Orazio Coclite
Pons Sublicius iter hostibus facile daturus erat cum unus vir urbem in extremo periculo adiuvit atque servavit: hoc validissimum munimentum illo die Fortuna dedit Romae. Horatius Cocles, cum esset in statione pontis et repentino hostium impetu (dall’assalto) Ianiculum captum vidisset, fugientes increpuit monuitque ut pontem ferro, igni interrumperent, dum ipse impetum hostium exciperet, Stetit igitur miles audacissimus in primo aditu pontis atque ipso miraculo audacie hostes perterruit; multitudini hostium suo corpore obstitit impetumque sustinuit, donec pons sectus labavit. Tunc: , et, cum armatus in Tiberim se praecipitem dedisset, ad suos tranavit incolumis.
Risposte
Bravo Silmagister!
Chiudo :hi
Chiudo :hi
grazie mille
ciao silmagister
ciao silmagister
Pons Sublicius iter hostibus facile daturus erat cum unus vir urbem in extremo periculo adiuvit atque servavit: hoc validissimum munimentum illo die Fortuna dedit Romae. Horatius Cocles, cum esset in statione pontis et repentino hostium impetu (dall’assalto) Ianiculum captum vidisset, fugientes increpuit monuitque ut pontem ferro, igni interrumperent, dum ipse impetum hostium exciperet, Stetit igitur miles audacissimus in primo aditu pontis atque ipso miraculo audacie hostes perterruit; multitudini hostium suo corpore obstitit impetumque sustinuit, donec pons sectus labavit. Tunc: , et, cum armatus in Tiberim se praecipitem dedisset, ad suos tranavit incolumis.
Il ponte Sublicio stava per concedere facilmente il passaggio ai nemici, quando un unico uomo
aiutò e salvò la città in estremo pericolo; quel giorno la Fortuna diede a Roma questa fortissima protezione. Orazio Coclite, trovandosi nell'avamposto del ponte e avendo visto che il Gianicolo era stato preso dall'assalto improvviso dei nemici, sgridò quelli che fuggivano e li avvisò di distruggere il ponte col ferro e col fuoco, finchè lui in persona sosteneva l'assalto dei nemici. Il soldato coraggiosissimo stette fermo dunque al primo accesso del ponte e con il prodigio stesso della sua audacia spaventò i nemici ; si oppose alla massa dei nemici col suo corpo e ne sostenne l'impeto, finchè il ponte, spezzato, non crollò. Allora disse : « o padre Tiberino, accogli con propizio fiume queste armi e questo soldato », e, dopo essersi buttato armato a capofitto nel Tevere, nuotò verso i suoi incolume.
ciao davidominus :hi
Il ponte Sublicio stava per concedere facilmente il passaggio ai nemici, quando un unico uomo
aiutò e salvò la città in estremo pericolo; quel giorno la Fortuna diede a Roma questa fortissima protezione. Orazio Coclite, trovandosi nell'avamposto del ponte e avendo visto che il Gianicolo era stato preso dall'assalto improvviso dei nemici, sgridò quelli che fuggivano e li avvisò di distruggere il ponte col ferro e col fuoco, finchè lui in persona sosteneva l'assalto dei nemici. Il soldato coraggiosissimo stette fermo dunque al primo accesso del ponte e con il prodigio stesso della sua audacia spaventò i nemici ; si oppose alla massa dei nemici col suo corpo e ne sostenne l'impeto, finchè il ponte, spezzato, non crollò. Allora disse : « o padre Tiberino, accogli con propizio fiume queste armi e questo soldato », e, dopo essersi buttato armato a capofitto nel Tevere, nuotò verso i suoi incolume.
ciao davidominus :hi
Questa discussione è stata chiusa