Correzione versione Seneca (36014)
Potreste correggermi questa versione? Grazie mille!
Un servo salva il suo padrone
Corfinium Caesar obsidebat, tenebatur inclusus Domitius, qui imperavit medico eidemque servo suo, ut sibi venenum daret. Cum tergiversantem eum videret: "Quid cunctaris" inquit "tamquam in tua potestate totum istud sit? mortem rogo armatus". Tum ille promisit et medicamentum innoxium bibendum illi dedit; quo cum sopitus esset, accessit ad filium eius et: "Iube" inquit "me adservari, dum ex eventu intelleges an venenum patri tuo dederim".
Vixit Domitius et servatus a Caesare est; prior tamen illum servus servaverat.
Cesare assediava Corfinio, ed era bloccato dentro Domizio, che ordinò al suo medico e allo stesso tempo suo servo di portargli il veleno. Vedendolo tergiversare, Domizio gli chiese: "Perchè esiti come se tutto ciò dipendesse da te? Sono io che, armato, chiedo la morte". Allora egli promise e gli diede da bere una medicina innocua; essendosi quindi addormentato, il servo si recò da suo figlio e gli disse: "Ordina di tenermi prigioniero, finchè dai fatti capirai se ho dato il veleno a tuo padre". Domizio visse e fu salvato da Cesare; prima tuttavia l'aveva salvato un servo.
Un servo salva il suo padrone
Corfinium Caesar obsidebat, tenebatur inclusus Domitius, qui imperavit medico eidemque servo suo, ut sibi venenum daret. Cum tergiversantem eum videret: "Quid cunctaris" inquit "tamquam in tua potestate totum istud sit? mortem rogo armatus". Tum ille promisit et medicamentum innoxium bibendum illi dedit; quo cum sopitus esset, accessit ad filium eius et: "Iube" inquit "me adservari, dum ex eventu intelleges an venenum patri tuo dederim".
Vixit Domitius et servatus a Caesare est; prior tamen illum servus servaverat.
Cesare assediava Corfinio, ed era bloccato dentro Domizio, che ordinò al suo medico e allo stesso tempo suo servo di portargli il veleno. Vedendolo tergiversare, Domizio gli chiese: "Perchè esiti come se tutto ciò dipendesse da te? Sono io che, armato, chiedo la morte". Allora egli promise e gli diede da bere una medicina innocua; essendosi quindi addormentato, il servo si recò da suo figlio e gli disse: "Ordina di tenermi prigioniero, finchè dai fatti capirai se ho dato il veleno a tuo padre". Domizio visse e fu salvato da Cesare; prima tuttavia l'aveva salvato un servo.
Risposte
Grazie mille!!
Un servo salva il suo padrone
Corfinium Caesar obsidebat, tenebatur inclusus Domitius, qui imperavit medico eidemque servo suo, ut sibi venenum daret. Cum tergiversantem eum videret: "Quid cunctaris" inquit "tamquam in tua potestate totum istud sit? mortem rogo armatus". Tum ille promisit et medicamentum innoxium bibendum illi dedit; quo cum sopitus esset, accessit ad filium eius et: "Iube" inquit "me adservari, dum ex eventu intelleges an venenum patri tuo dederim".
Vixit Domitius et servatus a Caesare est; prior tamen illum servus servaverat.
Cesare assediava Corfinio, ed era bloccato dentro Domizio, che ordinò al suo medico e allo stesso tempo suo servo di portargli il veleno. Vedendolo tergiversare, Domizio gli chiese: "Perchè esiti come se tutto ciò dipendesse da te? Sono io che, armato, chiedo la morte". Allora egli promise e gli diede da bere una medicina innocua; e dopo essersi calmato con questa, il servo si recò da suo figlio e gli disse: "Ordina di tenermi prigioniero, finchè dall'esito capirai se ho dato il veleno a tuo padre". Domizio visse e fu salvato da Cesare; prima tuttavia l'aveva salvato un servo.
ciao roxane...brava comunque...ti ho corretto due punti :hi
Corfinium Caesar obsidebat, tenebatur inclusus Domitius, qui imperavit medico eidemque servo suo, ut sibi venenum daret. Cum tergiversantem eum videret: "Quid cunctaris" inquit "tamquam in tua potestate totum istud sit? mortem rogo armatus". Tum ille promisit et medicamentum innoxium bibendum illi dedit; quo cum sopitus esset, accessit ad filium eius et: "Iube" inquit "me adservari, dum ex eventu intelleges an venenum patri tuo dederim".
Vixit Domitius et servatus a Caesare est; prior tamen illum servus servaverat.
Cesare assediava Corfinio, ed era bloccato dentro Domizio, che ordinò al suo medico e allo stesso tempo suo servo di portargli il veleno. Vedendolo tergiversare, Domizio gli chiese: "Perchè esiti come se tutto ciò dipendesse da te? Sono io che, armato, chiedo la morte". Allora egli promise e gli diede da bere una medicina innocua; e dopo essersi calmato con questa, il servo si recò da suo figlio e gli disse: "Ordina di tenermi prigioniero, finchè dall'esito capirai se ho dato il veleno a tuo padre". Domizio visse e fu salvato da Cesare; prima tuttavia l'aveva salvato un servo.
ciao roxane...brava comunque...ti ho corretto due punti :hi