Versione di latino (69505)
Ciao :) potete correggermi per favore questa versione di latino? Grazie (:
Plura de officiis docentium locutus discipulos id unum interim moneo, ut praeceptores suos non minus quam ipsa studia ament et parentes esse non quidem corporum, sed mentium credant. 2. Multum haec pietas conferet studio; nam ita et libenter audient et dictis credent et esse similes concupiscent, in ipsos denique coetus scholarum laeti alacres conuenient, emendati non irascentur, laudati gaudebunt; ut sint carissimi studio merebuntur.3. Nam ut illorum officium est docere, sic horum praebere se dociles: alioqui neutrum sine altero sufficit; et sicut hominis ortus ex utroque gignentium confertur, et frustra sparseris semina nisi illa praemollitus foverit sulcus, ita eloquentia coalescere nequit nisi sociata tradentis accipientisque concordia.
Avendo detto moltissime cose riguardo i doveri dei maestri (posso tradurre più liberamente : avendo detto moltissimo sui doveri dei maestri?), per ora esorto gli scolari a un’unica cosa, (e cioè) che amino i loro insegnati non meno dello studio stesso e che ritengano che siano padri non dei corpi, ma delle menti. Questa devozione giova molto allo studio; infatti ascoltano così e volontariamente e credono alle cose dette e desiderano essere simili , e poi giungono alle riunioni stesse felici e alacri, educati non si irriteranno, lodano gioiranno; grazie allo studio meriteranno di essere carissimi (ai maestri). Infatti come è loro compito insegnare, così (è compito) di questi mostrarsi docili (sulla nota del libro è tradotto: disposti ad imparare): altrimenti nessuna delle due cose senza l’altra serve. E come la nascita dell’uomo è portata da coloro che generano e inutilmente i semi avrete sparso, se quella che prima viene predisposta non lascerà un solco, così l’eloquenza non può consolidarsi se non unita a colui che tramanda e con la concordia (collaborazione) di colui che riceve.
-Le ultime righe sono poco chiare.
-Nella prima riga (plura) e nella 2° riga (multum) ci sono due aggettivi neutri… è sbagliato tradurli come fossero avverbi?
Grazie ;))
Aggiunto 1 giorni più tardi:
Grazie mille
Ciaoo :hi :hi
Plura de officiis docentium locutus discipulos id unum interim moneo, ut praeceptores suos non minus quam ipsa studia ament et parentes esse non quidem corporum, sed mentium credant. 2. Multum haec pietas conferet studio; nam ita et libenter audient et dictis credent et esse similes concupiscent, in ipsos denique coetus scholarum laeti alacres conuenient, emendati non irascentur, laudati gaudebunt; ut sint carissimi studio merebuntur.3. Nam ut illorum officium est docere, sic horum praebere se dociles: alioqui neutrum sine altero sufficit; et sicut hominis ortus ex utroque gignentium confertur, et frustra sparseris semina nisi illa praemollitus foverit sulcus, ita eloquentia coalescere nequit nisi sociata tradentis accipientisque concordia.
Avendo detto moltissime cose riguardo i doveri dei maestri (posso tradurre più liberamente : avendo detto moltissimo sui doveri dei maestri?), per ora esorto gli scolari a un’unica cosa, (e cioè) che amino i loro insegnati non meno dello studio stesso e che ritengano che siano padri non dei corpi, ma delle menti. Questa devozione giova molto allo studio; infatti ascoltano così e volontariamente e credono alle cose dette e desiderano essere simili , e poi giungono alle riunioni stesse felici e alacri, educati non si irriteranno, lodano gioiranno; grazie allo studio meriteranno di essere carissimi (ai maestri). Infatti come è loro compito insegnare, così (è compito) di questi mostrarsi docili (sulla nota del libro è tradotto: disposti ad imparare): altrimenti nessuna delle due cose senza l’altra serve. E come la nascita dell’uomo è portata da coloro che generano e inutilmente i semi avrete sparso, se quella che prima viene predisposta non lascerà un solco, così l’eloquenza non può consolidarsi se non unita a colui che tramanda e con la concordia (collaborazione) di colui che riceve.
