Versioni dall'italiano al latino

alessandraefendy
LEONIDA ALLE TERMOPILI
prima della battaglia delle termopili,uno dei 300 soldati spartani che erano stati collocati alla difesa dello strettissimo passo, disse alcomandante leonida: "il numero dei nemici è ingentissimo: il sole sarà oscurato dai loro dardi". e leonida: "ottimamente. combatteremo all'ombra". poco prima dello scontro, essendo stata inviata a leonida una lettera nella quale dal comandante dei nemici erano state scritte queste parole "cedi le armi", il re spartano rispose: "vieni e prendile".

ALESSANDRO E PARMENIONE
il re persiano dario, che era stato gravemente sconfitto da alessandro magno, aveva inviato al re macedone una ambasceria, perchè fosse conclusa la pace. avendo detto aglia ambasciatori che dal re dario sarebbero state lasciate ad alessandro tutte le regioni tra l'Ellesponto e l'Eufrate, il generale macedone Parmenione, che era presente al colloquio, disse: "io,se fossi Alessandro, concluderei subito la pace". e Alessandro: "anch'io, se fossi Parmenione".

l'altra la scrivo in seguito ad una risposta.... :( vi prego aiutatemi!!! sono negata!!!

Aggiunto 1 ore 32 minuti più tardi:

per piacereee!! ki può aiutarmi??

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silmagister
LEONIDA ALLE TERMOPILI
prima della battaglia delle termopili,uno dei 300 soldati spartani che erano stati collocati alla difesa dello strettissimo passo, disse alcomandante leonida: "il numero dei nemici è ingentissimo: il sole sarà oscurato dai loro dardi". e leonida: "ottimamente. combatteremo all'ombra". poco prima dello scontro, essendo stata inviata a leonida una lettera nella quale dal comandante dei nemici erano state scritte queste parole "cedi le armi", il re spartano rispose: "vieni e prendile".

Ante pugnam apud Thermopylas, unus ex trecentis militibus Spartanorum, qui ad angustissimi saltus praesidium collocati erant, Leonidae duci dixit: «Hostium numerus ingentissimus est: sol eorum sagittis obscurabitur». Et Leonidas: «Optime - inquit - in umbra pugnabimus». Paulo ante proelium, cum Leonidae epistula missa esset, in qua haec verba ab hostium duce scripta erant: «Arma trade», Lacedaemoniorum rex respondit: «Veni et cape! ».

ALESSANDRO E PARMENIONE
il re persiano dario, che era stato gravemente sconfitto da alessandro magno, aveva inviato al re macedone una ambasceria, perchè fosse conclusa la pace. avendo detto aglia ambasciatori che dal re dario sarebbero state lasciate ad alessandro tutte le regioni tra l'Ellesponto e l'Eufrate, il generale macedone Parmenione, che era presente al colloquio, disse: "io,se fossi Alessandro, concluderei subito la pace". e Alessandro: "anch'io, se fossi Parmenione"


Dareus, Persarum rex, qui graviter ab Alexandro Magno profligatus erat, Macedonum regi legationem miserat, ut pax iceretur. Cum legatis dixisset a rege Dareo Alexandro omnes regiones inter Hellespontum et Euphratem relictum iri, Parmenion, Macedonum dux, qui colloquio aderat, dixit: «Ego, si Alexander essem, statim pacem icerem», et Alexander: «Ego quoque, sei Parmenion essem».


ciao alessandraefendy :hi
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