FRASI DA TRADURRE,,,,URGENTE

palmolive12
1.Quid est,si non contumelia?Pater decreverat se dare mihi hodie uxorem:nonne oportebat me praescivisse antea?
2.Quisnam e vobis corruptus est donis?Quem ducm,quem praefectum magis colui?
3.Quae fuit causa quamobrem isti mulieri venenum dare vellet Caelius?
4.Altera mulier filium dabit tibi,altera patrimonium:pater,utra ditior est?
5.Interroga animum tuum: Quod malum tuum hodie sanavisti?Cui vitio obstitisti?
6.Utrius populi Horatii,utrius Curiatii fuerunt?Plures auctores invenio,qui Romanos Horatios vocant.
7.Quod momentum,quod immo temporis punctum vacuum laude est in principatu tuo?Quam multa dixi de moderatione,et quanto plura adhuc restant!
8.Quid est tam populare quam pax?Quid tam populare quam libertas,quam non solum ab hominibus,verum etiam a bestiis omnibus rebus anteponi videtis?
9.Quo animo is Caium Murenam fratrem suum aspiciet?Qui huius dolor,qui illius maeror erit?
10.Num,cum sitis tibi fauces urit,aurea quaeris pocula?Num esuriens fastidis omnia praeter pavonem rhombumque (alimenti prelibati e costosi)?

1.Cur non mitto meos tibi,Pontiliane,libellos?Ne mihi tu mittas,Pontiliane,tuos.
2.Aristides nonne expulsus est patria,quod praeter modum iustus erat?
3.Iam,ut speciosiora vitia tangamus,nonne ambitus honorum ab isdem divitiis concitatus est?
4.Qui homo est audacior aut qui confidentior me,qui noctu solus ambulo?
5.Videsne allam urbem,Carthaginem,quae,parere populo Romano coacta,renovat pristina bella nec quiescit?
6.Qui sunt,qui rem publicam occupaverunt?Homines sceleratissimi,cruentis manibus,immani avaritia,nocentissimi et eidem superbissimi.
7.Erant praeterea duo aenea signa,non verum eximia venustate;Etruriam omnem adversum vos concitaverunt,Num cum his molliter et per dilationes bellum geri oportet?
9.Post naufragium omnes naufragi,praeter Simonidem poetam,suas res ex nave collegertunt,Tum naufragi,qui poetae neglegentia obstupuerunt,ei dixerunt:Cur ex opibus tuis nullam rem sumis?Nonne tibi ea cara sunt?Quibus Simonides respondit: Omnia mea mecum porto.
10.Inter paucos Graecos et innumerabiles Persas proelium atrox et diuturnum fuit:utri fuerunt magis strenui?
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1. Cos'è, se non un affronto? Il padre aveva deciso che la moglie mi sarebbe stata data oggi: non era forse opportuno che io l'avessi saputo prima?

2. Chi mai tra voi è stato corrotto da doni? Quale comandante, quale prefetto ho rispettato di più?

3. Quale fu il motivo per cui Celio voleva dare del veleno a codesta donna?

4. Una donna ti darà un figlio, l' altra un patrimonio: padre, chi delle due è più ricca?

5. Interroga il tuo animo: quale tuo difetto hai corretto? A quale vizio ti sei opposto?

6. Di che popolo furono gli Orazi, di quale i Curiazi? Trovo parecchi autori che definiscono Romani gli Orazi.

7. Quale momento, quale, anzi, istante di tempo è privo di lode nel tuo principato? Quante cose ho detto riguardo alla moderazione, e quante di più ne restano ancora!

8. Cosa c'è di tanto popolare quanto la pace? Cosa di tanto popolare quanto la libertà, che vedete essere anteposta a tutto non solo dagli uomini, ma anche dalle bestie.

9. Con che animo egli guarderà suo fratello Caio Murena? Quale sarà il dolore di questo, la tristezza di quello?

10. Forse tu, quando la sete brucia le fauci, chiedi coppe d'oro? Forse quando sei affamato disprezzi tutti tranne il pavone e il rombo (è un tipo di pesce)?


1. Perché non mando i miei libretti a te, Pontiliano? Affinché tu, o Pontiliano, non mi mandi i tuoi.

2. Aristide non fu forse cacciato dalla patria perché era oltremodo giusto?

3. Adesso, per toccare i vizi più evidenti, l'ambizione politica (lett: delle cariche politiche) non fu forse istigata dalla stessa ricchezza?

4. Quale uomo è più coraggioso o ardito di me, che passeggio di notte da solo?

5. Vedete quella città, Cartagine, che, costretta ad obbedire al popolo Romano, rinnova le antiche guerre e non si placa?

6. Chi sono quelli che hanno occupato lo stato? Uomini scelleratissimi, con mani insanguinate, di smisurata avarizia, pericolosissimi e superbissimi.

7. C'erano inoltre due statue di bronzo, non proprio di esimia bellezza; [credo manchi una parte, oltre che la frase n.8]

9. Dopo il naufragio tutti i naufraghi, tranne il poeta Simonide, raccolsero le loro cose dalla nave. Allora i naufraghi, che si stupirono della noncuranza del poeta, gli dissero: "Perché dai tuoi beni non prendi niente? Forse non ti sono cari?". A questi Simonide rispose: "Porto tutte le mie cose con me".

10. Tra pochi Greci e innumerevoli Persiani ci fu un combattimento lungo e atroce: chi dei due fu più valoroso?
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Risposte
palmolive12
7.Erant praeterea duo aenea signa,non verum eximia venustate;eorum artificiem-quem?quemnam?-Polyclitum esse dicebant.
8.Etruriam omnem adversum vos concitaverunt.Num cum his molliter et per dilationes bellum geri oportet?

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