Latino! (61468)

Lauri.
Traduzione versione Dedalo e Icaro!Inizio:Minos in labirintho cum icaro filio dedalum inclusit,quia iussa violaverat.Grazie!

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ShattereDreams
Minos in labirintho cum Icaro filio dedalum inclusit, quia iussa violaverat. Is, amore libertatis captus, "Fili mi, inquit, Minos aditum terrarum et undarum nobis clausit, at caelum certe patet. Illac evademus". Haec dixit, ac statim ponit in ordinem pinnas, ceris eas adligat, alas fingit. Postquam ultimam manum operi imposuit, artifex sibi filoque alas accomodat, atque haec praecepta filio dat : "Medio limite curre: nam, si infra volabis, undarum umor gravabit pinnas; si sursum, ignis aduret". Postquam haec dixit, pinnis se levat ey ante filium volat; sed comiti timet, velut avis, quae teneram prolem ab alto nido in aera produxit. At puer, qui audaci volatu gaudebat, sublime egit iter, et aurati solis radii ceras, pinnarum vincula, molliverunt. Frustra patris nomen clamat: iam ille nudos quatit lacertos, iam de caelo praecipitat; corpus eius exanime excipit mare, quod ab illo nomen Icarium habuit.

Minosse chiuse Dedalo nel labirinto con il figlio Icaro perché aveva trasgredito agli ordini. Egli, preso dall’ amore di libertà: “Figlio mio, disse, Minosse ci ha chiuso l' accesso alla terre ed ai mari, ma il cielo certamente è accessibile. Per di là evaderemo”. Disse queste cose e subito pone in ordine delle penne, le lega con la cera, modella delle ali. Dopo avere dato l'ultima mano all'opera, l' artigiano adatta le ali a sé ed al figlio e dà questi ordini al figlio: “ Percorri un tragitto mediano: infatti se volerai basso, l' umidità proveniente dalle onde appesantirà le penne; se alto, il fuoco le brucerà”. Dopo avere detto queste cose, si innalza con le penne e precede nel volo il figlio; ma teme per il compagno, come un uccello che ha mandato avanti la tenera prole dall'alto nido nell'aria. Ma il fanciullo, che godeva dell'audace volo, fece un tragitto altissimo ed i raggi del sole dorato fecero diventare molli le cere, vincoli delle penne. Invano invoca gridando il nome del padre: già lui scuote le braccia nude, già precipita dal cielo; il mare accoglie il suo corpo esanime, quel mare che ebbe da lui nome di Icario.

Ciao! :)

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