Sono nuovo! aiuto con una versione

poddatron91
ciao a tutti!! sono Francesco e i sono appena iscritto.
per lunedi devo fare questa versione inizia"Diuturnitate externi mali tantum exarsit intestinum bellum, ut numquam in pari periculo fuerit Carthago" e finisce :"sed etiam fines imperii propagavit et tantum otium reddidit,ut nullum in africa bellum per multos annos fuerit."(da cornelio nepote)rigrazio anticipatamente kiunque riesca a trovare la soluzione entro lunedì! grazie!

Risposte
paraskeuazo
Chiudo

poddatron91
grazie mille!

freddytvb
Namque diuturnitate externi mali tantum exarsit intestinum bellum, ut numquam in pari periculo fuerit Carthago, nisi cum deleta est. 2 Primo mercennarii milites, qui adversus Romanos fuerant, desciverunt; quorum numerus erat XX milium. Hi totam abalienarunt Africam, ipsam Carthaginem oppugnarunt. 3 Quibus malis adeo sunt Poeni perterriti, ut etiam auxilia ab Romanis petierint eaque impetrarint. Sed extremo, cum prope iam ad desperationem pervenissent, Hamilcarem imperatorem fecerunt. 4 Is non solum hostis a muris Carthaginis removit, cum amplius C milia facta essent armatorum, sed etiam eo compulit, ut locorum angustiis clausi plures fame quam ferro interirent. Omnia oppida abalienata, in his Uticam atque Hipponem, valentissima totius Africae, restituit patriae. 5 Neque eo fuit contentus, sed etiam finis imperii propagavit, tota Africa tantum otium reddidit, ut nullum in ea bellum videretur multis annis fuisse.
Infatti a causa della durata della guerra esterna, scoppiò una guerra civile tanto grande che Cartagine mai si trovò ad essere in pericolo simile, se non quando fu distrutta. 2 Prima di tutto, si ribellarono i soldati mercenari, di cui si erano serviti contro i Romani ed il loro numero ammontava a ventimila. Questi chiamarono alla ribellione tutta l'Africa e dettero l'assalto alla stessa Cartagine. 3 I Cartaginesi furono talmente atterriti da questi rovesci, che chiesero addirittura rinforzi ai Romani e li ottennero. Ma da ultimo, quando erano quasi ormai giunti alla disperazione, fecero Amilcare comandante supremo. 4 Questi non solo respinse i nemici dalle mura di Cartagine, sebbene i soldati fossero saliti a più di centomila, ma addirittura li ridusse al punto che, chiusi in luoghi molto angusti, morirono più per fame che per spada. Riconquistò alla patria tutte le città ribelli, tra queste Utica ed Ippona, le più potenti di tutta l'Africa. 5 E non si fermò qui, ma ampliò addirittura i confini dell'impero; in tutta l'Africa ristabilì tanta pace che sembrava che in essa non ci fosse stata alcuna guerra da tanti anni.

Infatti per la durata del male estero così tanto arse la guerra intestina che mai Cartagine era stata in pari pericolo, se non quando fu distrutta. Anzitutto i soldati mercenari, che erano stati contro i Romani, si ribellarono; ed il loro numero era di venti migliaia. Questi sollevarono tutta l’Africa, assediarono la stessa Cartagine. Da tali mali i Punici furono così atterriti, che chiesero aiuti anche ai Romani e li ottennero. Ma alla fine, essendo quasi giunti alla disperazione, elessero comandante Amilcare. Egli non solo allontanò i nemici dalle mura di Cartagine, essendo diventate le migliaia di armati più di cento migliaia, ma anche a tanto li costrinse, che parecchi chiusi nelle strettoie dei luoghi perivano più per fame che per ferro. Restituì alla patria tutte le città ribellatesi, tra queste Utica e Ippona, le più forti di tutta l’Africa.
Ma non fu contento di ciò, ma allargò anche i confini dell’impero, per tutta l’Africa portò così tanta pace, che sembrava non ci fosse stata nessuna guerra un essa da molti anni.

Ecco due traduzioni, anke se la versione non è proprio uguale...

Questa discussione è stata chiusa