Versione di latino (il leone e il topolino)

pikkolafarfalla
Versione di latino: il leone e il topolino
circum leonem dormientem musculi petulantes cursitabant, subito unus ex iis imprudenter in leonis caput insiluit et eum e somno excitavit.
Statim leo, ira impulsus, musculum unguibus arripuit et iam eum devoraturus erat, cum misera bestiola, flebiles gemitus edens, semel atque iterum veniam a leone petivit: ''Da mihi veniam,'' dixit, ''silvarum rex; ego tibi semper gratus ero, et fortasse tu quoque aliquando mihi gratias agere debebis''.
Quibus verbis risit leo, sed ploratibus commotus musculum incolumem dimisit.
Imprudens animal, vix suae fortunae credens, celeriter in latibulum suum confugit. Post paucos dies leo, qui silvam incaute paragrabat praedam quarens, in venatorum laqueos insidit. statim se liberare conatus est, sed frustra, quapropter vehementes ruditus edere coepit.
Musculus, leonis voce procul audita, statim accurrit et amicum in periculo vitae conspiciens grato animo ei auxilium gessit.
Nam laqueos parvis dentibus suis rosit comminuitque, donec leo liber fuit. Itaque fortis leo, a debili musculo servatus, iustum misericordiae suae praemium accepit

Risposte
silmagister
circum leonem dormientem musculi petulantes cursitabant, subito unus ex iis imprudenter in leonis caput insiluit et eum e somno excitavit.
Statim leo, ira impulsus, musculum unguibus arripuit et iam eum devoraturus erat, cum misera bestiola, flebiles gemitus edens, semel atque iterum veniam a leone petivit: ''Da mihi veniam,'' dixit, ''silvarum rex; ego tibi semper gratus ero, et fortasse tu quoque aliquando mihi gratias agere debebis''.
Quibus verbis risit leo, sed ploratibus commotus musculum incolumem dimisit.
Imprudens animal, vix suae fortunae credens, celeriter in latibulum suum confugit. Post paucos dies leo, qui silvam incaute paragrabat praedam quarens, in venatorum laqueos insidit. statim se liberare conatus est, sed frustra, quapropter vehementes ruditus edere coepit.
Musculus, leonis voce procul audita, statim accurrit et amicum in periculo vitae conspiciens grato animo ei auxilium gessit.
Nam laqueos parvis dentibus suis rosit comminuitque, donec leo liber fuit. Itaque fortis leo, a debili musculo servatus, iustum misericordiae suae praemium accepit


attorno ad un leone che dormiva correvano dei piccoli topi insolenti, e improvvisamente uno di loro saltò imprudentemente sulla sua testa e lo svegliò dal sonno. Subito il leone, spinto dall'ira, afferrò il tipolino con gli artigli e già lo stava per divorare, quando il misero animaletto, emettendo flebili lamenti, chiese una volta e poi ancora perdono al leone: «Perdonami» - disse - re dei boschi; io ti sarò sempre grato e forse anche tu un giorno dovrai ringraziarmi». A queste parole il leone rise, ma, commosso dai lamenti, lasciò andare incolume il topolino.
L'imprudente animale, credendo a stento alla sua fortuna, velocemente si rifugiò nella sua tana. Dopo pochi giorni il leone, che attraversava incautamente il bosco cercando preda, si posò sopra le reti dei cacciatori. Subito tentò di liberarsi, ma invano, e per questo cominciò ad emettere forti ruggiti. Il topolino, sentita la voce del leone da lontano, accorse subito e notando l'amico in pericolo di vita, con animo riconoscente gli portò aiuto. Infatti rosicchiò e spezzò con i suoi piccoli denti le reti, finché il leone fu libero. Così il forte leone, salvato dal fragile topolino, ricevette la giusta ricompensa della sua pietà.


ciao pikkolafarfalla :hi

Dreke90
Un leone dormiva nel bosco e topolini insolenti giocavano attorno a lui.Uno di loro imprudentemente si avvicinò al leone e balzò sulla sua testa,recandogli fastidio.Il leone destato dal sonno subito afferrò con le unghia il topolino ed era già sul punto di divorarlo,quando la povera bestiola,gemendo flebilmente,implorò il leone:"Signore,forse vorresti divorarmi!salva la mia vita!Io ti chiedo la grazia e tu sei così debole,che non hai la forza di fare nulla,tuttavia salverò la tua vita".Dopo pochi giorni il leone,che vagava incautamente per il bosco per cercare una preda,cadde in trappole di cacciatori;tentando di liberarsi,ruggiva così tanto che il topolino,sentita da lontano la voce del leone,subito accorse per portargli aiuto.*-*Infatti giunse alle trappole e con gli aguzzi denti le rosicchiò e le ruppe finchè il leone fu libero.Pertanto il forte leone salvato da un debole topolino ricevette la giusta ricompensa della sua compassione.
Tratto da: Splash Latino - http://www.****/versione/138

dovrebbe andare bene.

non è esattamente questa la traduzione...è diversa dal testo !

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.