Versione di latino, Grazie davvero
Potete aiutarmi con la traduzione di questo brano??? (Urgente)
Grazie in anticipo.
Agonis (Agonide) quaedam est Lilybetana, liberta Veneris Erycinae, quae, antequam Caecilius (Cecilio) quaestor in Sicilia esset, copiosa plane et locuples fuit. Ab hac praefectus Antonii (Marco Antonio) quidam servos abducebat per iniuriam (contro ogni diritto) quibus se in classe uti velle dicebat. Tum illa, ut mos in Sicilia est omnium Veneriorum et eorum qui a Venere se liberaverunt (che si erano riscattati da Venere), ut praefecto illi religionem Veneris nomine obiceret ( per cercare di suscitare nel prefetto, facendo il nome di Venere, uno scrupolo religioso), dixit et se et sua Veneris esse. Ubi (appena) hoc quaestori Caecilio, viro optimo et aequissimo, nuntiatum est, ille vocari ad se Agonidem iubet; iudicium dat statim et in possessionem bonorum mulieris intrat, ipsam in servitutem adiudicat; deinde bona vendit, pecuniam redigit. Ita dum pauca mancipia Veneris nomine ac religione Agonis retinere vult, fortunas omnes libertatemque suam perdidit
Grazie in anticipo.
Agonis (Agonide) quaedam est Lilybetana, liberta Veneris Erycinae, quae, antequam Caecilius (Cecilio) quaestor in Sicilia esset, copiosa plane et locuples fuit. Ab hac praefectus Antonii (Marco Antonio) quidam servos abducebat per iniuriam (contro ogni diritto) quibus se in classe uti velle dicebat. Tum illa, ut mos in Sicilia est omnium Veneriorum et eorum qui a Venere se liberaverunt (che si erano riscattati da Venere), ut praefecto illi religionem Veneris nomine obiceret ( per cercare di suscitare nel prefetto, facendo il nome di Venere, uno scrupolo religioso), dixit et se et sua Veneris esse. Ubi (appena) hoc quaestori Caecilio, viro optimo et aequissimo, nuntiatum est, ille vocari ad se Agonidem iubet; iudicium dat statim et in possessionem bonorum mulieris intrat, ipsam in servitutem adiudicat; deinde bona vendit, pecuniam redigit. Ita dum pauca mancipia Veneris nomine ac religione Agonis retinere vult, fortunas omnes libertatemque suam perdidit
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Agonis (Agonide) quaedam est Lilybetana, liberta Veneris Erycinae, quae, antequam Caecilius (Cecilio) quaestor in Sicilia esset, copiosa plane et locuples fuit. Ab hac praefectus Antonii (Marco Antonio) quidam servos abducebat per iniuriam (contro ogni diritto) quibus se in classe uti velle dicebat. Tum illa, ut mos in Sicilia est omnium Veneriorum et eorum qui a Venere se liberaverunt (che si erano riscattati da Venere), ut praefecto illi religionem Veneris nomine obiceret ( per cercare di suscitare nel prefetto, facendo il nome di Venere, uno scrupolo religioso), dixit et se et sua Veneris esse. Ubi (appena) hoc quaestori Caecilio, viro optimo et aequissimo, nuntiatum est, ille vocari ad se Agonidem iubet; iudicium dat statim et in possessionem bonorum mulieris intrat, ipsam in servitutem adiudicat; deinde bona vendit, pecuniam redigit. Ita dum pauca mancipia Veneris nomine ac religione Agonis retinere vult, fortunas omnes libertatemque suam perdidit
C'è una certa Agonide di Lilibeo, schiava affrancata di Venere Ercina, che, prima che Cecilio fosse questore in sicilia, fu molto abbiente e ricca. Da questa un prefetto di Marco Antonio strappava contro ogni diritto alcuni schiavi di cui diceva volersi servire nell' esercito marittimo. Allora quella, come in sicilia è il modo d'agire di tutti gli shiavi di Venere e di quelli che si erano riscattati da Venere, per cercare di suscitare nel prefetto, facendo il nome di Venere, uno scrupolo religioso, disse che lei e le sue cose erano di Venere. Appena questo venne annunciato al questore Cecilio, uomo di grandissima levatura morale e assai giusto, egli ordinò che Agonide fosse convocata da lui; emette immediatamente la sentenza e entra in possesso dei beni della donna, assegna lei stessa a schiavitù, poi vende i beni e ricava del denaro. Così, mentre Agonide a nome e per devozione di Venere voleva conservare pochi schiavi , mandò in rovina tutti i suoi beni e la sua libertà.
ciao zafer89 :hi
C'è una certa Agonide di Lilibeo, schiava affrancata di Venere Ercina, che, prima che Cecilio fosse questore in sicilia, fu molto abbiente e ricca. Da questa un prefetto di Marco Antonio strappava contro ogni diritto alcuni schiavi di cui diceva volersi servire nell' esercito marittimo. Allora quella, come in sicilia è il modo d'agire di tutti gli shiavi di Venere e di quelli che si erano riscattati da Venere, per cercare di suscitare nel prefetto, facendo il nome di Venere, uno scrupolo religioso, disse che lei e le sue cose erano di Venere. Appena questo venne annunciato al questore Cecilio, uomo di grandissima levatura morale e assai giusto, egli ordinò che Agonide fosse convocata da lui; emette immediatamente la sentenza e entra in possesso dei beni della donna, assegna lei stessa a schiavitù, poi vende i beni e ricava del denaro. Così, mentre Agonide a nome e per devozione di Venere voleva conservare pochi schiavi , mandò in rovina tutti i suoi beni e la sua libertà.
ciao zafer89 :hi
mmm ok ma adesso allora cerco di modificarmela io perchè ho rilevato diversi errori... (Silmagister? Help!)
Grazie comunque
Grazie comunque
Agonide che è una Lilibetana, serva di Venere Ercina, che, prima che Cecilio fosse questore in sicilia, fu molto abbiente e ricca. Per questa il prefetto di Marco Antonio conduceva alcuni servi contro ogni diritto dei quali diceva si voleva servire nella flotta. Allora quella, come è costume in sicilia tra tutti quelli del seguito di Venere e di quelli che si erano riscattati da Venere, per cercare di suscitare nel prefetto, facendo il nome di Venere, uno scrupolo religioso disse che vi erano sia i suoi che quelli di Venere. Appena questo venne annunciato al questore Cecilio, uomo ottimo e assai giusto, quello ordinò che fossa chiamata a lui Agonide; da subito il giudizio e entra in possesso dei beni della donna, e la conduce in servitù, poi vende i beni e prende il denaro. Così mentre volle trattenere poche (mancipia) in nome di Venere e per rispetto di Agone, perse tutte le fortune e la sua libertà
...prego
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