Urgentissimo: Per oggi!!!

Toxic Barbie
Allora è una versione mi serve fino ad ornati è di cicerone e si intitola i tre generi dell'eloquenza..ed inizia con


Tria sunt omnino genera dicendi, quibus in sigulis quidam floruerunt, peraeque autem, id quod volumus, perpauci in omnibus.Nam et grandiloqui...

serve urgente per oggi, per piacere! grazie 1000

Risposte
adry105
In totale [omnino], s'annoverano tre tipologie di stile oratorio, in ciascuno dei quali taluni (oratori) eccelsero, mentre invece davvero in pochi [perpauci] (riuscirono ad eccellere) in tutti (e tre), secondo quello che sarebbe il mio auspicio [id quod volumus; pl. maest]. E, infatti, (alcuni oratori) furono "magniloquenti" [1] - per così dire - ricorrendo ad un'argomentazione profonda ed articolata [cum ampla et sententiarum gravitate] ed ad un linguaggio elevato [(cum) sententiarum gravitate], (riuscendo cos?) pieni di vigore [vehementes], di "trovate" [varii], facondi [copiosi] e solenni [graves], (ovvero) muniti (di tutti i mezzi) [instructi et parati] (adatti) a eccitare e convincere l'uditorio [lett. gli animi].
Il loro opposto è costituito da (oratori) dallo stile tenue [2], acuti, che (durante la loro esposizione) non tralasciavano alcun particolare [docentes omnia], rendendo tutti (gli argomenti certamente) più accessibili [dilucidiora] (alla comprensione), sacrificandone (tuttavia) l'elevatezza [non ampliora], ricorrendo ad un linguaggio sottile, compassato [pressa] e circostanziato [limitata].
Tra queste due (tipologie di oratore) ve n'è infine un altro, una sorta di via di mezzo [medius et quasi temperatus], che non ricorre [utens nec?] nè alla sottigliezza degli ultimi (sopra descritti) [2] nè alla esuberanza dei primi [1]: (egli) "oscilla" tra entrambi [vicinus amborum], non eccelle in nessuno delle due (qualit estreme) [sottigliezza ed esuberanza, appunto], ma partecipa e dell'una e dell'altra o piuttosto - a onor del vero [si verum (suppongo) "quaerimus"] - privo e dell'una e dell'altra: costui, nel parlare, scorre - come si dice - "monocorde" [uno tenore], non apportando [suppongo "adferens"] alcunchè, ad eccezione di tenore oratorio [facultatem] (sempre) uniforme [leghiamo l'endiadi]: egli (infatti) varia [distinguit] la propria esposizione (ricorrendo soltanto) a minimi ornamenti di linguaggio ed argomentazione.

Toxic Barbie
ah ecco xk dopo che mi ha postato quella anche in inglese capivo ancora meno ed ho lasciato stare XD nex1 la riesce a trovare pliz?

paraskeuazo
Mhm in effetti, anche perchè poi quella versione anke se nn era giusta poteva tornare utile in futuro...

pukketta
ragazzi ma nn cancellate i post ke scirvete alteimtni nn si capisce un tubo!!!;)

Mario
Ho fatto un copia-incolla sbagliato.

IPPLALA
Uffa! :dontgetit:lol:lol:lol:lol:lol

paraskeuazo
Mario ma la traduzione in inglese (e qndi la relativa in italiano dall'inglese) nn ha niente a che vedere con il testo originale latino, nn corrisponde per nulla, forse nn è manco lo stesso testo, parla di Cesare, di Catilina di Silano, quello in latino è un tipico discorso pseudo filosofico di Cicerone :mumble

Toxic Barbie
oddio ... nn lo riesco a trovare io bho.. sarò stupid XD

mi puoi dare un'altra mano please?:D scusa se rompo

Toxic Barbie
non è questa..il testo è

Tria sunt omnino genera dicendi, quibus in singulis quidam floruerunt, peraeque autem, id quod volumus, perpauci in omnibus. Nam et grandiloqui, ut ita dicam, fuerunt cum ampla et sententiarum gravitate et maiestate verborum, vehementes varii, copiosi graves, ad permovendos et convertendos animos instructi et parati--quod ipsum alii aspera tristi horrida oratione neque perfecta atque conclusa consequebantur, alii levi et structa et terminata--, et contra tenues acuti, omnia docentes et dilucidiora, non ampliora facientes, subtili quadam et pressa oratione limati; in eodemque genere alii callidi, sed impoliti et consulto rudium similes et imperitorum, alii in eadem ieiunitate concinniores, id est faceti, florentes etiam et leviter ornati.

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