Domanda sull'Antigone di Sofocle

ale92_ale
Ciao a tutti! Volevo sapere innanzi tutto quali sono i temi centrali trattati nell'Antigone..poi come viene considerata Antigone da Sofocle? è colpevole per aver seguito un legge morale e non aver seguito la legge di creonte? e che colpa è? non ci vedo molto una colpa..potete chiarirmi questo fatto per favore?? Grazie

Risposte
ale92_ale
Grazie 1000

silmagister
Il nucleo del dramma sofocleo risiede nello scontro fra due volontà e due concezioni del mondo: quella di Antigone, fanciulla fragile fisicamente ma fortissima moralmente, di rispettare le leggi non scritte della natura (phùsis) e quella di Creonte tesa a imporre la forza dello Stato e della legge (nomos) .
«Neppure pensavo - dice Antigone a Creonte - i tuoi decreti avere tanta forza che tu uomo potessi calpestare le leggi degli dèi, quelle leggi non scritte e indistruttibili. Non soltanto da oggi né da ieri, ma da sempre esse vivono, da sempre: nessuno sa da quando sono apparse». Per parte sua Cleonte adduce la ragione del diritto positivo, della disposizione di legge, e verso il figlio venuto a perorare la causa di Antigone ha queste parole: « Ubbidire, ubbidire, e nel molto e nel poco, nel giusto e nell'ingiusto, sempre e comunque, all'uomo che sia posto al timone dello Stato. È l'anarchia il pessimo dei mali: distrugge le città e sconvolge le case, mette in fuga e fa a pezzi gli eserciti in battaglia. Ma è l'ubbidienza, l'ubbidienza ai capi la fonte di salvezza e di vittoria. Noi dobbiamo ubbidire alle leggi, alle leggi scritte». Così posta, non è men vera la preoccupazione di Creonte.

Creonte ed Antigone cercano di portare, nel loro braccio di ferro, le divinità dalla loro parte. Ciascuno dà ai suoi principî (diritto del ghenos per Antigone che esige di compiere il rituale funebre per garantire la coesione della famiglia nelle sue relazioni con gli dei, contro il diritto della polis attestato da Creonte che esige che le decisioni dell'autorità politica siano rispettate per garantire la coesione civica) un valore assoluto ben oltre il dato contingente della vicenda che li vede contrapposti . Come sempre - o meglio da quando abbiamo appreso ciò dagli antichi tragici greci - le tragedie deflagrano non quando la ragione sta da una parte o dall'altra - chiara, ben definita, che possa metterci al riparo di una difficile scelta - ma quando tutti hanno ragione, la propria ragione, soggettivamente ed oggettivamente, e, come in questo caso, il diritto non riesce a cogliere due ordini morali entrambi legittimi.

La colpa interiore tragica che prova Antigone nasce appunto dal contrasto e dalla consapevolezza di "sentire" che la propria legge interiore, connaturata in lei come in tutti noi, che ci riporta alla legge "naturale" non scritta, è prevaricata da un'altra legge, questa volta imposta dagli uomini, e inoltre dalla domanda spontanea che ci facciamo quando qualcosa che sentiamo come giusto nel profondo stride e si scontra con quello che ci proviene dall'esterno.


ciao ale92_ale :hi

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