Metrica plautina
Salve!
:hi
Vorrei chiedere aiuto,
per capire perchè ho trovato scritto, che il verso della commedia pseudolus nel cantico di Ballione, viene detto:
un sistema trocaico di sei metri (due per colon)
concluso da un quaternario trocaico catalettico
194 e 194a
195 e 195a
CAL. Audin, furcifer quae loquitur? satin magnificus tibi videtur?
PSEVD. Pol iste, atque etiam malificus. 195
sed tace atque hanc rem gere. 195a
Grazie
:!!!
:hi
Vorrei chiedere aiuto,
per capire perchè ho trovato scritto, che il verso della commedia pseudolus nel cantico di Ballione, viene detto:
un sistema trocaico di sei metri (due per colon)
concluso da un quaternario trocaico catalettico
194 e 194a
195 e 195a
CAL. Audin, furcifer quae loquitur? satin magnificus tibi videtur?
PSEVD. Pol iste, atque etiam malificus. 195
sed tace atque hanc rem gere. 195a
Grazie
:!!!
Miglior risposta
allora la spiegazione è più semplice di quanto pensi:
I versi che hai trascritto sono in realtà cola ( colon = una frazione di verso composto da alcuni piedi), che in questo caso non sono componenti di verso intero, ma sono indipendenti.
Praticamente "sistema trocaico di sei metri (due per colon)" vuol dire che non si parla di versi come esametro o trimetro giambico, ma di un insieme di colon indipendenti a loro volta scomponibili in altre frazioni,cioè i metri. Ad ogni colon corrispondono in questo caso due metri formati a loro volta da piedi: i metri sono trocaici perchè sono formati da trochei (un tipo di piede).
Il trocheo è un sistema di sillabe, composto da un elementum longum (sillaba lunga) e da un elementum anceps (cioè sillaba indifferente se lunga o breve), schematicamente ∪∪X, che nella sua forma pura si realizza ed è conosciuto come — ∪.
Il trocheo ∪∪X comunque è equivalente e sostitubile da piedi come
a) ∪ ∪ ∪ (tribraco)
b) — — (spondeo)
c) ∪ ∪ — (anapesto)
e a volte pure dal dattilo (— ∪∪) ma raramente.
I METRI TROCAICI, quindi, non sono altro che schemi precisi composti da uno, due o più trochei o sostituti (come quelli che ho elencato sopra).
Qui veniamo quindi a parlare dell'ultimo verso:
sed tace atque hanc rem gere : lui è quel quaternario trocaico catalettico che conclude il sistema (o dimetro trocaico catalettico), un colon che Plauto usa non tanto come dimetro (= due metri) ma come tetrapodia ( = 4 piedi), accostando 4 trochei.
Si definisce catalettico perchè l'ultimo piede del metro manca di una sillaba, mentre il metro acataletto è intero di tutte le sillabe.
Se non hai capito qualcosa chiedi pure! Baci
Carletta
I versi che hai trascritto sono in realtà cola ( colon = una frazione di verso composto da alcuni piedi), che in questo caso non sono componenti di verso intero, ma sono indipendenti.
Praticamente "sistema trocaico di sei metri (due per colon)" vuol dire che non si parla di versi come esametro o trimetro giambico, ma di un insieme di colon indipendenti a loro volta scomponibili in altre frazioni,cioè i metri. Ad ogni colon corrispondono in questo caso due metri formati a loro volta da piedi: i metri sono trocaici perchè sono formati da trochei (un tipo di piede).
Il trocheo è un sistema di sillabe, composto da un elementum longum (sillaba lunga) e da un elementum anceps (cioè sillaba indifferente se lunga o breve), schematicamente ∪∪X, che nella sua forma pura si realizza ed è conosciuto come — ∪.
Il trocheo ∪∪X comunque è equivalente e sostitubile da piedi come
a) ∪ ∪ ∪ (tribraco)
b) — — (spondeo)
c) ∪ ∪ — (anapesto)
e a volte pure dal dattilo (— ∪∪) ma raramente.
I METRI TROCAICI, quindi, non sono altro che schemi precisi composti da uno, due o più trochei o sostituti (come quelli che ho elencato sopra).
Qui veniamo quindi a parlare dell'ultimo verso:
sed tace atque hanc rem gere : lui è quel quaternario trocaico catalettico che conclude il sistema (o dimetro trocaico catalettico), un colon che Plauto usa non tanto come dimetro (= due metri) ma come tetrapodia ( = 4 piedi), accostando 4 trochei.
Si definisce catalettico perchè l'ultimo piede del metro manca di una sillaba, mentre il metro acataletto è intero di tutte le sillabe.
Se non hai capito qualcosa chiedi pure! Baci
Carletta
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Risposte
:dozingoff
Grazie....
ragionandoci su quindi, ho capito che Plauto ha scritto una commedia non utilizzando la prosa, ma dei cola cioè dei pezzi di versi che si usano in poesia e che quindi seguono la metrica poetica ....per questo sono trocaici e trochei....forse perchè prima qundo si recitava una commedia non era parlata come quelle contemporanee ma seguivano le regole di quelle che noi chiamiamo poemi componimenti poetici???
Grazie, grazie.
Grazie....
ragionandoci su quindi, ho capito che Plauto ha scritto una commedia non utilizzando la prosa, ma dei cola cioè dei pezzi di versi che si usano in poesia e che quindi seguono la metrica poetica ....per questo sono trocaici e trochei....forse perchè prima qundo si recitava una commedia non era parlata come quelle contemporanee ma seguivano le regole di quelle che noi chiamiamo poemi componimenti poetici???
Grazie, grazie.