Versione latino fedro (7306)

scricciolo_92
Salve mi servirebbe la traduzione di "vulpes et ciconia" di fedro.

"Nemini nocendum est; si quis vero nos laeserit, simili modo..."

..."Aequo animo incommoda nobis toleranda sunt quorum causa fuimus"

grazie mille!

Risposte
Mario
chiudo

scricciolo_92
Grazie Mille!!!!!

capitolino
La favolettta insegna che non si deve nuocere a nessuno, se però uno ha fatto del male, dev'esser multato con simile pena.
Si dice che la volpe per prima abbia invitato a cena
la cicogna e avesse posto su largo marmo una bevanda
liquida, che in nessun modo la cicogna affamata
avrebbe potuto gustare.
Ma questa, avendo invitato la volpe, sminuzzato il cibo
offrì una bottiglia piena; inserendo in questa il becco
essa si sazia e tormenta la convitata per la fame.
Ed essa leccando invano il collo della bottiglia,
sappiamo che così parlò il volatile pellegrino:
"Ognuno deve sopportare con animo sereno i propri esempi"

Va bene questa?

Mario
Non bisogna far del male a nessuno, ma se qualcuno farà un torto, questa favoletta avverte che dovrà essere punito secondo la legge del taglione.La volpe, si dice, aveva invitato per prima a cena la cicogna e le aveva offerto in un piatto un brodo lungo, che la cicogna, affamata, non poté in alcun modo assaggiare. Questa invitò a sua volta la volpe e le offrì una bottiglia piena di cibo sminuzzato, ove inserendo il becco, lei si sazia e fa torcere dalla voglia l'invitata. Mentre questa leccava invano il collo della bottiglia, sappiamo che così parlò l'uccello migratore: «Ciascuno deve sopportare di buon animo l'esempio che ha dato».

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