Mi potete tradurre qst x favore..?? e importante...:)

pUnK_pRiNcIPeSs94
romani bacchum vini deum celebrant; medici in tutela Aesculapi, medicinae dei, erant. In romanorum nummis saepe titulum "Mercurio" est: Mercurius enim mercaturae et negotiorum petronus erat. Agricolae Silvano, silvarum et agrorum deo, silvas consecrabant; Silvani simulacra pini sacrae ramis coronabant. Autumno agricolae in sacris silvis aras ponebant, hostias immolabant et deum rogabant. Tandem probi agricolae, certi deorum benevolentiae , ad vicos revertebant.

grz in ant ..kiss..

Risposte
silmagister
romani bacchum vini deum ( predicativo dell'oggetto ) celebrant; medici in tutela Aesculapi, medicinae dei, erant. In romanorum nummis saepe titulum "Mercurio" est: Mercurius enim mercaturae et negotiorum petronus erat. Agricolae Silvano, silvarum et agrorum deo, silvas consecrabant; Silvani simulacra pini sacrae ramis coronabant. Autumno ( compl. di tempo )agricolae in sacris silvis aras ponebant, hostias immolabant et deum rogabant. Tandem probi agricolae, certi deorum benevolentiae , ad vicos revertebant.

i Romani celebrano Bacco come dio del vino; i medici erano sotto la protezione di Esculapio, dio della medicina. Nelle monete dei Romani c'è spesso la scritta « a Mercurio » : Mercurio infatti era il protettore del commercio e degli affari. I contadini consacravano i boschi a Silvano, dio dei boschi e dei campi ; incoronavano le statue di Silvano con rami di un pino sacro. In autunno i contadini ponevano altari nei boschi sacri, immolavano vittime e facevano richieste al dio. Infine i bravi contadini, sicuri della benevolenza del dio, ritornavano ai villaggi.

ciao pUnK_pRiNcIPeSs94 :hi

Scoppio
I romani venerano Bacco come dio del vino; in tutela dei medici c'è Esculapio, dio della medicina. Spesso nelle monete dei romani c'era un'iscrizione a Mercurio: infatti Mercurio era patrono dei commerci e della merce. Gli agricoltori consacravano a Silvano, dio dei campi e dei boschi, le selve; i Silvani ornavano i rami dei pini sacri con immagini. In autunno gli agricoltori mettevano degli altari nei boschi sacri, sacrificavano delle vittime e si propiziavano il dio. Infine gli agricoltori onesti, certi della benevolenza degli dei, ritornavano ai villaggi.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.