Correzione versioni di latino (69717)

ale92_ale
Ciao!! Potete aiutarmi a correggere queste 3 versioni di latino? Grazie mille!!

Sed primum positum sit nosmet ipsos commendatos esse nobis primamque ex natura hanc habere appetitionem, ut conservemus nosmet ipsos Hoc convenit; sequitur illud, ut animadvertamus qui simus ipsi, ut nos, quales oportet esse, servemus Sumus igitur homines Ex animo constamus et corpore, quae sunt cuiusdam modi, nosque oportet, ut prima appetitio naturalis postulat, haec diligere constituereque ex his finem illum summi boni atque ultimi Quem, si prima vera sunt, ita constitui necesse est: earum rerum, quae sint secundum naturam, quam plurima et quam maxima adipisci.Hunc igitur finem illi tenuerunt; quodque ego pluribus verbis, illi brevius, secundum naturam vivere, hoc iis bonorum videbatur extremum.

Per prima cosa sia posto che noi dobbiamo affidarci a noi stessi e che ereditiamo ( tra i significati di habere non c’è questa espressione..però l’ho messa in base al contesto..è sbagliato?) questa prima inclinazione naturale dalla natura, affinchè conserviamo noi stessi. Su questo siamo d’accordo; segue quell’altra cosa, cioè che (ut dichiarativo?)badiamo a noi stessi quali noi stessi siamo, per conservare noi, come bisogna che siamo. Dunque siamo uomini; siamo formati da anima e corpo, che sono d’ogni genere; occorre che noi, quando la prima inclinazione richiede per natura, li (riferito a anima e corpo?) apprezziamo e stabiliamo da questi (sempre anima e corpo)quel fine del bene sommo e ultimo. È inevitabile che questo(cioè l’inclinazione?) ,se le premesse sono vere , si così stabilito e che raggiunga quelle cose, che sono la natura seconda quanto grandissima e massica, Dunque quelli raggiunsero questo fine; questo sembrava a loro l’estremità dei beni, questo (quodque), e cioè vivere secondo le leggi di natura(secundum naturam è un acc di relazione giusto?), io con moltissime parole, loro più brevi.
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Quibus autem artibus aut prudentia maior inest aut non mediocris utilitas quaeritur ut medicina, ut architectura, ut doctrina rerum honestarum, eae sunt iis, quorum ordini conveniunt, honestae. Mercatura autem, si tenuis est, sordida putanda est; sin magna et copiosa, multa undique apportans multisque sine vanitate inpertiens, non est admodum vituperanda; atque etiam si satiata quaestu vel contenta potius, ut saepe ex alto in portum, ex ipso se portu in agros possessionesque contulit, videtur iure optimo posse laudari. Omnium autem rerum, ex quibus aliquid adquiritur, nihil est agri cultura melius, nihil uberius, nihil dulcius, nihil homine libero dignius; de qua quoniam in Catone Maiore satis multa diximus, illinc assumes quae ad hunc locum pertinebunt.

Le professioni invece nelle quali o c’è una maggiore abilità o è richiesta una non mediocre utilità,come la medicina ,l’architettura e l’insegnamento delle arti liberali,queste sono oneste per coloro dei quali gli rodini concordano. Il commercio invece , se moderato, è da ritenersi sgradevole, se invece è grande e ben fornito, trasporta (però è un part.pres. come posso renderlo? Io l’ho tradotto come se fosse un indicativo) molte cose da ogni parte e le offre a molti senza impostura, non è del tutto da biasimare; e anche se saziato per il guadagno o dichiarato migliore, come spesso dall’alto nel porto, da questo stesso trasferisce nei campi e nelle proprietà terriere , sembra che secondo il diritto puà essere lodato. Tra tutte le cose invece, dalle quali qualcosa è richiesta, non c’è niente di meglio della cultura del campo (agricoltura), niente di più fertile, niente più dolce, niente più degno per un uomo libero; e poiché abbiamo detto abbastanza molte cose nel Catone Maggiore riguardo questo, quindi accogli (congiuntivo esortativo) queste cose che riguardano questo luogo.

Aggiunto 11 secondi più tardi:

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Sed cum omnia ratione animoque lustraris omnium societatum nulla est gravior nulla carior quam ea quae cum re publica est uni cuique nostrum. Cari sunt parentes cari liberi propinqui familiares sed omnes omnium caritates patria una complexa est pro qua quis bonus dubitet mortem oppetere si ei sit profuturus? Quo est detestabilior istorum immanitas qui lacerarunt omni scelere patriam et in ea funditus delenda occupati et sunt et fuerunt. Sed si contentio quaedam et comparatio fiat quibus plurimum tribuendum sit officii principes sint patria et parentes quorum beneficiis maximis obligati sumus proximi liberi totaque domus quae spectat in nos solos neque aliud ullum potest habere perfugium deinceps bene convenientes propinqui quibuscum communis etiam fortuna plerumque est. Quam ob rem necessaria praesidia vitae debentur his maxime quos ante dixi vita autem victusque communis consilia sermones cohortationes consolationes interdum etiam obiurgationes in amicitiis vigent maxime estque ea iucundissima amicitia quam similitudo morum coniugavit.

Ma consideri(lustraris che tempoè? Non è passivo?) tutte le cose con la ragione e con l’animo,tra tutte le società non ce n’è nessuna più importante, nessuna più cara di quella che con lo stato è nostra (uni cuique?). (Ci) sono cari i genitori, cari i figli,i parenti, i familiari,ma solo la patria riunisce tutte le carità tra tutte, a favore della quale , quale buono esiterebbe ad andare incontro alla morte, se a lei giovasse? Pe questo è la ferocia di costoro è più detestabile , coloro che distrussero la patria con ogni delitto e in questa dalle fondazioni sono e furono occupati a distruggerla.Ma se c’è una qualche tensione e confronto, ai quali è da assegnare moltissimo di dovere,siano capi con la patria e genitori,ai quali siamo legati con moltissimi benefici, i figli più vicini e tutta la casa,che guarda verso noi soli e non può avere nessun altro rifugio in seguito.

Quest'ultima non l'ho finita perchè l'ho trovata abbastanza difficile...

Grazie

Risposte
CharlesRamos
Gli studenti universitari sono giovani; stanno ancora maturando e cambiando. Invitandoli a parlare di idee, prendendoli sul serio come apprendenti indipendenti le cose che accadono nelle aule di arti liberali non solo li rendono capaci impiegati futuri, ma li aiutano a diventare persone pensierose. So che è possibile crescere da soli - conosco molte persone che l'hanno fatto - ma spero che non diventeremo mai così poveri da non poter dare ai nostri figli il tempo di crescere e lo spazio da esplorare. Vorrei che gli utilitaristi e i cinici là fuori avrebbero risparmiato un momento per considerare per cosa viviamo esattamente.
https://essaytyper.pro

selene82
prima versione:

primamque ex natura hanc habere appetitionem ut conservemus nosmet ipsos: abbiamo dalla natura come prima inclinazione di conservare noi stessi

sequitur illud, ut: qui ut è completivo

animadvertamus: 'percepiamo'

cuiusdam modi: di un certo genere

ut prima appetitio naturalis postulat: come richiede...

earum rerum, quae sint secundum naturam, quam plurima et quam maxima adipisci: ottenere il maggior numero possibile e le più grandi possibili di quefle cose che sono secondo natura

intanto questa...
sele

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