Versione "Utilità della concordia tra cittadini"

Romy1997
mi potete tradurre questa versione per favore..grazie in anticipo:

Quis ignorat Tarquinium Superbum, qui ultimus Romanorum regum fuit, rei militaris eritia, virtute, fortuna ita valuisse, ut nullarum finitimarum gentium rex ei par fuerit? Nemo tamen Romanorum eum amabat; dicunt enim eius imperium non bonis legibus fultum esse(fu sostenuto), non amore, non civium concordia, sed poenae dimore et armorum vi. filii eius, patris potentia freti(confidando), omnia scelera sibi licita esse iudicabant; ex quibus unus ad tantam insolentiam pervenit, ut Lucretiae, Collatini uxori, gravissimam iniuram faceret. Quod(e questo-nesso relativo) scelus cum Romani audivissent, Tarquinios omnes in exsilium reiecerunt, nomenque regium exinde intolerabile fuit.

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Ali Q
Ecco a te, Romy!

Chi non sa (ignora) che Tarquinio il Superbo, che fu l'ultimo dei re Romani (oppure: dei re dei Romani), fu così valente nell'abilità della tattica militare, nella virtù (valore), nella sorte che il re di nessuno dei popoli confinanti gli fu pari?
Tuttavia nessuno dei Romani lo amava; dicono infatti che il suo governo fu sostenuto da (oppure: con) buone leggi, dall'amore, non dalla concordia dei cittadini, ma dal (oppure: con) timore della pena e la forva delle armi. I suoi figli, confidando nella potenza del padre, ritenevano che tutte le scelleratezza (delitti, misfatti) fossero a loro leciti; dei quali (cioè dei figli) uno giunse a tanto grande arroganza, da fare a Lucrezia, moglie di Collatino, una gravissima offesa (oltraggio). E avendo i Romani udito questo misfatto, respinsero (ricacciarono) in esilio tutti i Tarquini, e il nome dei re fu da quel tempo intollerabile.

Ciao!
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