Versione di Cicerone (4000)

redhotboy
Si intitola "Esempi di rispetto per la vecchiaia" dal de senectute.

1 rigo: "Lysandrum Lacedaemonium, cuius feci mentionem,..."

ultimo rigo: "... ita sententiae principatum tenet."

vi prego aiutatemi.

Risposte
IPPLALA
Ah sorry! Chiudo!

Mario
Si! la sua versione è de senectute paragrafi 63-64 e io li ho copiati interi, invece a lui ne serve un pezzo!

IPPLALA
Ma non è la stessa.....

redhotboy
grazie mille mario!

Mario
Haec enim ipsa sunt honorabilia quae videntur levia atque communia, salutari, adpeti, decedi, adsurgi, deduci, reduci, consuli; quae et apud nos et in aliis civitatibus, ut quaeque optime morata est, ita diligentissime observantur. Lysandrum Lacedaemonium, cuius modo feci mentionem, dicere aiunt solitum Lacedaemonem esse honestissimum domicilium senectutis: nusquam enim tantum tribuitur aetati, nusquam est senectus honoratior. Quin etiam memoriae proditum est, cum Athenis ludis quidam in theatrum grandis natu venisset, magno consessu locum nusquam ei datum a suis civibus; cum autem ad Lacedaemonios accessisset, qui legati cum essent, certo in loco consederant, consurrexisse omnes illi dicuntur et senem sessum recepisse.
Quibus cum a cuncto consessu plausus esset multiplex datus, dixisse ex eis quendam Atheniensis scire, quae recta essent, sed facere nolle. Multa in nostro collegio praeclara, sed hoc de quo agimus in primis, quod, ut quisque aetate antecedit, ita sententiae principatum tenet, neque solum honore antecedentibus, sed eis etiam, qui cum imperio sunt, maiores natu augures anteponuntur. Quae sunt igitur voluptates corporis cum auctoritatis praemiis comparandae? Quibus qui splendide usi sunt, ei mihi videntur fabulam aetatis peregisse nec tamquam inexercitati histriones in extremo actu corruisse.

Infatti queste cose che sembrano di poco conto e banali, sono esse stesse lusinghiere: essere riveriti, ricevere visite, vedersi cedere il passo, vedere gli altri che si alzano in piedi, essere accompagnati e riaccompagnati (a casa), essere consultati; queste cose, sia presso di noi che in altre città, quanto più sono morigerati (i costumi) tanto più diligentemente vengono osservate. Si narra che lo spartano Lisandro, di cui poco fa ho fatto menzione, fosse solito affermare che Sparta fosse la casa più degna della vecchiaia: in nessun luogo infatti si dà tanta importanza all’età, in nessun luogo la vecchiaia viene più rispettata. Ed anzi ancora si ricorda che ad Atene, in occasione dei giochi, essendo un tale già avanti negli anni entrato nel teatro tra una folla strabocchevole, non gli fu trovato un posto in nessun settore da parte dei suoi concittadini; essendosi invece avvicinato a degli Spartani i quali, poiché erano ambasciatori, sedevano in posti riservati, si racconta che tutti questi si fossero alzati in piedi e avessero accolto il vecchio a sedere tra di loro.
Poiché a costoro furono tributati numerosi applausi da parte di tutto il pubblico, uno di essi disse che gli Ateniesi sapevano cosa era giusto fare, ma non lo volevano fare. Nel vostro collegio [quello degli àuguri, cui appartenevano Scipione e Lelio] vi sono molte cose eccellenti, ma soprattutto questa, che ci riguarda, che chiunque sia più avanti negli anni possa esprimere il proprio voto prima degli altri, e gli àuguri più anziani hanno la precedenza non solo rispetto a coloro che sono superiori ad essi per dignità, ma anche a quelli che ricoprono magistrature di comando [consoli, dittatori, pretori…]. Quali piaceri del corpo sono dunque paragonabili ai privilegi dell’autorità? Coloro che di questi hanno fatto un nobile uso mi pare che abbiano ben recitato la commedia della vita e non abbiano fatto fiasco all’ultimo atto, come inesperti istrioni.

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