VERSIONE LATINO (283443)
Versione latino. Chiedo gentilmente e urgentemente la traduzione della versione Aracne trasformata in ragno del libro latina arbor. In allegato la foto. Grazie
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Aracne, fanciulla originaria della Lidia, era illustre non per l'origine della sua famiglia, ma per l'arte di lavorare la lana. Essa infatti tesseva le tele con grandissima abilità e ricamava meravigliosamente; per questo anche le ninfe dei boschi e dei corsi d'acqua desideravano osservare il suo ammirevole lavoro. Poiché la sua abilità era celebrata in tutta la Lidia con grande lodi, un giorno Aracne con grande superbia si paragonò a Minerva, dea delle arti, davanti a tutti e disse: «La dea gareggi con me! Io, se verrò sconfitta, non rifiuterò nessun castigo». Allora la dea, quando seppe la cosa, si recò in Lidia da Aracne con le sembianze di una vecchia e la ammonì: «Nessuna donna mortale ti supera in abilità, ma senza dubbio sei inferiore alla dea Minerva! Non disprezzare il mio consiglio e chiedi perdono alla dea per le tue parole sfrontate con voce umile; essa te lo concederà (= il perdono)». Aracne le rispose arrogantemente: «Poiché le mie tele sono meravigliose, io non sono inferiore a Minerva. Perché Minerva non viene? Perché evita il confronto? Neppure la dea potrà superare Aracne in abilità». Allora la dea, adirata, rimosse l'aspetto senile ed esclamò: «La dea è venuta! E, dopo che conoscerai il castigo per la tua superbia, chiederai invano il mio perdono. Penderai per sempre da un filo, emetterai fili e tesserai tele in eterno!», e subito trasformò la sventurata fanciulla in un ragno.
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