Urgente (77270)
traduzione da latino a italiano: Dionysius,Syracusanorum tyrannus,summa fuit temperantia in vita,acer et industrius in negotiis;at maleficus ingenio erat iniustus et suspicionis in omnes plenus. Abundabat aequalium familiaritate et proprinquorum consuetudine;sed quia nec propinquorum nec aequalium amicitiae satis credebat,servis rudibus et feris barbaris custodiam corporis sui commiserat.Barbam eius et capillos filiae tondebant et radebant ;nam Dionysius tonsoris ferrea instrumenta vitabat, domestici hominis ancipitem artem valde timens.Inter fluentes divitias vivebat omnesque eum felicem putabant;miser contra erat et incredibilis terroris plenus.Nam,propter atrocem in omnes crudelitatem,odium civium in se concitaverat.
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Ecco qui la traduzione.
Dionisio, tiranno dei Siracusani, fu di estrema temperanza (moderazione, sobrietà) in vita, valente ed industrioso nelle occupazioni (nelle attività); ma, malvagio nel carattere, era ingiusto e pieno di diffidenza verso tutti. Abbondava (era ricco di) della familiarità (amicizia) dei pari e della dimestichezza (familiarità) dei vicini (o congiunti). Ma poiché non si fidava abbastanza dell’amicizia né dei vicini né dei pari, aveva affidato la custodia (la difesa) del proprio corpo a rozzi servitori e barbari feroci.
Le figlie tagliavano e rasavano la sua barba e i suoi capelli; infatti Dionisio evitava gli strumenti da barbiere di ferro, temendo molto l’arte (mestiere o anche astuzia) ambigua del domestico. Viveva tra ridondanti ricchezze e tutti lo reputavano felice. Al contrario era infelice e pieno di incredibile paura. Infatti a causa dell’atroce crudeltà verso tutti, aveva provocato l’odio dei cittadini verso di sé.
Ciao!
Dionisio, tiranno dei Siracusani, fu di estrema temperanza (moderazione, sobrietà) in vita, valente ed industrioso nelle occupazioni (nelle attività); ma, malvagio nel carattere, era ingiusto e pieno di diffidenza verso tutti. Abbondava (era ricco di) della familiarità (amicizia) dei pari e della dimestichezza (familiarità) dei vicini (o congiunti). Ma poiché non si fidava abbastanza dell’amicizia né dei vicini né dei pari, aveva affidato la custodia (la difesa) del proprio corpo a rozzi servitori e barbari feroci.
Le figlie tagliavano e rasavano la sua barba e i suoi capelli; infatti Dionisio evitava gli strumenti da barbiere di ferro, temendo molto l’arte (mestiere o anche astuzia) ambigua del domestico. Viveva tra ridondanti ricchezze e tutti lo reputavano felice. Al contrario era infelice e pieno di incredibile paura. Infatti a causa dell’atroce crudeltà verso tutti, aveva provocato l’odio dei cittadini verso di sé.
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