Latino versioni!!!

moskyna
avete la vers già tradotta cn titolo:annibale e il re antioco
è di aulo gellio..inizia con "in libris veterum" e finisce con "Hannibal de praeda."
poi sempre se ce l'avete,un'altra d aulo gellio tito manlio torquato inizia con"titus manlius summo loco" e finisce con "eius torquatos cognominatos esse" grazie :)

Risposte
paraskeuazo
ok chiudo

Noel
di nnte

moskyna
grazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :D

Noel
Questa è la prima:


Tito Manlio fu un uomo proveniente da una famiglia di alto rango. 2 Questo Manlio ebbe come cognome Torquatus. 3 Il motivo di questo cognome, come è stato detto, fu che egli abbia portato come decorazione al collo una catena dorata, un trofeo avuto da un nemico ucciso da lui.
Ma chiunque sia stato il nemico, e qualunque sia stata la sua nazionalità, quanto paurosa sia stata la sua taglia (cioè il suo fisico), quanto insolente sia stata la sfida, e come la battaglia fu combattuta- tutto ciò Quinto Claudio ha descritto nel primo libro dei suoi Annali con parole di massima purezza e chiarezza, e con la semplice e inalterata grazia del vecchio stile.
Quando il filosofo Favorinus lesse questo passaggio con queste parole, egli abituato a dire che la sua mente era mescolata ed influenzata da non poche emozioni ed eccitamenti come se egli stesso fosse un testimone oculare del loro concorso. 6 ho inserito le parole di Quinto Claudio nelle quali egli descrive la battaglia: 7 “nel frattempo un Gallo (forse abitante della Gallia, ma non ne sono sicura) veniva avanti, che non indossava nulla tranne uno scudo e due spade e l’ornamento di una catena al collo e un bracciale; nella forza e nella taglia, nel vigore di giovane peccatore e anche nel coraggio, egli eccelse in tutto il resto. 8. nell’altezza stessa della battaglia, quando due soldati stavano combattendo con il massimo ardore, egli cominciò a produrre segni con la mano a entrambi i lati, smisero di combattere. 9. il combattimento cessò 10 non appena il silenzio fu garantito, egli disse ad alta voce, con una voce forte (potente) che se chiunque avesse desiderato agganciarlo nel singolo combattimento, pagina 197, egli va avanti. 11 per questo nessuno ha osato affrontarlo, a causa del formato enorme e aspetto selvaggio. 12 poi il gallico cominciò a ridere di loro e cacciare fuori la lingua. 13 per q2uesto immediatamente incitò una grande indignazione nei confronti di tito manlio, un giovane di alto rango, che un tale insulto dovrebbe essere offerto il suo paese (non ha molto senso) e che nessuno da cosi grande esercito non dovrebbe accettare la sfida. 14 egli, come dico, ha fatto un passo avanti e non subirebbe il valore romano essere timidamente macchiato dal gallico. Armati con uno scudo e una spada spagnola del guerriero, egli affrontò il gallico,.15 il loro incontro avvenne sul ponticello stesso, in presenza di entrambi gli eserciti, tra l’apprensione grande. 16 perciò loro si affrontarono, come ho detto prima: il gallico, secondo ilsuo metodo di combattimento, con lo scudo avanzò e aspettava un attacco; Manlio, affidatosi al coraggio piuttosto che all abilità, colipì scudo contro scudo l'avversario facendogli perdere l'equilibrio. 17 mentre il gallico stava cercando di riacquistare la stessa posizione, Manlio ancora colpì contro lo scudo e ancora ha forzato l’uomo a cambiare la sua posizione. In questo modo egli cadde sotto la spada del gallico e lo pugnalò nel seno con la sua lama spagnola. Poi subito, con lo stesso metodo d’attacco, egli colpì la spalla destra del suo avversario e egli non si ritirò del tutto fino a quando non lo abbatté, senza ddare al gallico una chance per colpire un colpo. 18 dopo che egli lo rovesciò, bloccò la sua testa, strappò la catena al collo e la mise, coperto di sangue come fu, attorno al suo collo. 19 a causa di questo atto, egli stesso e i suoi discendenti ebbero come cognome Torquatus."

Questa è la seconda,nn so se va bene:

Quando il filosofo Favorinus lesse questo passaggio con queste parole, egli abituato a dire che la sua mente era mescolata ed influenzata da non poche emozioni ed eccitamenti come se egli stesso fosse un testimone oculare del loro concorso. 6 ho inserito le parole di Quinto Claudio nelle quali egli descrive la battaglia: 7 “nel frattempo un Gallo (forse abitante della Gallia, ma non ne sono sicura) veniva avanti, che non indossava nulla tranne uno scudo e due spade e l’ornamento di una catena al collo e un bracciale; nella forza e nella taglia, nel vigore di giovane peccatore e anche nel coraggio, egli eccelse in tutto il resto. 8. nell’altezza stessa della battaglia, quando due soldati stavano combattendo con il massimo ardore, egli cominciò a produrre segni con la mano a entrambi i lati, smisero di combattere. 9. il combattimento cessò 10 non appena il silenzio fu garantito, egli disse ad alta voce, con una voce forte (potente) che se chiunque avesse desiderato agganciarlo nel singolo combattimento, pagina 197, egli va avanti. 11 per questo nessuno ha osato affrontarlo, a causa del formato enorme e aspetto selvaggio. 12 poi il gallico cominciò a ridere di loro e cacciare fuori la lingua. 13 per q2uesto immediatamente incitò una grande indignazione nei confronti di tito manlio, un giovane di alto rango, che un tale insulto dovrebbe essere offerto il suo paese (non ha molto senso) e che nessuno da cosi grande esercito non dovrebbe accettare la sfida. 14 egli, come dico, ha fatto un passo avanti e non subirebbe il valore romano essere timidamente macchiato dal gallico. Armati con uno scudo e una spada spagnola del guerriero, egli affrontò il gallico,.15 il loro incontro avvenne sul ponticello stesso, in presenza di entrambi gli eserciti, tra l’apprensione grande. 16 perciò loro si affrontarono, come ho detto prima: il gallico, secondo ilsuo metodo di combattimento, con lo scudo avanzò e aspettava un attacco; Manlio, affidatosi al coraggio piuttosto che all abilità, colipì scudo contro scudo l'avversario facendogli perdere l'equilibrio. 17 mentre il gallico stava cercando di riacquistare la stessa posizione, Manlio ancora colpì contro lo scudo e ancora ha forzato l’uomo a cambiare la sua posizione. In questo modo egli cadde sotto la spada del gallico e lo pugnalò nel seno con la sua lama spagnola. Poi subito, con lo stesso metodo d’attacco, egli colpì la spalla destra del suo avversario e egli non si ritirò del tutto fino a quando non lo abbatté, senza ddare al gallico una chance per colpire un colpo. 18 dopo che egli lo rovesciò, bloccò la sua testa, strappò la catena al collo e la mise, coperto di sangue come fu, attorno al suo collo. 19 a causa di questo atto, egli stesso e i suoi discendenti ebbero come cognome Torquatus."

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