PER FAVORE è UNA VERSIONE, ALMENO RISPONDETEMI...
Aiutatemi per favore, è solo una versione che nn riesco proprio a tradurre...se qualcuno mi potesse aiutare ne sarei estremamente grato:
maiores nostri nullam, ne privatam quidem rem agere feminas sine tutore auctore voluerunt, in manu esse parentium, fratrum, virorum: nos, si diis placet, iam etiam rem publicam capessere eas patimur et foro prope et contionibus et comitiis immisceri. Quid enim nunc aliud per vias et compita faciunt quam rogationem tribunorum plebi suadent, quam legem abrogandam censent? Date frenos impotenti naturae et indomito animali et sperate ipsas modum licentiae facturas: nisi vos facietis, minimum hoc eorum est quae iniquo animo feminae sibi aut legibus iniuncta patiuntur. Omnium rerum libertatem, immo licentiam, si vere dicere volumus, desiderant. Quid enim, si hoc expugnaverint, non temptabunt?
Grazie
maiores nostri nullam, ne privatam quidem rem agere feminas sine tutore auctore voluerunt, in manu esse parentium, fratrum, virorum: nos, si diis placet, iam etiam rem publicam capessere eas patimur et foro prope et contionibus et comitiis immisceri. Quid enim nunc aliud per vias et compita faciunt quam rogationem tribunorum plebi suadent, quam legem abrogandam censent? Date frenos impotenti naturae et indomito animali et sperate ipsas modum licentiae facturas: nisi vos facietis, minimum hoc eorum est quae iniquo animo feminae sibi aut legibus iniuncta patiuntur. Omnium rerum libertatem, immo licentiam, si vere dicere volumus, desiderant. Quid enim, si hoc expugnaverint, non temptabunt?
Grazie
Risposte
Prego ;) ciao ciao buona serata. Chiudo
grazie mille a tutti quanti voi..:move...vi ringrazio di cuore:hi:hi
si scusa è ke quando ho aperto non c'era nessuna risposta, appena aggiunta la risp ho visto ke già avevi fatto tu :hi
E' sempre la stessa...
trovata :satisfied
xò il pezzo in rosso ha due parole in più, vedi tu come scrivere.
maiores nostri nullam, ne privatam quidem rem agere feminas sine tutore auctore voluerunt, in manu esse parentium, fratrum, virorum: nos, si diis placet, iam etiam rem publicam capessere eas patimur et foro prope et contionibus et comitiis immisceri. quid enim nunc aliud per vias et compita faciunt quam rogationem tribunorum plebi suadent, quam legem abrogandam censent? date frenos impotenti naturae et indomito animali et sperate ipsas modum licentiae facturas: nisi vos facietis, minimum hoc eorum est quae iniquo animo feminae sibi aut moribus aut legibus iniuncta patiuntur. omnium rerum libertatem, immo licentiam, si vere dicere volumus, desiderant. quid enim, si hoc expugnaverint, non temptabunt?
I nostri antichi hanno voluto che le donne non potessero compiere nessun atto legale, neppure di carattere privato, senza l'autorizzazione di un tutore; e perciò fossero soggette ai genitori, ai fratelli, ai mariti; noi, se così vogliono gli dei, le lasciamo allungare le mani sullo Stato, porsi fianco a fianco con noi, quasi, nel Foro, nei comizi, nelle adunanze. Non è quello che esse stanno facendo nelle strade e nei comizi, quando fanno pressione sulla plebe a favore della proposta dei tribuni, e dichiarano apertamente che la legge deve essere abrogata? Togliete il freno a una natura ribelle, a un animale indomato: e poi sperate che esse da se stesse pongano un limite alla licenza, se non lo farete voi. Questo non è che un piccolissimo saggio di tutto quello che, imposto dall'uso o dalle leggi, le donne sopportano con la rabbia nel cuore. Libertà esse bramano, anzi, se vogliamo dire le cose come sono, tutte le libertà. Se la spunteranno in questa competizione, che cosa non tenteranno poi?
ciao :hi
xò il pezzo in rosso ha due parole in più, vedi tu come scrivere.
maiores nostri nullam, ne privatam quidem rem agere feminas sine tutore auctore voluerunt, in manu esse parentium, fratrum, virorum: nos, si diis placet, iam etiam rem publicam capessere eas patimur et foro prope et contionibus et comitiis immisceri. quid enim nunc aliud per vias et compita faciunt quam rogationem tribunorum plebi suadent, quam legem abrogandam censent? date frenos impotenti naturae et indomito animali et sperate ipsas modum licentiae facturas: nisi vos facietis, minimum hoc eorum est quae iniquo animo feminae sibi aut moribus aut legibus iniuncta patiuntur. omnium rerum libertatem, immo licentiam, si vere dicere volumus, desiderant. quid enim, si hoc expugnaverint, non temptabunt?
