Aiuto versione:(

piciols93
Rem atrocem a servis suis passus est Larcius Macedo, superbo aliquoi dominus et saevus, qui parum - immo nimium - se patre servo natum esse reminiscebatur.Lavabatur in villa Formiana: repente eum servi circumsistunt; alius fauces premit alius os verbarat, alius pectus et ventrem, foedum dictu contundit; et exanimem putarent, eum abiecerunt in fervens pavimentum, ut experirentur an vivere necne.Ille sive quia non sentiebat, sive quia se non sentire simulabat, immobilis fidem peractae mortis confirmavit.Tum demum quasiaestu solutus, e balneo effertur: eum excipiunt servi fideliores, muliere cum ululatu et clamore concurrunt.

Risposte
victorinox
Una cosa terribile e non degna solo di una lettera ha subito dai suoi servi Larcio Macedone, un uomo del pretore, per altro padrone orgoglioso e crudele, e che si ricordava di aver rispettato poco, anzi troppo poco il proprio padre. Faceva il bagno nella villa formiana. Improvvisamente dei servi gli si fanno attorno. Uno si getta sulla gola, un altro li bastona la faccia, un altro ancora il petto e la pancia, e per di più (orribile a dirsi) pesta le parti vergognose; e quando lo ritengono morto, lo gettano sul pavimento bollente, per vedere se fosse vivo. Quello, o perché non sentiva o perché fingeva di non sentire, steso a terra immobile ha fatto credere ai servi di esser morto veramente. Solo allora viene portato fuori in certo qual modo sciolto dal calore; lo prendono i servi rimastigli fedeli, le concubine accorrono urlando e gridando.

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ciao :hi

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