Traduzione latino (264714)
La spada di Damocle VERSIONE Damocles, Dionysii adsentator, semper tyranni copias, opes, maiestatem imperii et vitam beatam laudabat et beatum tyrannum iudicabat; itaque, ob nimias laudes, Damocles a Dionysio ante mensam dapum lautarum, vasorum aureorum argenteorumque plenam, in triclinio magnifico, sed sub ense insidioso collocatus est. Statim Damocles principum vitae veridicam imaginem habuit: ut (come) ensis Damocli impendet, sic (= cosi) multa pericula tyrannis impendent. Nam tyran- ni numquam laeti sunt, sed machinationes semper cum anxietate timent. Tunc mensa, delicatae dapes et pulchra vasa non amplius magna cupiditate a Damocle aspecta sunt; ad (= per) felicitatem suam vitam pauperculam, sed liberam securamque solum desideravit.
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Damocle, adulatore di Dionisio, elogiava sempre gli eserciti, le ricchezze, la grandezza del regno e la vita felice del tiranno e lo giudicava felice; pertanto, a causa degli elogi eccessivi, Damocle fu posto da Dionisio davanti a una tavola piena di cibi prelibati, di vasi d'oro e d'argento, su un magnifico triclinio, ma sotto una spada minacciosa. Subito Damocle ebbe l'immagine autentica della vita dei principi: come la spada incombe su Damocle, così sui tiranni incombono molti pericoli. Infatti i tiranni non sono mai felici, ma temono sempre con ansia i complotti. Allora la tavola, i cibi squisiti e i bei vasi non furono più guardati con grande desiderio da Damocle; per la sua felicità desiderò soltanto una vita povera, ma libera e sicura.
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