Scipione emiliano!!!! aiuto e per domani!!!
publius scipio aemilianus pauli macedonici filius, a scipione africano adoptatus, in macedonia cum fratre bellans, victum persen tam pertinaciter persecutus est ut media nocte in castra redierit. Luculli in Hispania legatus, apud Intercatiam oppidum provocatorem singulari proelio vicit Tribunus in Africa sub Tito Manilio imperatore octo cohortes, obsidione vallatas, consilio et virtute servavit,a quibus corona obsidionali donatus.Cum aedilitatem peteret, consul ante annos factus, Cartaginem intra sex menses delevit. Numantiam, postquam militum disciplina correxit, in Hispania fame cepit; ex qua victoria Numantinus appellatus est. semper tam parce vixit ut ,ad reges Orientis legatus missus, duos tantum servos secum duxerit. De Tiberii Gracchi nece interrogatus qui ab optimatibus in tumultu necatus erat,populo obstrepenti respondit eum iure necatum esse, quia rem publicam subvertere vellet.
Risposte
Publio Scipione l'Emiliano, figlio di Paolo il Macedonico, adottato da Scipione l'Africano, combattendo in Macedonia col fratello, inseguì lo sconfitto Perse con tanto accanimento che rientrò all'accampamento a notte fonda. Legato di Lucullo in spagna, presso la città di Intercatia, vinse uno sfidante a singolare tenzone (cioè in un duello). Tribuno in Africa sotto il comandante Tito Manilio grazie alla (sua) decisione e al (suo) valore salvò otto coorti, chiuse da assedio (cioè assediate), dalle quali (fu) incoronato (inghirlandato, la ghirlanda era un tributo al valor militare), di lì a sei mesi distrusse Cartagine. In Spagna prese per fame Numanzia, dopo che ebbe ristabilito la disciplina dei soldati; dalla quale vittoria fu soprannominato Numanziano. Visse sempre così modestamente che, mandato come legato dai re d'Oriente, portò con sè soltanto due servi. Interrogato sulla morte di Tiberio Gracco, che era stato ucciso in un tumulto dagli aristocratici (dai conservatori; "potimatibus" non esiste, dev'essere "optimatibus"), rispose al popolo che rumoreggiava che quello (cioè Tiberio Gracco) era stato ucciso a buon diritto, perchè voleva sovvertire lo stato
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