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Manovre di Cesare e dei Galli
Ut repente, instructas velut in acie, certo gradu legiones nostras accedere viderunt, Galli, ut vel certaminis periculum vitarent vel consilium nostrum exspectarent, copias suas instruxerunt pro castris nec loco superiore decesserunt. Itaque Caesar contra hostium castra consedit iussitque vallis, fossis, turribus castra nostra quam celerrime muniri. Cum autem ipse animadverteret illos complures dies castris loci natura munitis se tenere, neque oppugnari castra eorum sine dimicatione perniciosa nec locum munitionibus claudi nisi a maiore exercitu posse, litteras ad Trebonium legatum misit ut ad se cum suis legionibus magnis itineribus veniret; ipse equites misit ut pabulatores defenderent ac subitas incursiones hostium sustinerent.
( riduzione da Irzio )
Grazie.
Ut repente, instructas velut in acie, certo gradu legiones nostras accedere viderunt, Galli, ut vel certaminis periculum vitarent vel consilium nostrum exspectarent, copias suas instruxerunt pro castris nec loco superiore decesserunt. Itaque Caesar contra hostium castra consedit iussitque vallis, fossis, turribus castra nostra quam celerrime muniri. Cum autem ipse animadverteret illos complures dies castris loci natura munitis se tenere, neque oppugnari castra eorum sine dimicatione perniciosa nec locum munitionibus claudi nisi a maiore exercitu posse, litteras ad Trebonium legatum misit ut ad se cum suis legionibus magnis itineribus veniret; ipse equites misit ut pabulatores defenderent ac subitas incursiones hostium sustinerent.
( riduzione da Irzio )
Grazie.
Miglior risposta
Manovre di Cesare e dei Galli
Quando all'improvviso videro le nostre legioni, schierate a battaglia, avanzare con passo deciso, i Galli, o per evitare il pericolo dello scontro o per aspettare la nostra mossa, schierarono le loro truppe davanti all'accampamento e non si allontanarono dall'altura.
Pertanto Cesare si accampò davanti all'accampamento dei nemici e ordinò che il nostro accampamento venisse fortificato con valli, fossati e torri. Inoltre egli, constatando che quelli si trattenevano da parecchi giorni nell'accampamento, difeso dalla conformazione del luogo, e che il loro accampamento non poteva essere espugnato senza un combattimento rovinoso e che il luogo non poteva essere circondato per le fortificazioni se non da un esercito più grande, mandò una lettera al luogotenente Trebonio affinché giungesse a marce forzate con le sue legioni; egli stesso mandò i cavalieri affinché proteggessero i foraggieri e sostenessero le improvvise incursioni dei nemici.
Quando all'improvviso videro le nostre legioni, schierate a battaglia, avanzare con passo deciso, i Galli, o per evitare il pericolo dello scontro o per aspettare la nostra mossa, schierarono le loro truppe davanti all'accampamento e non si allontanarono dall'altura.
Pertanto Cesare si accampò davanti all'accampamento dei nemici e ordinò che il nostro accampamento venisse fortificato con valli, fossati e torri. Inoltre egli, constatando che quelli si trattenevano da parecchi giorni nell'accampamento, difeso dalla conformazione del luogo, e che il loro accampamento non poteva essere espugnato senza un combattimento rovinoso e che il luogo non poteva essere circondato per le fortificazioni se non da un esercito più grande, mandò una lettera al luogotenente Trebonio affinché giungesse a marce forzate con le sue legioni; egli stesso mandò i cavalieri affinché proteggessero i foraggieri e sostenessero le improvvise incursioni dei nemici.
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