Mi aiutate xfavore!!!kiss vvtttb
Equus,superbum et gloriosum animal,sitim sedare solebat apud parvum rivum,sed olim,dum in aqua bibit,immundum et ferum aprum vidit,qui(il quale nom)rivi aquam turbabat.Tum equus aprum obiurgavit et aspera lis exarsit.Aper,tamen,aquam turbare non desinebat:ideo equus iratus hominis auxilium petivit.Homo intervenire statuit:equus igitur dominum in dorsum levevit atque ad aprum,inimicum suum,dixit.Telis sagittisque homo aprum necavit,postea sic equo dixit:"Precibus tuis auxilium petivisti et ego gratus sum,quia nunc magnam praedam habeo et pretium tuum didici".Atque ita homo equum coegit frenos invitum tolerare et habenas gerere.Tum maestus equus dixit:"dum stultus parvae iniuriae vindictam quaerebam servitutem repperi"Equi et apri fabula iracundos homines admonebit,quia facile temeritate sua laeduntur...
mi aiutate a farla???...riesco a fare solo il primo rigo :(...
kiss
si chiama:" il cavallo e il cinghiale:"(fedro)...
mi aiutate a farla???...riesco a fare solo il primo rigo :(...
kiss
si chiama:" il cavallo e il cinghiale:"(fedro)...
Risposte
chiudo
grazie...tvb kiss
L'ho appena tradotta, eccola qua:
Il cavallo, animale superbo e glorioso, era solito abbeverarsi (lett. sedare la sete) presso un piccolo ruscello, ma una volta, mentre beveva nell'acqua, vide un cinghiale sporco e rozzo, che intorbidava l'acqua del ruscello. Allora il cavallo rimproverò il cinghiale e scoppio un'aspra lite. Il cinghiale, tuttavia, non cessava di intorbidare l'acqua: perciò il cavallo infuriato chiese aiuto ad un uomo. L'uomo decise di intervenire: allora il cavallo prese il padrone in groppa (lett. sul suo dorso) e parlò al cinghiale, suo nemico. L'uomo uccise il cinghiale con spada e frecce, in seguito disse così al cavallo:"Tu hai chiesto il mio aiuto con le tue preghiere ed io sono contento, poiché ora ho una grande preda e ho capito il tuo valore (=utilità)". E così l'uomo costrinse il cavallo a sopportare a malincuore le briglie. Allora il cavallo desolato disse: "Mentre come uno stupido cercavo la vendetta di una piccola offesa, ho trovato la schiavitù". La favola del cavallo e del cinghiale ammonirà gli uomini iracondi, poiché si lasciano danneggiare facilmente dalla loro sconsideratezza.
Il cavallo, animale superbo e glorioso, era solito abbeverarsi (lett. sedare la sete) presso un piccolo ruscello, ma una volta, mentre beveva nell'acqua, vide un cinghiale sporco e rozzo, che intorbidava l'acqua del ruscello. Allora il cavallo rimproverò il cinghiale e scoppio un'aspra lite. Il cinghiale, tuttavia, non cessava di intorbidare l'acqua: perciò il cavallo infuriato chiese aiuto ad un uomo. L'uomo decise di intervenire: allora il cavallo prese il padrone in groppa (lett. sul suo dorso) e parlò al cinghiale, suo nemico. L'uomo uccise il cinghiale con spada e frecce, in seguito disse così al cavallo:"Tu hai chiesto il mio aiuto con le tue preghiere ed io sono contento, poiché ora ho una grande preda e ho capito il tuo valore (=utilità)". E così l'uomo costrinse il cavallo a sopportare a malincuore le briglie. Allora il cavallo desolato disse: "Mentre come uno stupido cercavo la vendetta di una piccola offesa, ho trovato la schiavitù". La favola del cavallo e del cinghiale ammonirà gli uomini iracondi, poiché si lasciano danneggiare facilmente dalla loro sconsideratezza.
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