I nostri antichi hanno voluto che le donne non potessero compiere nessun atto legale, neppure di carattere privato, senza l'autorizzazione di un tutore; e perciò fossero soggette ai genitori, ai fratelli, ai mariti; noi, se così vogliono gli dei, le lasciamo allungare le mani sullo Stato, porsi fianco a fianco con noi, quasi, nel Foro, nei comizi, nelle adunanze. Non è quello che esse stanno facendo nelle strade e nei comizi, quando fanno pressione sulla plebe a favore della proposta dei tribuni, e dichiarano apertamente che la legge deve essere abrogata? Togliete il freno a una natura ribelle, a un animale indomato: e poi sperate che esse da se stesse pongano un limite alla licenza, se non lo farete voi. Questo non è che un piccolissimo saggio di tutto quello che, imposto dall'uso o dalle leggi, le donne sopportano con la rabbia nel cuore. Libertà esse bramano, anzi, se vogliamo dire le cose come sono, tutte le libertà. Se la spunteranno in questa competizione, che cosa non tenteranno poi?
ciao :hi
Eccola! trovata:
maiores nostri nullam, ne privatam quidem rem agere feminas sine tutore auctore voluerunt, in manu esse parentium, fratrum, virorum: nos, si diis placet, iam etiam rem publicam capessere eas patimur et foro prope et contionibus et comitiis immisceri. quid enim nunc aliud per vias et compita faciunt quam rogationem tribunorum plebi suadent, quam legem abrogandam censent? date frenos impotenti naturae et indomito animali et sperate ipsas modum licentiae facturas: nisi vos facietis, minimum hoc eorum est quae iniquo animo feminae sibi aut moribus aut legibus iniuncta patiuntur. omnium rerum libertatem, immo licentiam, si vere dicere volumus, desiderant. quid enim, si hoc expugnaverint, non temptabunt?
I nostri antenati hanno voluto che le donne non potessero compiere nessun atto legale, neppure di carattere privato, senza l'autorizzazione di un tutore; e perciò fossero soggette ai genitori, ai fratelli, ai mariti; noi, se così vogliono gli dei, le lasciamo allungare le mani sullo Stato, porsi fianco a fianco con noi, quasi, nel Foro, nei comizi, nelle adunanze. Non è quello che esse stanno facendo nelle strade e nei comizi, quando fanno pressione sulla plebe a favore della proposta dei tribuni, e dichiarano apertamente che la legge deve essere abrogata? Togliete il freno a una natura ribelle, a un animale indomato: e poi sperate che esse da se stesse pongano un limite alla licenza, se non lo farete voi. Questo non è che un piccolissimo saggio di tutto quello che, imposto dall'uso o dalle leggi, le donne sopportano con la rabbia nel cuore. Libertà esse bramano, anzi, se vogliamo dire le cose come sono, tutte le libertà. Se la spunteranno in questa competizione, che cosa non tenteranno poi?
maiores nostri nullam, ne privatam quidem rem agere feminas sine tutore auctore voluerunt, in manu esse parentium, fratrum, virorum: nos, si diis placet, iam etiam rem publicam capessere eas patimur et foro prope et contionibus et comitiis immisceri. quid enim nunc aliud per vias et compita faciunt quam rogationem tribunorum plebi suadent, quam legem abrogandam censent? date frenos impotenti naturae et indomito animali et sperate ipsas modum licentiae facturas: nisi vos facietis, minimum hoc eorum est quae iniquo animo feminae sibi aut moribus aut legibus iniuncta patiuntur. omnium rerum libertatem, immo licentiam, si vere dicere volumus, desiderant. quid enim, si hoc expugnaverint, non temptabunt?
I nostri antenati hanno voluto che le donne non potessero compiere nessun atto legale, neppure di carattere privato, senza l'autorizzazione di un tutore; e perciò fossero soggette ai genitori, ai fratelli, ai mariti; noi, se così vogliono gli dei, le lasciamo allungare le mani sullo Stato, porsi fianco a fianco con noi, quasi, nel Foro, nei comizi, nelle adunanze. Non è quello che esse stanno facendo nelle strade e nei comizi, quando fanno pressione sulla plebe a favore della proposta dei tribuni, e dichiarano apertamente che la legge deve essere abrogata? Togliete il freno a una natura ribelle, a un animale indomato: e poi sperate che esse da se stesse pongano un limite alla licenza, se non lo farete voi. Questo non è che un piccolissimo saggio di tutto quello che, imposto dall'uso o dalle leggi, le donne sopportano con la rabbia nel cuore. Libertà esse bramano, anzi, se vogliamo dire le cose come sono, tutte le libertà. Se la spunteranno in questa competizione, che cosa non tenteranno poi?
Questa discussione è stata chiusa