CAP.8 SALLUSTIO!!! help!!!
Qlcn ha una buona traduzione del paragrafo della Congiura di Catilina di Sallustio...xkè io avrei tradotto molto letteralmente ma qst libro mi sta facendo impazzire!!! :no
E pensare ke devo tradurlo tutto... :cry
E pensare ke devo tradurlo tutto... :cry
Risposte
Certo :)
Chiudo questo thread
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:thx Ok...era solo ke nn mi scorreva bene in italiano! ;)
nihilo = (avverbio) per nulla
minus = (comparativo di parum) meno
Insieme ---> per nulla di meno
minus = (comparativo di parum) meno
Insieme ---> per nulla di meno
Prego;)!
Grazie Marios x aver fatto un altro thread...nn ci stavo capendo piu' niente, e grazie gaara, cmq si mi piace anke cm hai tradotto tu...frs rende meglio il "nihilo minus"... :lol
Ok
E' l'ultima frase del paragrafo 3 della Catilinae Coniuratione di Sallustio, quello di cui chiedeva conferma ely
Di quale frase parli?
GATTO ho aperto un nuovo thread per non fare confusione!
GATTO ho aperto un nuovo thread per non fare confusione!
Questa è la traduzione più logica secondo me da fare:
Ac me, cum ab reliquorum malis moribus dissentirem, nihilo minus honoris cupido eadem, qua ceteros, fama atque invidia vexabat
E per nulla di meno lo stesso desiderio di onore che tormentava gli altri, mi tormentava con infamia e invidia, sebbene non fossi d’accordo con le cattive abitudini degli altri.
Ac me, cum ab reliquorum malis moribus dissentirem, nihilo minus honoris cupido eadem, qua ceteros, fama atque invidia vexabat
E per nulla di meno lo stesso desiderio di onore che tormentava gli altri, mi tormentava con infamia e invidia, sebbene non fossi d’accordo con le cattive abitudini degli altri.
ciao raga!!! x favore potete aiutarmi a tradurre sta frase:"Magnus et praestans in re publica ius est augurum;neque vero quia sum ipse augur ita sentio,sed quia sic extimare debemus." se potete aiutatemi GRAZIE...
Certamente la fortuna è padrona di ogni situazione; essa rende famose o lascia cadere nell'oscurità tutte le cose secondo il capriccio piuttosto che secondo vero merito. Le gesta degli Ateniesi, a mio parere, furono davvero nobili e magnifiche, nondimeno alquanto inferiori alla loro fama. Ma poiché là fiorirono scrittori di grande ingegno, le azioni degli Ateniesi sono celebrate in tutto il mondo come se fossero le più grandi. Così il valore di coloro che compirono le grandi imprese è considerato tanto grande quanto le illustri menti furono in grado di esaltarlo con le loro parole. Al contrario per il popolo Romano non ci fu mai tale risorsa, poiché tutti gli uomini più dotati d'ingegno erano i più impegnati nella politica attiva; nessuno esercitava la mente tralasciando il corpo; tutti gli uomini migliori preferivano agire piuttosto che parlare e che le loro nobili imprese fossero lodate da altri piuttosto che narrare quelle altrui.
Si si...don't worry...avevo già visto ke c'era anke qui su skuola.net, il ftt è ke io me le riguardo passo passo e tipo il finale del paragrafo 3, non era proprio rispondente al testo...
Lì c'era: "e per nulla di meno la stessa brama di onore che con la maldicenza e l'invidia devastava gli altri devastava anche me, benché dissentissi dalle cattive abitudini degli altri."
Io ho messo invece: "Sebbene dissentissi dalle cattive abitudini degli altri, la smania di onore che per mezzo di quella medesima diceria ed invidia vessava gli altri, non di meno (vessava) anche me"...
ke ne dici??
Lì c'era: "e per nulla di meno la stessa brama di onore che con la maldicenza e l'invidia devastava gli altri devastava anche me, benché dissentissi dalle cattive abitudini degli altri."
Io ho messo invece: "Sebbene dissentissi dalle cattive abitudini degli altri, la smania di onore che per mezzo di quella medesima diceria ed invidia vessava gli altri, non di meno (vessava) anche me"...
ke ne dici??
E' già tradotta sulla sezione delle versioni di latino di questo sito (oltre a quello con lo sfondo blu :lol).
Ecco a te:
Sed profecto fortuna in omni re dominatur; ea res cunctas ex lubidine magis quam ex vero celebrat obscuratque. Atheniensium res gestae, sicuti ego aestumo, satis amplae magnificaeque fuere, verum aliquanto minores tamen quam fama feruntur. Sed quia provenere ibi scriptorum magna ingenia, per terrarum orbem Atheniensium facta pro maxumis celebrantur. Ita eorum, qui fecere, virtus tanta habetur, quantum eam verbis potuere extollere praeclara ingenia. At populo Romano numquam ea copia fuit, quia prudentissumus quisque maxume negotiosus erat; ingenium nemo sine corpore exercebat, optumus quisque facere quam dicere, sua ab aliis bene facta laudari quam ipse aliorum narrare malebat.
Ma senza dubbio la sorte regna in ogni situazione; essa celebra e oscura tutte le situazione per capriccio più che per verità. Si dice che le gesta degli Ateniesi, così come io stimo, furono abbastanza importanti e grandiose, ma comunque alquanto di meno della fama. Ma poiché lì fiorirono scrittori di grande ingegno, per il mondo le imprese degli Ateniesi vengono celebrate per grandissime (imprese). Invece il popolo Romano non ebbe mai quest'abbondanza (di scrittori), poiché i più saggi erano (anche) i più attivi, (e) nessuno esercitava l'ingegno senza il corpo, ciascuno dei migliori preferiva agire che parlare, (ed) essere lodati dagli altri per i propri per le loro buone imprese piuttosto che parlare loro stessi degli altri.
Ecco a te:
Sed profecto fortuna in omni re dominatur; ea res cunctas ex lubidine magis quam ex vero celebrat obscuratque. Atheniensium res gestae, sicuti ego aestumo, satis amplae magnificaeque fuere, verum aliquanto minores tamen quam fama feruntur. Sed quia provenere ibi scriptorum magna ingenia, per terrarum orbem Atheniensium facta pro maxumis celebrantur. Ita eorum, qui fecere, virtus tanta habetur, quantum eam verbis potuere extollere praeclara ingenia. At populo Romano numquam ea copia fuit, quia prudentissumus quisque maxume negotiosus erat; ingenium nemo sine corpore exercebat, optumus quisque facere quam dicere, sua ab aliis bene facta laudari quam ipse aliorum narrare malebat.
Ma senza dubbio la sorte regna in ogni situazione; essa celebra e oscura tutte le situazione per capriccio più che per verità. Si dice che le gesta degli Ateniesi, così come io stimo, furono abbastanza importanti e grandiose, ma comunque alquanto di meno della fama. Ma poiché lì fiorirono scrittori di grande ingegno, per il mondo le imprese degli Ateniesi vengono celebrate per grandissime (imprese). Invece il popolo Romano non ebbe mai quest'abbondanza (di scrittori), poiché i più saggi erano (anche) i più attivi, (e) nessuno esercitava l'ingegno senza il corpo, ciascuno dei migliori preferiva agire che parlare, (ed) essere lodati dagli altri per i propri per le loro buone imprese piuttosto che parlare loro stessi degli altri.
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