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olim latrunculus domum viduae intrat; argentum aut cibum subducere cupit. At domina improbum deprehendit et territa clamat; sed deinde virum implorat et dicit: "misericordiam adhibe miserae viduae! Divitias non habeo, paupera sum et miseram vitam ago; interdum cibum non sumo et impransa dormio". Tum latrunculus misericordia movetur, paene lacrimat et argentum suum praebet viduae. Vir postea decedit et callida vidua laeto animo pecuniam computat et magno gaudio exclamat: "aliquando latrunculus furtum non facit sed accipit".
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Un giorno un ladro entra nella casa di una vedova; vuole rubare argento o cibo. Ma la padrona sorprende il disonesto e urla spaventata; ma poi implora l'uomo e dice: "Abbi misericordia di una povera vedova! Non ho ricchezze, sono povera e conduco una vita misera; talvolta non mangio e dormo digiuna". Allora il ladro è mosso da misericordia, per poco non piange e da il suo argento alla vedova. Poi l'uomo se ne va e l'astuta vedova con animo lieto conta il denaro e con grande gioia esclama: "Talvolta il ladro non compie un furto, ma lo riceve".
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