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Libro: Scrinium pag.61 n°9 "Il Capostipite dei Medici: Esculapio"
Herbas Salutares atque....
...eorum vulnera curaverunt
Herbas Salutares atque....
...eorum vulnera curaverunt
Risposte
Herbas salutares atque alia medicamenta vulnerum et morborum etiam gentes incultiores orbis terrarum cognoscebant. Sed apud Graeciae gentes, praesertim, medicinae ars in maximo honore fuit magis quam apud reliquas civitates. Medicinae autem clarissimus studiosus fuit Aesculapius, Appolinis filius, cuius signum proprium serpens erat. Hanc scientiam enim, adhuc rudem, maiore ingenio coluit quam reliqui medici.Epidauri autem cives primum templum in dei honorem aedificaverunt: in eo pulcherrimum Aesculapii simulacrum erat, cum magna barba ex auro, quam Dionysius tyrannus exstirpavit, quia eius pater, Apollo, imberbis erat. Sicut Valerius Maximus narrat, Romani quoque Aesculapii cultum exceperunt, tempore quo pestilentia perniciosissima urbem vexavit. Denique etiam Aesculapii filii, Podalirius et Machaon, in bello Troiano maxima auxilia militibus praebuerunt atque ferro et medicamentis eorum vulnera curaverunt.
Anche le genti più ignoranti di tutta la terra conoscevano le erbe salutari e gli altri medicamenti delle ferite e malattie. Spesso presso le genti Greche specialmente, l'arte della medicina fu più in massimo onore che presso le altre città. Il più famoso studioso di medicina fu Esculapio, figlio di Apollo, il cui segno sacro era un serpente. Coltivò con maggiore ingegno questa scienza, finora rude, di quanto gli altri medici. I cittadini di Epidauro gli edificarono per prima cosa un tempio in onore del dio: in questo vi era un bellissimo simulacro di Esculapio, con una grande barba di oro, che il tiranno Dioniso strappò via, poichè suo padre, Apollo, era imberbe. Così Valerio Massimo narra, i Romani anche esercitarono il culto di Esculapio, nel tempo in cui una peste assai rovinosa vessò la città. Infine anche i figli di Esculapio. Podarilio e Macaone, offrirono grandi aiuti ai militari nelle guerra troiana e curarono con il ferro e medicamenti le loro ferite.
Anche le genti più ignoranti di tutta la terra conoscevano le erbe salutari e gli altri medicamenti delle ferite e malattie. Spesso presso le genti Greche specialmente, l'arte della medicina fu più in massimo onore che presso le altre città. Il più famoso studioso di medicina fu Esculapio, figlio di Apollo, il cui segno sacro era un serpente. Coltivò con maggiore ingegno questa scienza, finora rude, di quanto gli altri medici. I cittadini di Epidauro gli edificarono per prima cosa un tempio in onore del dio: in questo vi era un bellissimo simulacro di Esculapio, con una grande barba di oro, che il tiranno Dioniso strappò via, poichè suo padre, Apollo, era imberbe. Così Valerio Massimo narra, i Romani anche esercitarono il culto di Esculapio, nel tempo in cui una peste assai rovinosa vessò la città. Infine anche i figli di Esculapio. Podarilio e Macaone, offrirono grandi aiuti ai militari nelle guerra troiana e curarono con il ferro e medicamenti le loro ferite.
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