Proposizione consecutiva! :S
quando la proposizione consecutiva si dice propia e impropia?
mi fate anche degli esempi con delle frasi dal latino all'italiano o vieversa?
GRAZIE IN ANTICIPO! :kiss
mi fate anche degli esempi con delle frasi dal latino all'italiano o vieversa?
GRAZIE IN ANTICIPO! :kiss
Risposte
aaaaaaaaaaaaaaaaaaa ok
Non avevo capito che tu intendevi l'uso dell'indicativo o del congiuntivo nella TRADUZIONE e non in latino, perchè la consecutiva in latino usa SEMPRE il congiuntivo (mi scuso perchè nell'esempio nel primo post ho sbagliato la prima frase, anche la relativa impropria consecutiva vuole SEMPRE il congiuntivo) e in italiano si traduce con l'indicativo al tempo corrispondente al tempo latino, in forma esplicita ( sei tanto buono che paghi sempre il caffè), oppure con da + infinito nella forma implicita ( sei tanto buono da pagare sempre il caffè).
In alcuni casi si usa il congiuntivo per tradurre la consecutiva, cioè nel caso in cui si debba esprimere intenzionalità o se la conseguenza è probabile, cioè non posta come certa (si può usare anche il condizionale), o in presenza di una causa negata.
es.
filium tuum trade magistro tali ut nihil pravum ab eo discere possit = affida tuo figlio ad un maestro tale che da lui non possa apprendere nulla di malvagio.
In realtà la definizione propria e impropria si riferisce alla proposizione relativa e non alla consecutiva, perciò non è molto chiaro cosa vuole spiegarti la tua prof. Sicuramente la traduzione della consecutiva in italiano con il congiuntivo è ridotta ad alcuni casi rispetto alla traduzione con l'indicativo, che è la prassi normale.
Non avevo capito che tu intendevi l'uso dell'indicativo o del congiuntivo nella TRADUZIONE e non in latino, perchè la consecutiva in latino usa SEMPRE il congiuntivo (mi scuso perchè nell'esempio nel primo post ho sbagliato la prima frase, anche la relativa impropria consecutiva vuole SEMPRE il congiuntivo) e in italiano si traduce con l'indicativo al tempo corrispondente al tempo latino, in forma esplicita ( sei tanto buono che paghi sempre il caffè), oppure con da + infinito nella forma implicita ( sei tanto buono da pagare sempre il caffè).
In alcuni casi si usa il congiuntivo per tradurre la consecutiva, cioè nel caso in cui si debba esprimere intenzionalità o se la conseguenza è probabile, cioè non posta come certa (si può usare anche il condizionale), o in presenza di una causa negata.
es.
filium tuum trade magistro tali ut nihil pravum ab eo discere possit = affida tuo figlio ad un maestro tale che da lui non possa apprendere nulla di malvagio.
In realtà la definizione propria e impropria si riferisce alla proposizione relativa e non alla consecutiva, perciò non è molto chiaro cosa vuole spiegarti la tua prof. Sicuramente la traduzione della consecutiva in italiano con il congiuntivo è ridotta ad alcuni casi rispetto alla traduzione con l'indicativo, che è la prassi normale.
Questo lo so,ma la mia prof diceva che una si traduceva con l'indicatoivo (quella propia se nn erro) e una con il congiuntivo (impropia penso). :mumble
La proposizione consecutiva impropria è quella espressa da una relativa, detta, appunto, relativa impropria di tipo consecutivo:
tam proba erat ancilla, quae rosam dominae donavit
era tanto buona l'ancella, che donò una rosa alla signora / tanto buona l'ancella, da donare una rosa alla signora
Mentre la consecutiva esplicita si esprime con UT o UT non e il congiuntivo presente o imperfetto o perfetto (a seconda del tempo della reggente) e antcipata nella reggente da preposizioni o avverbi o pronomi con funzione correlativa, come TAM, ADEO, TANTUS ecc ecc.
Tam proba erat ancilla ut rosam dominae donaret.
Era tanto buona l'ancella che donò una rosa alla signora.
tam proba erat ancilla, quae rosam dominae donavit
era tanto buona l'ancella, che donò una rosa alla signora / tanto buona l'ancella, da donare una rosa alla signora
Mentre la consecutiva esplicita si esprime con UT o UT non e il congiuntivo presente o imperfetto o perfetto (a seconda del tempo della reggente) e antcipata nella reggente da preposizioni o avverbi o pronomi con funzione correlativa, come TAM, ADEO, TANTUS ecc ecc.
Tam proba erat ancilla ut rosam dominae donaret.
Era tanto buona l'ancella che donò una rosa alla signora.