Urgente latino (81890)

clarissa1997
Cum olim lupus in prato agnum vidisset, qui a grege aberat et sine pastoris tutela manserat, statim appropinquavit ut illum voraret.Agnus lupi dentes effugere non poterat, sed remedium aliquod a sua calliditate petivit;haec igitur verba lupo dixit: < Tu certe validior me es et ego mortem vitare non potero: tamen, ne quod solacium morti meae desit, te rogo, lupe, ut tibia et aliquo cantu mihi prosis; ego saltabo paululum et laetiore animo sic a vita abero>.

Risposte
clarissa1997
grazie mille

ShattereDreams
Un giorno avendo un lupo visto in un prato un agnello, che era lontano dal gregge ed era rimasto senza la protezione del pastore, subito si avvicinò per divorarlo. L'agnello non poteva fuggire i denti del lupo, ma cercò un qualche rimedio dalla sua astuzia; dunque disse queste parole al lupo: «Tu sei senza dubbio più forte di me e io non potrò evitare la morte: tuttavia, perché non ci sia un qualche sollievo alla mia morte, ti prego, o lupo, di dilettarmi con il flauto e qualche canto; io danzerò un po' e così morirò con l'animo più lieto»

Aggiunto 37 secondi più tardi:

Un giorno avendo un lupo visto in un prato un agnello, che era lontano dal gregge ed era rimasto senza la protezione del pastore, subito si avvicinò per divorarlo. L'agnello non poteva fuggire i denti del lupo, ma cercò un qualche rimedio dalla sua astuzia; dunque disse queste parole al lupo: «Tu sei senza dubbio più forte di me e io non potrò evitare la morte: tuttavia, perché non ci sia un qualche sollievo alla mia morte, ti prego, o lupo, di dilettarmi con il flauto e qualche canto; io danzerò un po' e così morirò con l'animo più lieto»

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