L' uccisione di cesare

Shady 91
L' UCCISIONE DI CESARE


Caesar, bellis civilibus toto orbe compositis, Romam remeavit. Egit insolentius et contra consuetudinem Romanae libertatis. Cum ergo et honores ad arbitrium suum praestaret, quos populus antea concedebat, nec senatui ad se venienti adsugeret, aliaque regia ac paene tyrannica faceret, coniuraverunt in illum sexaginta vel amplius senatores equitesque Romani. Praecipui fuerunt inter coniuratos duo Bruti, generis Bruti qui primus Romae consul fuerat et reges expulerat et C. Cassius et Servillius Casca. Ergo coniurati Casarem, cum inter ceteros, Idibus Martiis anno quadregentesimo quarto a CH. n., venisset ad curiam, tribus et viginti vulneribus confoderunt. Cum interfectores illum iciebant, Caesar dixit:" Tu quoque,Brute,fili mi!!!

Ciao ragazzi ki mi aiuta a tradurre questa versione.....è di eutropio solo ke non ho trovato molto in giro x la rete a riguardo........ve ne sarò grato anke se mi traduceste alcuni pezzEtini di frase l' importante è ke nn vado a mani vuote..........sapete mi serve il tutto x le 4.00 di questo pomeriggio.....io ci ho provato a tradurla ma mi sono perso già con il primo costrutto nella prima frase ke è un ablativo assoluto....Ripeto qualsiasi cosa ke riuscite a capire di questa versione traducetela.......x favore....

Risposte
SuperGaara
Questa è la traduzione che ho fatto (però visto l'ora mi può essere sfuggito qualche errore):

Virgo Romana, quam Tarpeiam appellabatur, forte a Capitolio descenderat ut e fonte sacro acquam sacrificis aptam hauriret. T Tatius, Sabinorum dux, quo meliorem viam ad Capitolium cognosceret, Tarpeiae dixit: Quod tute optabis, egomet libenter concedam, ubi exercitum meum in Capitolium duxeris. Tarpeia a duce petiit quod Sabini in laevo brachio habebant, anulos et armillas; inde hostes in arcem produxit. Tunc Tatius militibus imperavit ut Tarpeiam scutis obruerente ne fugeret, adfirmans Sabinos in laevo brachio scuta quoque gerere. Sic impia Tarpeia nece proditionis poenam solvit

La vergine Romana che era chiamata Tarpea, scendeva per caso dal Campidoglio per raccogliere dalla sorgente sacra l'acqua adatta ai sacrifici. T. Tazio, re dei Sabini, che conosceva una via migliore per il Campidoglio, disse a Tarpea: "Quello che avrai desiderato, io te lo concederò volentieri, non appena avrai condotto il mio esercito al Campidoglio". Tarpea chiese al comandante ciò che i Sabini avevano nel braccio sinistro, anelli e braccialetti; quindi accompagnò i nemici nella rocca. Allora Tazio ordinò ai soldati di non far fuggire Tarpea seppellendola con gli scudi, affermando che i Sabini portavano nel braccio sinistro anche gli scudi. Così la scellerata Tarpea pagò la punizione del suo tradimento.

Shady 91
Tradimento e punizione di tarpea


Virgo Romana, quam Tarpeiam appellabatur, forte a Capitolio descenderat ut e fonte sacro acquam sacrificis aptam hauriret. T Tatius, Sabinorum dux, quo meliorem viam ad Capitolium cognosceret, Tarpeiae dixit: Quod tute optabis, egomet libenter concedam, ubi exercitum meum in Capitolium duxeris. Tarpeia a duce petiit quod Sabini in laevo brachio habebant, anulos et armillas; inde hostes in arcem produxit. Tunc Tatius militibus imperavit ut Tarpeiam scutis obruerente ne fugeret, adfirmans Sabinos in laevo brachio scuta quoque gerere. Sic impia Tarpeia nece proditionis poenam solvit


Se hai tempo riesci entro domani a farmi anke questa.......sai io le faccio e poi devo aspettare x la correzione...........x questo se mentre le faccio io le fà uno + bravo di me mi accorgo subito e vado a ripassare la regola........Grazie mille x la versione era identica a quella ke avevo fatta io........e se avrò tanti amici come te ne inserò molte così potremo tenerci sempre allenati......


Appena avrai letto questo messaggio potrai dirmi se riuscirai a farla x domani?????

SuperGaara
Non l'ho mai fatta nemmeno io...

Shady 91
grazie x avermela tradotta.....potresti fare l analisi del periodo........te ne prego....io non la sò proprio fare.......del testo in latino.....

SuperGaara
Scusa il ritardo, te l'ho tradotta:

Caesar, bellis civilibus toto orbe compositis, Romam remeavit. Egit insolentius et contra consuetudinem Romanae libertatis. Cum ergo et honores ad arbitrium suum praestaret, quos populus antea concedebat, nec senatui ad se venienti adsugeret, aliaque regia ac paene tyrannica faceret, coniuraverunt in illum sexaginta vel amplius senatores equitesque Romani. Praecipui fuerunt inter coniuratos duo Bruti, generis Bruti qui primus Romae consul fuerat et reges expulerat et C. Cassius et Servillius Casca. Ergo coniurati Casarem, cum inter ceteros, Idibus Martiis anno quadregentesimo quarto a CH. n., venisset ad curiam, tribus et viginti vulneribus confoderunt. Cum interfectores illum iciebant, Caesar dixit:" Tu quoque,Brute,fili mi!!!

Cesare, sedate le guerre civili in tutto il mondo, tornò a Roma. Si comportò troppo arrogantemente e contro la consuetudine della libertà Romana. Siccome dunque sia dava di sua volontà gli onori che prima concedeva il popolo, sia non s'alzava quando il senato veniva da lui, e faceva altre cose da re e quasi da tiranno, congiurarono contro di lui sessanta o più senatori e cavalieri Romani. Principali furono tra i congiurati i due Bruti, di quella stirpe di Bruto, che era stato il primo console di Roma e aveva cacciati i re, e C. Cassio e Servilio Casca. Pertanto i congiurati con ventitre pugnalate trafissero Cesare quando fra gli altri alle Idi di Marzo dell'anno 44 a.C. giunse alla curia per l'adunanza. Mentre gli uccisori lo colpivano, Cesare disse: "Anche tu, Bruto, figlio mio!!!"

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