Versione di latino (69469)

ale92_ale
Ciao :) ecco un’altra versione di latino …potete aiutarmi a correggerla?!?
Grazieee

Oratorem autem instituimus illum perfectum, qui esse nisi vir bonus non potest, ideoque non dicendi modo eximiam in eo facultatem sed omnis animi virtutes exigimus. Neque enim hoc concesserim, rationem rectae honestaeque vitae, ut quidam putaverunt, ad philosophos relegandam, cum vir ille vere civilis et publicarum privatarumque rerum administrationi accommodatus, qui regere consiliis urbes, fundare legibus, emendare iudiciis possit, non alius sit profecto quam orator. Quare, tametsi me fateor usurum quibusdam quae philosophorum libris continentur, tamen ea iure vereque contenderim esse operis nostri proprieque ad artem oratoriam pertinere. An, si frequentissime de iustitia fortitudine temperantia ceterisque similibus disserendum est, adeo ut vix ulla possit causa reperiri in quam non aliqua ex his incidat quaestio, eaque omnia inventione atque elocutione sunt explicanda, dubitabitur, ubicumque vis ingenii et copia dicendi postulatur, ibi partes oratoris esse praecipuas?


Ho cercato di formare in verità quel perfetto oratore, che non può essere se non un uomo onesto; e perciò ricerchiamo in lui non solo un’esimia capacità di dire ma tutte le virtù d’animo. Né infatti permetterei ciò ,(cioè che) la cura di una vita retta e onesta (come alcuni ritenevano) per formare filosofi,dal momento che quell’uomo civile fu assegnato all’amministrazione delle cose pubbliche e private,(uomo) che può governare le città con decisioni, fondare con leggi,riformare con giudizi, non è altro che l’oratore. Perciò,sebbene dichiaro che userò quelle cose che sono contenute nei libri dei filosofi,tuttavia confronterei alla legge queste cose che sono caratteristiche della mia opera e appartengono proprio all’arte oratoria. O, se si dovesse trattare in modo assai costante della giustizia,della forza,della temperanza e di altre cose simili, così che nessuna causa possa essere trovata nella quale nessun altro argomento da questi , e tutte queste cose si devono esporre nell’invenzione e nell’elocuzione, si dibiterà che, dove forza d’ingegno e abbondanza di eloquenza (del dire)sono richieste, qui ci siano le parti fondamentali dell’oratore?
Grazie :D

Aggiunto 19 ore 34 minuti più tardi:

Grazie mille :)
Ciaoo :hi :hi

Miglior risposta
selene82
concesserim: 'potrei ammettere', è congiuntivo indipendente potenziale

putaverunt: è perfetto, 'pensarono'

rationem rectae honestaeque vitae ... ad philosophos relegandam (esse): è un'infinitiva con il verbo essere sottinteso, mentre relegandam (esse) è una perifrastica passiva, quindi: 'che bisogna circoscrivere ai filosofi la condotta di una vita retta e onesta'

vir ille vere civilis et publicarum privatarumque rerum administrationi accommodatus: quell'uomo davvero impegnato nella vita civile e assegnato all’amministrazione delle cose pubbliche e private (accommodatus è participio perfetto, non indicativo perfetto)

tamen ea iure vereque contenderim esse: 'tuttavia potrei affermare a buon diritto che quelle cose sono...', contenderim è congiuntivo potenziale, ea...esse è un'infinitiva (tu l'hai tradotta come una relativa...)

vix ulla possit causa reperiri in quam non aliqua ex his incidat quaestio: 'a stento possa essere trovata alcuna causa nella quale non si trovi alcuna questione di queste'

inventione atque elocutione: per mezzo di...

Ciao!
Sele
Miglior risposta
Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.