Versione latino preghiera per dionisio

antonioforzanapoli
Senectutis ultimae quaedam syracusis sola cotidie mane deos orabat ut sibi superstes esset dionysius.Ob quam rem,in arcem perducta,Causam tyranno interrogante,"cum" inquit "puella essem et tyrannum haberemus,carere eo cupiebam.Quo interfecto alter aliquanto taetrior arcem occupavit.Eius quoque finiri dominationem magni aestimabam .
Tertium te importantiorem superioribus habere coepimus.Itaque ne quartus crudelior superveniat , caput meum pro te devoveo" .Tam facetam audaciam tyrannus punire erubuit.

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A Siracusa una donna molto anziana ogni giorno, di mattina, pregava gli dei da sola che Dionisio le fosse superstite (oppure: 'le sopravvivesse'). Per questo motivo, condotta sulla rocca, poiché il tiranno ne chiedeva il motivo, disse: "Quando ero fanciulla e avevamo un tiranno, desideravo che venisse meno. Ucciso questo, occupò la rocca un altro considerevolmente più tremendo. Ritenevo notevole che anche la sua tirannide fosse finita.
Per terzo iniziammo ad avere per tiranno te, più crudele dei precedenti. Pertanto, affinché non succeda un quarto più crudele, offro la mia testa per te". Il tiranno si vergognò di punire una così arguta temerarietà.



:hi
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