-Le ultime righe sono poco chiare.
-Nella prima riga (plura) e nella 2° riga (multum) ci sono due aggettivi neutri… è sbagliato tradurli come fossero avverbi?
Grazie ;))
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Grazie mille
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Ciao ale92_ale
-plura letteralmente si traduce molte cose, parecchie cose; per tradurre "moltissime cose" avrebbe dovuto esserci plurissima, ossia il superlativo di multus (comparativo plus; superlativo plurimus)
-locutus: meglio tradurre con una temporale: dopo aver detto...
-ipsa studia è plurale: ...non meno degli stessi studi
-conferet è un futuro: gioverà
-audient è un altro futuro: ascolteranno (tradurrei: in questo modo ascolteranno (più)volentieri)
-credent: futuro: confideranno
-concupiscent: futuro: desidereranno
-in ipsos denique coetus scholarum laeti alacres conuenient: conuenient è un futuro: e inoltre, felici e operosi, si inseriranno nelle stesse assemblee di studenti
-emendati: in questo caso darei più il significato di "rimproverati"
-laudati: è un participio passato da laudo: lodati ( nel senso di: nel momento in cui sono lodati)
-ut sint: proposizione completiva (così che...)
-et frustra sparseris semina nisi illa praemollitus foverit sulcus: e inutilmente tu avrai disseminato i semi se il solco coltivato non nutrirà quelli ( sparseris è la 2a persona del futuro anteriore; il soggetto è solcus concordato con il participio permollitus; illa è accusativo neutro plurale, riferito al precedente "semina").
-ita eloquentia coalescere nequit nisi sociata tradentis accipientisque concordia: così l'eloquenza non può porre radici(coalescere) se non nella collaborazione(concordia, ablativo) condivisa(sociata, più liberamente vicendevole) da coloro che insegnano e imparano (tradendis e accipiendis sono participi ablativi plurali).
:hi
Aggiunto 1 minuti più tardi:
Il "plura", come abbiamo già detto, è accusativo plurale neutro, retto da locutus;
Il multum alla seconda riga invece può essere tradotto come avverbio.
-plura letteralmente si traduce molte cose, parecchie cose; per tradurre "moltissime cose" avrebbe dovuto esserci plurissima, ossia il superlativo di multus (comparativo plus; superlativo plurimus)
-locutus: meglio tradurre con una temporale: dopo aver detto...
-ipsa studia è plurale: ...non meno degli stessi studi
-conferet è un futuro: gioverà
-audient è un altro futuro: ascolteranno (tradurrei: in questo modo ascolteranno (più)volentieri)
-credent: futuro: confideranno
-concupiscent: futuro: desidereranno
-in ipsos denique coetus scholarum laeti alacres conuenient: conuenient è un futuro: e inoltre, felici e operosi, si inseriranno nelle stesse assemblee di studenti
-emendati: in questo caso darei più il significato di "rimproverati"
-laudati: è un participio passato da laudo: lodati ( nel senso di: nel momento in cui sono lodati)
-ut sint: proposizione completiva (così che...)
-et frustra sparseris semina nisi illa praemollitus foverit sulcus: e inutilmente tu avrai disseminato i semi se il solco coltivato non nutrirà quelli ( sparseris è la 2a persona del futuro anteriore; il soggetto è solcus concordato con il participio permollitus; illa è accusativo neutro plurale, riferito al precedente "semina").
-ita eloquentia coalescere nequit nisi sociata tradentis accipientisque concordia: così l'eloquenza non può porre radici(coalescere) se non nella collaborazione(concordia, ablativo) condivisa(sociata, più liberamente vicendevole) da coloro che insegnano e imparano (tradendis e accipiendis sono participi ablativi plurali).
:hi
Aggiunto 1 minuti più tardi:
Il "plura", come abbiamo già detto, è accusativo plurale neutro, retto da locutus;
Il multum alla seconda riga invece può essere tradotto come avverbio.
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