Frasi da tradurre di latino
M.Agrippa ab augusto gener sumptus est, Tiberius Nero et Claudius Drusus privigni imperatoris minine honorati sunt
In promontorio fanum erat Iunonis antiquum, sed multa cum feritate destructum est ab inimicis.
Belli intestini mala Sullae crudelitate aucta sunt sed post tyranni mortem Romanus populus libertatis dulcedinem cognovit
Senex liberis dixit: "Vivo et iam patrimonium meum divisum est!"
Fulmine tacta sunt via publica Veiis, forum et fanum Veneris Lanuvi, Capuae murus et palatium; tum dii magna cum ira homines pecudesque puniverunt
In promontorio fanum erat Iunonis antiquum, sed multa cum feritate destructum est ab inimicis.
Belli intestini mala Sullae crudelitate aucta sunt sed post tyranni mortem Romanus populus libertatis dulcedinem cognovit
Senex liberis dixit: "Vivo et iam patrimonium meum divisum est!"
Fulmine tacta sunt via publica Veiis, forum et fanum Veneris Lanuvi, Capuae murus et palatium; tum dii magna cum ira homines pecudesque puniverunt
Miglior risposta
- M. Agrippa fu preso come genero da Augusto, Tiberio Nerone e Claudio Druso, figliastri dell'imperatore, furono onorati pochissimo.
- Sul promontorio c'era un antico santuario di Giunone, ma fu distrutto con molta ferocia dai nemici.
- I mali della guerra civile furono accresciuti dalla crudeltà di Silla ma dopo la morte del tiranno il popolo Romano conobbe la dolcezza della libertà.
- Il vecchio disse ai figli: "Vivo e il mio patrimonio è già diviso!".
- A Veio fu colpita da un fulmine una strada pubblica, a Lanuvio il foro e il tempio di Venere, a Capua le mura e il palazzo; allora gli dei con grande ira punirono gli uomini e il bestiame.
:hi
- Sul promontorio c'era un antico santuario di Giunone, ma fu distrutto con molta ferocia dai nemici.
- I mali della guerra civile furono accresciuti dalla crudeltà di Silla ma dopo la morte del tiranno il popolo Romano conobbe la dolcezza della libertà.
- Il vecchio disse ai figli: "Vivo e il mio patrimonio è già diviso!".
- A Veio fu colpita da un fulmine una strada pubblica, a Lanuvio il foro e il tempio di Venere, a Capua le mura e il palazzo; allora gli dei con grande ira punirono gli uomini e il bestiame.
:hi
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