Iliade il duello tra Paride e Menelao vv 324-382
vorrei la parafrasi del terzo libro dell'iliade il duello tra Paride e Menelao vv 324- 382
Risposte
Non so se questa potrebbe servirti, comunque quando si fanno questo tipo di richieste è necessario il testo!
nell'anno 1193 a.C., Agamennone, re dei Greci, ha il dominio della maggior parte del mondo civilizzato. Solo la città di *****, conosciuta per le sue potenti mura di difesa, rimane intoccabile. .
Quando il giovane principe di *****, Paride (interpretato da Orlando Bloom), rapisce la bella Elena portandola via, il marito, Menelao, re di Sparta convince il fratello Agamennone ad usare l'accaduto come pretesto per attaccare ed impossessarsi di *****.
Achille (Brad Pitt) e i suoi guerrieri, reclutati da Agamennone, svolgeranno un ruolo cruciale nell'invasione,sebbene contrastati dall'esercito dei troiani comandato da Ettore (Eric Bana).
La storia inizia con una battaglia che due eserciti vanno a combattere, schierati in una piana, per il dominio della Tessaglia. Ma per risparmiare centinaia dei propri guerrieri (riccamente equipaggiati con armature di tipo arcaico, anche se di disegno complesso) , i due re mettono in campo i loro campioni, a cui viene affidato il compito di vincere lo scontro.
Al colossale avversario messo in campo dall'esercito tessagliano (Boagrios), quello di Agamennone vorrebbe contrapporre Achille, che però è assente. Lo vanno a cercare e lo trovano addormentato in una tenda, assieme a due ragazze con cui ha passato la notte.
Si veste e arriva, rimproverato aspramente, al campo di battaglia. Al ragazzino che gli ha detto: «Ma il Tessagliano che affronterai,è l'uomo più grosso che abbia mai visto.Io non mi batterei con lui», Achille risponde: «Ecco perché nessuno ricorderà mai il tuo nome.». Oramai schierati entrambi, si arriva presto allo scontro: l'enorme guerriero che affronta Achille è un colosso pieno di cicatrici, dal cranio pelato e muscoli impressionanti, senza corazze protettive. Lancia due giavellotti al Pelide, che vengono facilmente evitati, poi l'eroe gli salta addosso e lo uccide con un preciso colpo di spada. La vittoria è per Agamennone, Achille ha vinto quasi con indifferenza.
Durante i colloqui di pace tra greci e troiani nasce l'appassionata relazione tra Paride e Elena, la moglie di Menelao, fratello di Agamennone. Quando il giorno dopo la partenza Paride chiede ad Ettore se gli vuole bene, sembra che nasconda qualcosa di terribile da dirgli, e infatti dalla stiva della nave esce Elena , che è fuggita con lui. A quel punto il guaio è fatto, e la giornata, che appariva propizia alla navigazione, diventa all'improvviso una tragedia.
Tornare indietro è l'unica soluzione, ma questo non accade, nonostante sia stato inizialmente deciso di fare così. Alla fine la flotta arriva a ***** con la regina greca. I Troiani accolgono i loro ambasciatori con giubilo, ma con Elena sono indecisi sul da farsi, sanno che le loro mura li proteggeranno da qualunque attacco ma anche che i greci arriveranno per vendicare l'affronto. Infatti, oramai la decisione tra Agamennone e Menelao è stata presa: quella di muovere guerra a *****, e tutto sommato Elena è una scusa.
Achille viene avvertito dalla madre: lui può scegliere se vivere a lungo restando in patria o andare a cercare la gloria e morirvi dopo averla trovata. Lui, guerriero che disprezza la sua vita e cerca la gloria eterna, sceglie la seconda, e con 50 dei suoi fedelissimi attacca le spiagge di ***** per primo, nella mattina in cui la flotta achea arriva in vista della costa. Si tratta di una flotta immensa, ancorché composta da vascelli arcaici, in tutto sono oltre 1000 scafi che navigano in una formazione compatta, e poi si arenano direttamente sulle spiagge, dove fungeranno da caserme. ma nel frattempo, la nave del Pelide è già spiaggiata.
Achille e i suoi vengono accolti da nugoli di frecce che danno molto filo da torcere ai guerrieri di Achille e, uno di essi, colpisce anche Achille che subito si rialza togliendosi la freccia che appena appena gli ha scalfito la corazza, e corre avanti; lui ed i Mirmidoni, infine, riescono ad organizzarsi con i loro giganteschi scudi, avanzano fino ad uccidere tutti gli arcieri, poi massacrano moltissimi troiani e Achille, arrivato al tempio di Apollo, fa strage di tutti i nemici che tentavano di fermarlo e fatto una miriade di morti sulle scale che permettono di entrare nel tempio, decapita la statua che v'era innanzi; poi scaglia il giavellotto contro Ettore in arrivo ed uccide Tettore, un suo compagno, che crolla da cavallo; egli scaglia contro Achille la lancia che nemmeno colpisce l'invincibile eroe. Poi Ettore scende da cavallo insieme ai suoi guerrieri ed insegue Achille all'interno del tempio.
Proprio lui arriva al galoppo con la sua cavalleria, ma commette l'errore di entrare nel tempio smontando da cavallo, e i suoi vengono massacrati dai fortissimi greci. Achille lo vede battersi con grande valore e alla fine gli intima di scappare via, che non è ancora l'ora di morire. Ettore se ne va, mentre Achille viene raggiunto dagli altri greci, tra cui Aiace, Menelao e Agamennone, felici della vittoria che ha ricacciato i troiani, in un giorno appena, dentro le loro mura.
nell'anno 1193 a.C., Agamennone, re dei Greci, ha il dominio della maggior parte del mondo civilizzato. Solo la città di *****, conosciuta per le sue potenti mura di difesa, rimane intoccabile. .
