Pleaseeeee
mi servirebbero queste due versioni.. :thx
BATTGLIA TRA GALLI E ROMANI: Caesar proelium commisit. Milites e loco superiore pila mittebant et facile hostium phalangem perfregerunt. Deinde gladios destrinxerunt et in hostes impetum fecerunt. Galli scutos emittebant et nudo corpore pugnabant. Tandem vulneribus defessi pedem referre coeperunt. Tum Boii et Thuringi, qui agmen hostium claudebant, nostros corcumvenerunt et id conspicati Helvetii qui in montem sese receperant rursus instare et proelium redintegrare coeperunt. Ita ancipiti proelio diu atque acriter pugnaverunt.
CESARE E GLI ELVEZI: Helvetii omnium rerum inopia legatos de deditione ad Caesarem miserunt. Legati Caesarem in itinere convenerunt, seque ad pedes procubuerunt pacemque petiverunt. Caesar obsides, arma, servos poposcit. Dum Helvetii ea conquirunt homines pagi qui Verbigenus appellatur sive timore sive spe salutis prima nocte e castris Helvetiorum ad Rhenum finesque Germanorum contenderunt.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE :thx
BATTGLIA TRA GALLI E ROMANI: Caesar proelium commisit. Milites e loco superiore pila mittebant et facile hostium phalangem perfregerunt. Deinde gladios destrinxerunt et in hostes impetum fecerunt. Galli scutos emittebant et nudo corpore pugnabant. Tandem vulneribus defessi pedem referre coeperunt. Tum Boii et Thuringi, qui agmen hostium claudebant, nostros corcumvenerunt et id conspicati Helvetii qui in montem sese receperant rursus instare et proelium redintegrare coeperunt. Ita ancipiti proelio diu atque acriter pugnaverunt.
CESARE E GLI ELVEZI: Helvetii omnium rerum inopia legatos de deditione ad Caesarem miserunt. Legati Caesarem in itinere convenerunt, seque ad pedes procubuerunt pacemque petiverunt. Caesar obsides, arma, servos poposcit. Dum Helvetii ea conquirunt homines pagi qui Verbigenus appellatur sive timore sive spe salutis prima nocte e castris Helvetiorum ad Rhenum finesque Germanorum contenderunt.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE :thx
Risposte
E' TUTTA:
CESARE E GLI ELVEZI
Agli Elvezi mancava tutto il necessario per proseguire la guerra, perciò inviarono degli ambasciatori a offrire la resa. Cesare era ancora in marcia quando gli si fecero incontro; si gettarono ai suoi piedi e gli chiesero pace, piangendo e supplicando. Cesare ordinò agli Elvezi di aspettarlo dove adesso si trovavano, ed essi obbedirono. Appena giunto, chiese la consegna degli ostaggi, delle armi e degli schiavi fuggiti. Mentre gli Elvezi stavano ancora provvedendo alla ricerca e alla raccolta, scese la notte, nelle prime ore della quale circa seimila uomini della tribù dei Verbigeni lasciarono l'accampamento degli Elvezi e si diressero verso il Reno e i territori dei Germani: forse temevano di essere uccisi, una volta consegnate le armi, oppure speravano di salvarsi, pensando che in mezzo a tanta gente che si era arresa la loro fuga potesse rimanere nascosta o passare del tutto inosservata.
CESARE E GLI ELVEZI
Agli Elvezi mancava tutto il necessario per proseguire la guerra, perciò inviarono degli ambasciatori a offrire la resa. Cesare era ancora in marcia quando gli si fecero incontro; si gettarono ai suoi piedi e gli chiesero pace, piangendo e supplicando. Cesare ordinò agli Elvezi di aspettarlo dove adesso si trovavano, ed essi obbedirono. Appena giunto, chiese la consegna degli ostaggi, delle armi e degli schiavi fuggiti. Mentre gli Elvezi stavano ancora provvedendo alla ricerca e alla raccolta, scese la notte, nelle prime ore della quale circa seimila uomini della tribù dei Verbigeni lasciarono l'accampamento degli Elvezi e si diressero verso il Reno e i territori dei Germani: forse temevano di essere uccisi, una volta consegnate le armi, oppure speravano di salvarsi, pensando che in mezzo a tanta gente che si era arresa la loro fuga potesse rimanere nascosta o passare del tutto inosservata.