Versione di latino (94346)

Plinio94
Altea e meleagro

Althaea puerum Meleagrum nomine peperit et eodem die in domo regia titio ardens apparuit; Parcae, ut fabula narrat, cum domum adissent, cecinerunt puerulum tamdiu victurum esse quamdiu titio incolumis esset; quam ob rem mater, cupiens filiu diu vivere, titionem in arca diligenter servavit.
Die quodam Diana punire empietatem regis volens, in eam regionem aprum demisit ingenti corpore qui agrum Calydonium vastavit; sed Meleager adulescens iaculo eum interfecit eiusque pellem virgini Atalantae donavit. Althaea fratres pelle Atalantae eripuerunt et Meleager, ut iniuriam ulcisceretur, avunculos suos interemit. Tum vero Althaea titionem ex arca protulit atque in ignem coniecit; ita filium interfecit.

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Altea partorì un bambino di nome Meleagro e nello stesso giorno nella reggia apparve un tizzone ardente; le Parche, come racconta il mito, essendo andate nella reggia, profetizzarono che il piccolo avrebbe vissuto tanto a lungo quanto il tizzone fosse rimasto intatto; per questo la madre, volendo che il figlio vivesse a lungo, conservò il tizzone con cura in uno scrigno.
Un giorno Diana, volendo punire l'empietà del re, immise in quella regione un cinghiale di enormi dimensioni che devastò il territorio di Calidone; ma il giovane Meleagro lo uccise con un giavellotto e donò la sua pelle alla vergine Atalanta. I fratelli di Altea rubarono la pelle ad Atalanta e Meleagro, per vendicare l'offesa, uccise i suoi zii. Allora Altea tirò il tizzone fuori dallo scrigno e lo gettò nel fuoco; così uccise il figlio.
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