Mi fareste l'analisi logica del latino con annessa traduzione di ogni parola di questo testo, Grazie.
Inops, potentem dum vult imitari, perit.
In prato quondam rana conspexit bovem
Et tacta invidia tantae magnitudinis
Rugosam inflavit pellem: tum natos suos
Interrogavit, an bove esset latior.
Illi negarunt. Rursus intendit cutem
Maiore nisu et simili quaesivit modo,
Quis maior esset. Illi dixerunt bovem.
Novissime indignata dum vult validius
Inflare sese, rupto iacuit corpore
In prato quondam rana conspexit bovem
Et tacta invidia tantae magnitudinis
Rugosam inflavit pellem: tum natos suos
Interrogavit, an bove esset latior.
Illi negarunt. Rursus intendit cutem
Maiore nisu et simili quaesivit modo,
Quis maior esset. Illi dixerunt bovem.
Novissime indignata dum vult validius
Inflare sese, rupto iacuit corpore
Risposte
scusa per la fretta,ma mi servirebbe entro le 11.
Figurati, ora la sto correggendo. Ti faccio sapere tra un po
scusa, ecco la versione tradotta, grazie mille
Il debole, quando vuole imitare il potente, perisce. Una volta una rana vide in un prato un bue e
colpita dall'invidia per una tale grandezza gonfiò la pelle rugosa: poi chiese ai suoi piccoli, se fosse
più grande del bue. Quelli negarono. Nuovamente tese la pelle con uno sforzo maggiore e in modo
simile chiese, chi fosse il più grosso. Quelli dissero il bue. Infine indignata mentre vuole gonfiarsi
di più, giacque con il corpo scoppiato.
Il debole, quando vuole imitare il potente, perisce. Una volta una rana vide in un prato un bue e
colpita dall'invidia per una tale grandezza gonfiò la pelle rugosa: poi chiese ai suoi piccoli, se fosse
più grande del bue. Quelli negarono. Nuovamente tese la pelle con uno sforzo maggiore e in modo
simile chiese, chi fosse il più grosso. Quelli dissero il bue. Infine indignata mentre vuole gonfiarsi
di più, giacque con il corpo scoppiato.
Prima devi postare una tua traduzione e noi la correggiamo