Versione corta Lasciatemi morire...

alexander97
Lasciatemi morire... pag 58 versione 3 libenter

Saepe ariadna, in litore relicta, ardenti corde furens, flebiles voces ex imo pectore fudebat. ac tum praerupto montes tristis conscendebat, ut aciem in vastos pelagi aestus protenderet, tum, mollia crurum tegimina tollens, in undas adversas procurrebat. olim, cum singultibus atque querellis gemens, dixit:"sic, perfide, me, ab aedibus patriis avectam, in deserto litore, theseu, reliquisti. sic, navibus discedens, deorum numen neglexisti, domumque tuam rediisti. te res secundae, ut patrem tuum revisas, ducunt per undas. ariadnae autem pernicies crudelis mentis consilium numquam flexit. tibi quidem clementia non est nec meo amori auxilio venis! quondam, cum e patria mea beati confugimus una, blanda promissa, laetos hymenaeos dedisti. nunc aerii venti fidem tuam irritam discerpunt. igitur, numquam credant viro iuranti feminae! numquam fidelis viri sermones erunt! viri enim, ubi primum cupidae mentis libidinem satiaverunt, feminas in solitudine destituunt nec periuria curant. certe ego te a mortis turbine eripui. nunc autem magis (avv.) in dies deficio. brevi tempore ero feris alitibusque preda."

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ShattereDreams
Spesso Arianna, abbandonata sulla spiaggia, furente con il cuore ardente, emetteva dal profondo del suo animo flebili lamenti. E allora, triste, saliva le scoscese montagne, per protendere lo sguardo sui vasti flutti del mare, quindi, sollevando le morbide vesti dalle gambe, correva verso le onde ostili. Un giorno, gemendo con singhiozzi e lamenti, disse: "Così, perfido Teseo, hai abbandonato me, portata via dalla casa paterna, su una spiaggia deserta. Così, allontanandoti con la nave, hai disprezzato la volontà divina, e sei tornato a casa tua. La fortuna ti conduce attraverso le onde, per rivedere tuo padre. Ma la rovina di Arianna non ha mai deviato l'intenzione di un animo spietato. In te non c'è nessuna pietà e non vieni in aiuto al mio amore! Un giorno, quando siamo fuggiti assieme felici dalla mia patria, con una dolce promessa, mi hai offerto gradite nozze. Ora futili venti disperdono la tua vana fedeltà. Perciò, mai le donne credano ad un uomo che giura! Mai i discorsi di un uomo saranno sinceri! Gli uomini infatti, non appena hanno appagato il piacere della mente avida, abbandonano le donne in solitudine e non si interessano delle bugie. Certamente ti ho strappato dal turbine della morte. Invece io mi indebolisco di giorno in giorno. In poco tempo sarò preda di bestie e uccelli".

:hi
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