Correzione versione La guerra contro Mitridate

satine1288
Ciao ragazzi, è la I volta che scrivo. Questa versione non mi convince, specialmente la parte finale. Potete aiutarmi?
La guerra contro Mitridate - Floro (Epitomae L. I - C. XL)

Primus statim impetus belli Bithyniam rapuit, Asia inde pari terrore correpta est, nec cunctanter ad regem ab urbibus nostris populisque descitum est. Aderat, instabat, saevitiam quasi virtutem adhibebat: atrocissimo uno edicto omnes qui in Asia erant Romanae civitatis homines interfici iussit. Tum quidem domus, templa et arae, humana omnia atque divina iura violata sunt. Sed terror Asiae Europam quoque regi aperiebat. Itaque, mittens Archelaum Neoptolemumque praefectos, praeter Rhodum, quae pro nobis firmius stetit, ceteras Cyclades, Delos, Euboeam et Graeciae decorem Athenas tenebat. Italiam iamque urbem Romam regius terror adflabat. Itaque L. Sulla festinat, vir armis optimus, parique violentia ruentem ulterius hostem quasi manu reppulit. Primumque Athenas urbem, frugum parentem, obsidione ac fame ad humanos cibos compulit; mox subrutus est Piraei portus sex aut amplius muris cinctus.

Il primo assalto della guerra conquistò subito la Bitinia, poi con pari violenza fu travolta l’Asia e immediatamente dalle nostre città e dai popoli si passò dalla parte del re. Mitridate aveva assalito, minacciava, usava la ferocia come un valore: con un editto molto crudele stabilì che fossero uccisi tutti gli uomini che in Asia erano di cittadinanza romana. Inoltre senza dubbio furono violati abitazioni, templi e altari, tutte le leggi umane e divine. Ma il terrore dell’Asia apriva al re anche l’Europa. Quindi, mentre mandava Archelao e Neottolemo come prefetti, eccetto Rodi, che restò più saldamente dalla nostra parte, occupava le rimanenti Cicladi, Delo, Eubea e Atene bellezza della Grecia. La minaccia del re soffiava ormai sull’Italia e sulla città di Roma. Perciò L. Silla, il migliore uomo d’armi, agisce in fretta e con pari violenza respinse quasi a mano il nemico che crollò più avanti. Prima costrinse con l’assedio e la fame la città di Atene, patria di messi, a cibo umano; in seguito fu demolito il porto del Pireo che era stato cinto con sei o più mura ."
Grazie!!

Risposte
sciuz92
ma mi spiegate a cs serve il latino ????

satine1288
Ciao ragazzi.... x l'appunto sono d'accordo, x me se lo merita SuperGaara
A presto :hi:yes

SuperGaara
:yes;):lol

Pillaus
ehhehe, dai, che con un po' + di suspence è + bello! :lol:lol:lol

SuperGaara
...Si infatti avevo capito :dozingoff, ma sai: la mia era solo una proposta per far salire quel numeretto accanto al mio nick in classifica di un altro punticino...che egoista che sono :D:lol

Pillaus
Ehm... veramente dicevo a satine1288, ha cominciato lui.... :gratta

SuperGaara
Pillaus :
Se sei d'accordo inserisco la tua versione come appunto in classifica ;)


Stavi dicendo a me? Se ti riferivi a me, io sono d'accordo :yes;)!!!

Pillaus
Se sei d'accordo inserisco la tua versione come appunto in classifica ;)

satine1288
Grazie, grazie, grazie...Pensavo peggio....
Ciao!

SuperGaara
Ciao e benvenuta! La versione è praticamente già corretta ;)!

Il primo attacco della guerra conquistò subito la Bitinia, in seguito fu travolta l'Asia con pari violenza, ma non passò lentamente dalle nostre città e popoli alla parte del re. Aveva assalito, minacciava, usava la ferocia come una virtù: con un editto molto crudele ordinò di uccidere tutti gli uomini che in Asia erano di cittadinanza romana (si può anche tradurre: tutti gli uomini di cittadinanza romana che c'erano in Asia). In realtà furono allora violate tutte le leggi umane e divine, abitazioni, templi e altari. Ma il terrore dell'Asia aveva aperto al re anche l'Europa. Perciò, mandando Archelao e Neottelemo come prefetti, tranne Rodi, che rimase più saldamente dalla nostra parte, occupava Atene, bellezza della Grecia, e le rimanenti Cicladi, Delo ed Eubea. Il terrore del re toccava ormai l'Italia e la città di Roma. Perciò Silla, ottimo uomo d'armi, agì in fretta e con pari violenza respinse quasi a mano l'ulteriore rovinante nemico. E prima costrinse la città di Atene, patria dei raccolti, al cibo umano con l'assedio e la fame; subito dopo fu distrutto il porto cinto con sei o più mura.

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