Canis per fluvium carnem ferens. help
Amittit merito proprium qui alienum appetit.
Canis per flumen carnem dum ferret natans,
Lympharum in speculo vidit simulacrum suum,
Aliamque praedam ab altero ferri putans
5 Eripere voluit: verum decepta aviditas
Et quem tenebat ore dimisit cibum,
Nec quem petebat potuit adeo attingere.
Canis per flumen carnem dum ferret natans,
Lympharum in speculo vidit simulacrum suum,
Aliamque praedam ab altero ferri putans
5 Eripere voluit: verum decepta aviditas
Et quem tenebat ore dimisit cibum,
Nec quem petebat potuit adeo attingere.
Risposte
chiudo
Di niente :hi
grazie mille :)
Ecco:
E' giusto che perda quel che è suo colui che, avidamente, vuole portar via ciò che è di altri.
Un cane stava attraversando a nuoto un fiume con un pezzo di carne in bocca, quando vide riflessa nelle acque la sua immagine e credette che fosse un altro cane. Tentò allora di rubargli il boccone, ma rimase deluso: per la sua ingordigia non solo non raggiunse il suo scopo ma perse nelle acque anche la sua carne
E' giusto che perda quel che è suo colui che, avidamente, vuole portar via ciò che è di altri.
Un cane stava attraversando a nuoto un fiume con un pezzo di carne in bocca, quando vide riflessa nelle acque la sua immagine e credette che fosse un altro cane. Tentò allora di rubargli il boccone, ma rimase deluso: per la sua ingordigia non solo non raggiunse il suo scopo ma perse nelle acque anche la sua carne
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