infesta ei dixit: «Locum ubi aurum et nummos condidisti mihi ostende et vitae tuae parcam». Timoclea ficto terrore statim annuit et maesta militem in hortum duxit ubi puteus altus erat: «Si in puteum descenderis - inquit - arcam auri plenam invenies». Quod mulieris simulationem non intellexerat, miles ad puteum appro pinquavit. Dum is magna cura inspicit, Timoclea magna vi in puteum eum impulit et saxa in eum coniecit donec eum exanimum vidit.

Grazie di cuore in anticipo a chi mi aiuterà;!

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ShattereDreams
Mentre Ercole giovanetto si trova in un bivio, gli andarono incontro due donne. La prima, adornata di belle pietre preziose e di una splendida veste, disse ad Ercole con voce carezzevole: «Io sono la Voluttà. Ti offro un cammino spedito e senza ostacoli; scegli la mia strada e la tua vita sarà piena di piaceri». La seconda donna invece, con il volto velato e una veste semplice, gli disse: «Io sono la Virtù e ti offro un cammino lungo e difficile. La mia strada infatti ti condurrà attraverso luoghi scoscesi, alti molti e fiumi impetuosi, ma dopo diversi pericoli e molte difficoltà alla fine giungerai alla gloria. I piaceri infatti sono effimeri; le virtù invece procurano gloria eterna agli uomini. Esamina dunque entrambe le proposte e scegli il cammino secondo i tuoi costumi». Poiché preferì le promesse della Virtù, Ercole scelse senza indugio la sua (= della Virtù) strada.


Gli antichi scrittori raccontano della grande forza d'animo e astuzia delle donne. Ecco un esempio. Dopo che le armate di Alessandro, re dei Macedoni, espugnarono Tebe, i soldati - come è abitudine dei vincitori - depredavano i beni degli abitanti, le greggi e la suppellettile di grande valore. Mentre i Macedoni devastavano la città con grande strepito, un soldati fece irruzione nella casa di una donna, che aveva il nome di Timoclea, e con voce ostile le disse: «Mostrami il posto in cui hai nascosto l'oro e le monete e risparmierò la tua vita». Timoclea, dopo aver finto la paura, subito annuì e afflitta condusse il soldato in giardino, dove c'era un pozzo profondo: «Se scenderai nel pozzo - disse - troverai uno scrigno pieno d'oro». Poiché non aveva compreso la finzione della donna, il soldato si avvicinò al pozzo. Mentre egli lo esaminava con grande attenzione, Timoclea con grande forza lo spinse nel pozzo e scagliò pietre contro di lui finché non lo vide morto.
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