Latino (19498)
Ciao, cerco questa versione.
E' tratta dal libro Cotidie, pagina 290, "Felice posizione di Roma"
inizia con "romulus, patre Marte natus, cum Remo fratre dicitur..."
E' tratta dal libro Cotidie, pagina 290, "Felice posizione di Roma"
inizia con "romulus, patre Marte natus, cum Remo fratre dicitur..."
Risposte
ah beh si è probabile, io mi ritrovo solo questa, caso mai scrivi il pezzo qualkuno ti aiuterà.
ma u puoi aiutarmi nelle mie frasi? ho messo un post, non le riesco a fare, sn frasi di 5 ginnasio
ma u puoi aiutarmi nelle mie frasi? ho messo un post, non le riesco a fare, sn frasi di 5 ginnasio
SI, grazie mille, in quella che ho io c'è un altro pezzo però
CONTROLA SE è QUESTA:
Romulus patre Marte natus, [...] cum Remo fratre dicitur ab Amulio rege Albano ob labefactandi regni timorem ad Tiberim exponi iussus esse; quo in loco cum esset silvestris beluae sustentatus uberibus, pastoresque eum sustulissent et in agresti cultu laboreque aluissent, perhibetur ut adoleverit et corporis viribus et animi ferocitate tantum ceteris praestitisse, ut omnes qui tum eos agros ubi hodie est haec urbs incolebant, aequo animo illi libenterque parerent. quorum copiis cum se ducem praebuisset, ut [et] iam a fabulis ad facta veniamus, oppressisse Longam Albam, validam urbem et potentem temporibus illis, Amuliumque regem interemisse fertur.
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Si dice che Romolo, nato da Marte, col fratello Remo sia stato, per ordine del re Albano Amulio, che temeva di dover perdere il regno, esposto sulle rive del Tevere. Essendo in quel luogo sostentato dalle mammelle d'una bestia selvaggia, i pastori lo raccolsero e l'educarono al culto e alla fatica dei campi; ed egli crebbe così superiore agli altri per robustezza di membra e fierezza d'animo, che tutti quelli che abitavano nei campi in cui é oggi questa città, gli ubbidivano spontaneamente e volentieri. Ma per venire dalle favole ai fatti, fattosi duce di quelle schiere, si narra ch'egli s'impadronisse di Albalonga, grande e forte città per quei tempi, e che uccidesse il re Amulio.
Romulus patre Marte natus, [...] cum Remo fratre dicitur ab Amulio rege Albano ob labefactandi regni timorem ad Tiberim exponi iussus esse; quo in loco cum esset silvestris beluae sustentatus uberibus, pastoresque eum sustulissent et in agresti cultu laboreque aluissent, perhibetur ut adoleverit et corporis viribus et animi ferocitate tantum ceteris praestitisse, ut omnes qui tum eos agros ubi hodie est haec urbs incolebant, aequo animo illi libenterque parerent. quorum copiis cum se ducem praebuisset, ut [et] iam a fabulis ad facta veniamus, oppressisse Longam Albam, validam urbem et potentem temporibus illis, Amuliumque regem interemisse fertur.
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Si dice che Romolo, nato da Marte, col fratello Remo sia stato, per ordine del re Albano Amulio, che temeva di dover perdere il regno, esposto sulle rive del Tevere. Essendo in quel luogo sostentato dalle mammelle d'una bestia selvaggia, i pastori lo raccolsero e l'educarono al culto e alla fatica dei campi; ed egli crebbe così superiore agli altri per robustezza di membra e fierezza d'animo, che tutti quelli che abitavano nei campi in cui é oggi questa città, gli ubbidivano spontaneamente e volentieri. Ma per venire dalle favole ai fatti, fattosi duce di quelle schiere, si narra ch'egli s'impadronisse di Albalonga, grande e forte città per quei tempi, e che uccidesse il re Amulio.