Quando il giovane principe di *****, Paride (interpretato da Orlando Bloom), rapisce la bella Elena portandola via, il marito, Menelao, re di Sparta convince il fratello Agamennone ad usare l'accaduto come pretesto per attaccare ed impossessarsi di *****.
Achille (Brad Pitt) e i suoi guerrieri, reclutati da Agamennone, svolgeranno un ruolo cruciale nell'invasione,sebbene contrastati dall'esercito dei troiani comandato da Ettore (Eric Bana).
La storia inizia con una battaglia che due eserciti vanno a combattere, schierati in una piana, per il dominio della Tessaglia. Ma per risparmiare centinaia dei propri guerrieri (riccamente equipaggiati con armature di tipo arcaico, anche se di disegno complesso) , i due re mettono in campo i loro campioni, a cui viene affidato il compito di vincere lo scontro.
Al colossale avversario messo in campo dall'esercito tessagliano (Boagrios), quello di Agamennone vorrebbe contrapporre Achille, che però è assente. Lo vanno a cercare e lo trovano addormentato in una tenda, assieme a due ragazze con cui ha passato la notte.
Si veste e arriva, rimproverato aspramente, al campo di battaglia. Al ragazzino che gli ha detto: «Ma il Tessagliano che affronterai,è l'uomo più grosso che abbia mai visto.Io non mi batterei con lui», Achille risponde: «Ecco perché nessuno ricorderà mai il tuo nome.». Oramai schierati entrambi, si arriva presto allo scontro: l'enorme guerriero che affronta Achille è un colosso pieno di cicatrici, dal cranio pelato e muscoli impressionanti, senza corazze protettive. Lancia due giavellotti al Pelide, che vengono facilmente evitati, poi l'eroe gli salta addosso e lo uccide con un preciso colpo di spada. La vittoria è per Agamennone, Achille ha vinto quasi con indifferenza.
Durante i colloqui di pace tra greci e troiani nasce l'appassionata relazione tra Paride e Elena, la moglie di Menelao, fratello di Agamennone. Quando il giorno dopo la partenza Paride chiede ad Ettore se gli vuole bene, sembra che nasconda qualcosa di terribile da dirgli, e infatti dalla stiva della nave esce Elena , che è fuggita con lui. A quel punto il guaio è fatto, e la giornata, che appariva propizia alla navigazione, diventa all'improvviso una tragedia.
Tornare indietro è l'unica soluzione, ma questo non accade, nonostante sia stato inizialmente deciso di fare così. Alla fine la flotta arriva a ***** con la regina greca. I Troiani accolgono i loro ambasciatori con giubilo, ma con Elena sono indecisi sul da farsi, sanno che le loro mura li proteggeranno da qualunque attacco ma anche che i greci arriveranno per vendicare l'affronto. Infatti, oramai la decisione tra Agamennone e Menelao è stata presa: quella di muovere guerra a *****, e tutto sommato Elena è una scusa.
Achille viene avvertito dalla madre: lui può scegliere se vivere a lungo restando in patria o andare a cercare la gloria e morirvi dopo averla trovata. Lui, guerriero che disprezza la sua vita e cerca la gloria eterna, sceglie la seconda, e con 50 dei suoi fedelissimi attacca le spiagge di ***** per primo, nella mattina in cui la flotta achea arriva in vista della costa. Si tratta di una flotta immensa, ancorché composta da vascelli arcaici, in tutto sono oltre 1000 scafi che navigano in una formazione compatta, e poi si arenano direttamente sulle spiagge, dove fungeranno da caserme. ma nel frattempo, la nave del Pelide è già spiaggiata.
Achille e i suoi vengono accolti da nugoli di frecce che danno molto filo da torcere ai guerrieri di Achille e, uno di essi, colpisce anche Achille che subito si rialza togliendosi la freccia che appena appena gli ha scalfito la corazza, e corre avanti; lui ed i Mirmidoni, infine, riescono ad organizzarsi con i loro giganteschi scudi, avanzano fino ad uccidere tutti gli arcieri, poi massacrano moltissimi troiani e Achille, arrivato al tempio di Apollo, fa strage di tutti i nemici che tentavano di fermarlo e fatto una miriade di morti sulle scale che permettono di entrare nel tempio, decapita la statua che v'era innanzi; poi scaglia il giavellotto contro Ettore in arrivo ed uccide Tettore, un suo compagno, che crolla da cavallo; egli scaglia contro Achille la lancia che nemmeno colpisce l'invincibile eroe. Poi Ettore scende da cavallo insieme ai suoi guerrieri ed insegue Achille all'interno del tempio.
Proprio lui arriva al galoppo con la sua cavalleria, ma commette l'errore di entrare nel tempio smontando da cavallo, e i suoi vengono massacrati dai fortissimi greci. Achille lo vede battersi con grande valore e alla fine gli intima di scappare via, che non è ancora l'ora di morire. Ettore se ne va, mentre Achille viene raggiunto dagli altri greci, tra cui Aiace, Menelao e Agamennone, felici della vittoria che ha ricacciato i troiani, in un giorno appena, dentro le loro mura.