Aiuto Versione Latino.. Per favore?!!?
Olim mira erat pietas Romanarum mulierum, quae magnam reverentiam viro suo tributabant. Scipioni Africani grata erat quaedam ancillula uxoris eius, sed Aemiliae Tertiae, Scipionis Africani uxor, tanta fuit comitas et patientia ut, dissimulaverit, ne ob impatientiam suam Africanum, magnum virum et dominatorem urbis, reum ageret. Tantum a vindicta mens eius afuit ut, post mortem Africani, manumiserit ancillulam et in matrimonio liberto suo eam dederit.
Risposte
Traduzione:
Un tempo era sorprendente (straordinaria) la fedeltà (devozione) delle donne romane, che concedevano (garantivano) grande rispetto (deferenza) al proprio marito. A Scipione l'Africano era cara una certa serva (ancella) di sua moglie, ma Emilia Terza, moglie di Scipione l'Africano, ebbe tanto grande gentilezza e patienza da nasconderlo e da non fare dell'Africano, grande uomo e sovrano della città, un colpevole a causa della propria intolleranza.
La sua mente fu tanto lontana dalla vendetta che, dopo la morte dell'Africano,
liberò l'ancella e la dette in matrimonio al proprio liberto.
Ciao!
Un tempo era sorprendente (straordinaria) la fedeltà (devozione) delle donne romane, che concedevano (garantivano) grande rispetto (deferenza) al proprio marito. A Scipione l'Africano era cara una certa serva (ancella) di sua moglie, ma Emilia Terza, moglie di Scipione l'Africano, ebbe tanto grande gentilezza e patienza da nasconderlo e da non fare dell'Africano, grande uomo e sovrano della città, un colpevole a causa della propria intolleranza.
La sua mente fu tanto lontana dalla vendetta che, dopo la morte dell'Africano,
liberò l'ancella e la dette in matrimonio al proprio liberto.
Ciao!
Un tempo era straordinaria l'indulgenza delle donne Romane, che tributavano grande rispetto al loro uomo. A Scipione l'Africano piaceva una servetta di sua moglie, ma Emilia Terza, moglie di Scipione l'Africano, fu di tanta signorilità e pazienza da tacere, per non accusare in giudizio, a causa della sua intolleranza, l'Africano, grande uomo e signore della città. La sua mente fu così lontana dalla vendetta che, dopo la morte dell'Africano, liberò la servetta e la diede in sposa ad un suo liberto.