Frase di latino (254149)

.Seby.
Eadem nave, in quam ascenderam ut domum rediret, clarissimus philosophus vehebatur, quem ego Athenis cognoveram.

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Pinchbeck
Il famosissimo filosofo, che avevo conosciuto ad Atene veniva portato dalla stessa nave, sulla quale io ero salito per tornare a casa. Levatasi all'improvviso una violenta tempesta, la nave veniva sbattuta dai flutti e in tanto pericolo e tumulto di cielo e mare, cercavo con gli occhi il filosofo. Lo vidi che non emetteva lamenti nè versi di terrore, ma l'agitazione del volto non era (sott.) di molto divera da quella degli altri viaggiatori. Ma quando il cielo si rischiarò e il mare si calmò, gli si avvicinò un certo greco, ricchissimo, il cui aspetta mostrava apertamente come lui vivesse nel lusso e in mezzo ai piaceri. Allora questi gli si rivolse così: "Perché, filosofo, quando siamo stati in pericolo, ti spaventasti e impallidisti? ma io nè mi spaventai nè impalldii." "Se ritieni" disse quello "che io sia stato sconvolto dal terrore in una tempesta di cielo e mare tanto grande, che ti risponda Aristippo il filosofo, di cui io segui gli insegnamenti. Infatti lui, in una simile tempesta e interrogato da un uomo molto simile a te con le medesime parole, rispose: 'La causa della paura non è la stessa per me e per te: infatti tu non hai alcun motivo di temere, poiché vivi la vita del peggior buono a nulla. Ma io temo per l'anima del filosofo Aristippo.'"
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